Ore 21 di ieri, domenica. A Valcieca e in Alta Val d'Enza scoppia il finimondo. Una "bomba" d'acqua violenta e terribile si abbatte sulle terre alte scatenando per ben un'ora l'inferno. Il tutto poteva finire in un dramma ma per fortuna il nubifragio che si è abbattutto come una furia è "durato" solo un'interminabile e terribile ora. Saltano le comunicazioni telefoniche, non si vedono più i programmi televisivi, l'energia elettrica va e viene ma soprattutto l'immensa onda d'acqua che scende dal cielo rende la strada provinciale di Valcieca impraticabile: in mezzo all'arteria stradale cade di tutto: fango, massi, detriti vari che rendono impraticabile alle auto in transito la normale circolazione. E' il completo black-out di un'intera vallata. Case allagate con i piani terreni sommersi dall'onda in piena: persone che si mettono all'opera con stracci, secchi e sacchi di sabbia per cercare di deviare il corso del "fiume" in piena. Chi ha potuto è andato a letto all'ora delle galline come ai "bei vecchi tempi andati", chi ha dovuto lavorare è stato in piedi tutta la notte, passandola in bianco e sotto un cielo tenebroso e minaccioso che lanciava fulmini, tuoni e saette. Per fortuna alle 22 è terminato il violento nubifragio anche se è continuato a piovere ininterrottamente per gran parte di tutta la notte. Alla mattina la sgradita sorpresa: la strada provinciale di Valcieca che sembrava uscita da un film d'azione dopo una violenta guerra con fango e massi dappertutto e una fittissima nebbia che gravava su tutta la zona. Come inizio dell'autunno non c'è male.
(Francesco Compari)