Si è aperto ieri, domenica 13 ottobre, di primo mattino, con un rinfresco e con le parole del presidente Savino Viappiani, al suo decimo mandato, il IX raduno interregionale di una delle sezioni più numerose d’Italia, che gode di grande stima sul territorio da parte non solo di iscritti ma anche di amici e simpatizzanti: quella di Castelnovo ne' Monti.
Una sezione che ha saputo nel tempo rafforzare i contatti con sezioni di altre regioni, in particolare il Trentino, e che ha visto nella sua annuale giornata di festa la presenza di autorità civili, amministrative e religiose.
Attiva dal 1982, ha celebrato lo scorso anno il suo 30° anniversario, affermando sempre valori di cui la nostra patria ha bisogno: libertà autentica, fratellanza e solidarietà.
Il sindaco di Castelnovo ne' Monti, Gian Luca Marconi, che il prossimo giugno terminerà il suo doppio mandato, ha ringraziato per l’apporto dato dalla sezione dei fanti, sia a nome della Comunità montanam di cui è vicepresidente, che della sua Amministrazione, ricordando il momento particolare che il nostro Paese vive, attanagliato da una profonda crisi sociale, morale, che registra inoltre il distacco dei cittadini dai loro rappresentanti, e ha delineato la figura del fante come “colui che viene dal popolo della quotidianità” e che quindi ben rappresenta la gente comune con i suoi valori di fedeltà e rispetto al proprio Paese.
”Ripartire con la semplicità, con il vostro sguardo fiero che guarda in avanti…”
Otello Montanari, nel ricordare poi episodi risalenti al 1945 nella zona di Felina, ha richiamato la figura del prof. Pasquale Marconi da lui conosciuto nel 1944 lungo il Tassobbio, quando semplicemente era chiamato “il Professore” e fu tra i primi nella provincia di Reggio, con Don Simonelli, Don Conconcelli ed altri a fondare il Cln nella Chiesa di San Francesco, gestita allora da Don Spadoni.
Il Professore ebbe a pronunciare la battuta: “Chi l’avrebbe mai detto che ci saremmo trovati insieme in una sagrestia, con socialisti e comunisti, a pregare e lottare insieme”…
Il generale Giuseppe Napoleone, consigliere nazionale, ha ricordato le numerose attività svolte a livello locale e nazionale dall’associazione e ha anticipato la festa della Fanteria a Vicenza, che si terrà il primo giugno, 32° Convegno nazionale.
All’importante manifestazione erano presenti le sezioni di Padova, del Trentino: Levico Terme, Denno, Bedollo, Cavalese, Pergine e Basenga di Pinè, Fornace, la sezione di Fai della Paganella oltre a sezioni dell’Emilia-Romagna: Imola e Casalecchio di Reno, il Patronato di Bologna e la Federazione lombarda di Bergamo. E poi la rappresentanza dei Paracadutisti di Reggio, di Fabio Filippi per la Regione Emilia-Romagna (lui stesso “fante”), l’Unuci con Fabio Zani, la Sezione di Reggio dell’Aeronautica, l’Associazione Carabinieri in pensione, l’Auser, l’Avis, l’Unitalsi, la Croce verde, i Vigili del Fuoco ed i Carabinieri.
Mezzi militari hanno sfilato seguendo il corteo che ha deposto una corona di alloro al Monumento ai Caduti di Felina.
Dopo la celebrazione della S. Messa in cui si è pregato per i giovani, per i primi presidenti Anacleto Mortari, Dott. Riccardo Ferrari, Adelfo Prampolini e per tutti i defunti, per i politici e per l’Italia tutta (dal Vajont a Lampedusa), il rancio del fante è stato servito in abbondanza al Parco Tegge, dove una lotteria con più di trenta premi ha visto assegnare allo storico bar Magnani di Castelnovo ne' Monti una intera forma di formaggio.
Veramente una bella giornata e, come era solito dire il presidente Prampolini, “Quando si muovono i Fanti c’è sempre il sole!”.
(Maria Alberta Ferrari)
Bravissimi, complimenti a tutti Voi. Nella storia della nostra Italia i Fanti hanno sempre dato molto, rimanendo quasi sempre in silenzio e nascosti; è giunto il momento che la Vostra associazione si faccia vedere, sentire e conoscere. Non ero al corrente del raduno, ci sarei stato. Grazie al Sindaco Marconi per la sua presenza.
(Lino Franzini – Capo Gruppo Alpini di Ramiseto)