Venerdì sera, 25 ottobre, alle ore 21 al Teatro Bismantova di Castelnovo ne' Monti andrà in scena la quarta edizione di “Storia di un precariato”, spettacolo musicale liberamente ispirato al concept album “Storia di un impiegato” di Fabrizio De André, a quarant’anni dalla sua prima pubblicazione. A resuscitare atmosfere e note del cantautore genovese sarà la sua più variopinta e nutrita cover-band di tutto il territorio emiliano, i DeSamistade, giovani musicisti e produttori di molteplici progetti artistici, che ha conosciuto tra i suoi più celebri collaboratori anche il prete anarchico Don Andrea Gallo, alla cui memoria è dedicata l’intera serata.
Spiegano i DeSamistade sul loro progetto musicale: “Dagli anni di piombo alle nuove tensioni sociali, dalla rivolta studentesca sino al nuovo 'bombarolo' celato dietro alla sconcertante figura del precario: un ordigno di rabbia deflagrato contro le geometrie malsane d’una società che ha inventato il precariato come schiavitù risolutiva dell’era della crisi. E’ il racconto di un precario condannato alla galera per aver tentato di distruggere una banca nel vano desiderio di dare sfogo alla collera di un’intera vita di costante insicurezza. Epilogo tragico di miseria sempre più diffusa e comune, in un presente che, assieme al diritto al lavoro, ha perduto soprattutto il valore della dignità e della libertà del lavoratore”.
Canzoni dal vivo dal più grande cantautore italiano, con scenari da “resa dei conti”, per uno spettacolo che sarà, soprattutto, un distillato autentico e tagliente di paure ed angosce d’intere generazioni. Del gruppo fa parte anche il giovane fisarmonicista castelnovese Andrea Zanetti, che ha studiato all’Istituto musicale Merulo, che vanta una delle poche cattedre di fisarmonica in Italia.
I DeSamistade nascono nel settembre del 2009 nella piccola sala prove di casa Imovilli, a Reggio Emilia. Accomunati dalla passione per il cantautore Fabrizio de André, sei ragazzi decidono di suonare insieme le sue musiche, di cantare insieme le sue parole. La prima formazione del gruppo prevede basso (Francesco Imovilli), chitarra (Giovanni Imovilli), tastiere (Emanuele Cigarini), batteria (Edoardo Ponzi), violino (Federica Cià Veneri) e voce (Matteo Foracchia). Sempre alla ricerca di nuove sonorità, di nuovi spunti, pochi mesi dopo i DeSamistade chiamano un percussionista (Giovanni Gallo) per ampliare le prospettive vocali (Giovanni pensa anche alle seconde voci) e soprattutto musicali e strumentistiche. All'uscita di Francesco Imovilli dalla tribute band, dovuta ad altre prospettive musicali, segue l'entrata di un nuovo membro del gruppo: Sebastiano Bertolini prende la chitarra al posto di Giovanni Imovilli che slitta al basso. Nel 2011 si aggiungono il flauto traverso e la voce di Marica Rondini, la fisarmonica di Andrea Zanetti e l'oboe di Francesca Rodomonti, nel 2012 il pianista e tastierista Daniele Incerti e il contrabbassista Giacomo Bortolotti.