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Il ministro Cecile Kyenge incontra gli studenti al Teatro Bismantova di Castelnovo ne’ Monti

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Cècile Kyenge ministro per l'integrazione
Cècile Kyenge ministro per l'integrazione

Nella mattinata di sabato, 19 ottobre, sarà ospite a Castelnovo ne' Monti nell’ambito di una visita sul territorio dell’Appennino Reggiano che la vedrà passare anche da Baiso, il Ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge.

Si tratta di una visita di grande rilievo, che porterà il Ministro, che ha un passato professionale che l’ha vista lavorare anche a Reggio Emilia, e che ha alcuni parenti che vivono nel toanese, a partecipare ad un incontro (ad invito) con le autorità e soprattutto gli studenti delle scuole superiori e medie dell’Appennino al Teatro Bismantova.

Sul significato di questa visita spiega il Sindaco Gianluca Marconi: “Il tema su cui il Ministro Kyenge dialogherà con i ragazzi sarà proprio l’integrazione nella società di oggi, specialmente tra i giovani. Un tema che avrà una grande importanza sul nostro futuro, e sul quale come distretto dell’Appennino abbiamo intenzione di impegnarci a fondo. L’incontro di sabato sarà infatti anche l’occasione per fare il punto su quanto realizzato finora, che non è poco. In montagna fin dagli anni ’90 venne attivato lo Sportello per l’Immigrazione, gestito dalla Cooperativa L’Ovile che è anche partner dell’Amministrazione comunale nell’organizzare questo importante incontro. Ovviamente c’è tanto ancora da fare, e la visita del Ministro Kyenge rappresenta una importante occasione di rilancio delle attività sul tema: in proposito, dopo la visita, c’è l’intenzione di convocare una Conferenza dei Sindaci, insieme ai rappresentanti del distretto Ausl ed ai dirigenti scolastici, per stilare un piano di lavoro concreto”.

Conclude Marconi: “E’ in un momento particolare che arriva questa visita che davvero ci onora: il tema dell’immigrazione è di drammatica attualità dopo le tragedie delle ultime settimane nel Mediterraneo, tragedie che colpiscono persone disperate, in fuga da zone di guerra e di violenza come la Siria, la Somalia, l’Eritrea. Persone a cui va la nostra piena solidarietà, ma sulle quali deve esserci un serio impegno politico, per la costruzione di canali umanitari che vedano il coinvolgimento diretto delle istituzioni europee. La visita della Kyenge sarà davvero una occasione di altissimo livello per poter dialogare e conoscere meglio questi temi”.

L’incontro vedrà la partecipazione di circa 150 studenti delle scuole medie e superiori, insegnanti ed amministratori dell’Appennino, ma sarà anche trasmesso in diretta streaming in modo che gli altri studenti del Cattaneo possano partecipare all'evento almeno per via televisiva.

8 COMMENTS

  1. Speriamo che i nostri giovani restino loro stessi e che sappiano coltivare rispetto ma anche l’orgoglio di essere occidentali, italiani e che non si debbano sentire in colpa per i mali del continente africano e del mondo mussulmano, o costretti a essere forzosamente solidali con popoli pervasi dall’odio e dalle guerre di religione.

    (Caterina Cagni)

    • Firma - CaterinaCagni
  2. La gente è stanca, tutti sono stanchi! I lavoratori sono stanchi! Stiamo arrivando al limite, il Ministro Kyenge cosa pensa della legge di stabilità appena varata? L’immigrazione, ahimè, non è ora il nostro problema primario! I nostri studenti a cosa ambiranno quando usciranno con il loro diploma in mano?

    (Aurelio Corsini)

    • Firma - AurelioCorsini
  3. Sarebbe bello potere dire avanti, c’è posto per tutti, c’è pane e lavoro per tutti, ma purtroppo sappiamo benissimo che non è così ed io motivi li sappiamo tutti. Non c’è lavoro neanche per i nostri giovani e meno giovani a causa della grande crisi alla quale siamo sottoposti, la metà degli italiani, se non di piu, è costretta a tirare la cinghia. Da una condizione di benessere, se così si poteva chiamare, siamo piombati in una crisi che ci ha colti impreparati anche a causa di una classe di politicanti, con a capo un certo Berlusca, che ha negato la crisi fino a quando non è stato messo alle strette dall’Europa e il Bel Paese rischiava di finire in amministrazione controllata. Un’altra volta, sotto i Tognetti, ci stiamo salvando per il rotto della cuffia; ritorna alla mente un vecchio proverbio che diceva aida i toe e dop ch’iatre se ad pue (aiuta i tuoi e poi gli altri se puoi) e penso che sia tutt’ora validissimo, nelle condizioni in cui siamo, anche se sul fatto dell’immigrazione ci sarebbero tante cose da dire. E’ vero, anche noi italiani siamo un popolo di migranti, io pure sono emigratonegli anni sessanta, ma prima di uscire dall’Italia si facevano tre giorni di visite a Milano e dopo, se ritenuti abili, si poteva partire ma sempre con un contratto di lavoro in mano, altrimenti non varcavi la frontiera. E’ vero che i tempi sono cambiati, ma da questo a un avanti tutti, la differenza è un poco troppa. La Ministra parla bene, ma lei sicuramente non tribola a mettere assieme il pranzo con la cena, ma si faccia un giretto nelle periferie delle nostre città dove le mense Caritas non sono mai sufficienti, per il continuo crescere di famiglie sempre piu povere, e poi forse cambierà idea.

    (Beppe Bonicelli)

    • Firma - BonicelliBeppe
  4. Nessun ministro tribola ad arrivare in fondo al mese, triboliamo noi poveri cristi con 600 euro al mese di pensione (e tanti anche meno), deve cambiare qualcosa, anzi deve cambiare tutto! C’è troppa ingiustizia in questo mondo marcio.

    (Marta Alberti)

    • Firma - MartaAlberti