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Lettera aperta del sindaco di Vetto in merito alla manifestazione degli studenti delle scuole medie

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Ospitiamo una lettera aperta del sindaco di Vetto, Sara Garofani, in merito alla manifestazione degli studenti delle scuole medie ai vari commenti  e alla nota della minoranza consiliare, di cui abbiamo scritto nei giorni scorsi.

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In merito alla manifestazione  degli alunni delle scuole medie davanti al municipio che si è svolta giovedì 10 vorrei puntualizzare alcuni aspetti.

Nel dibattito che si è sviluppato sull'argomento ho visto dichiarare da parte di alcuni, minoranza compresa, che io non ho voluto ricevere coloro che stavano manifestando mi permetto di dire che non mi sembra corretto: la mattina di giovedì io ero nel mio ufficio al primo piano del municipio e stavo lavorando alla predisposizione di documenti importanti sul bilancio e sul patto di stabilità che dovevano obbligatoriamente essere inviati al ministero dell'interno entro il giorno successivo, quando i dipendenti comunali mi hanno detto che davanti al municipio c'erano i ragazzi delle scuole medie che stavano protestando perchè avevano freddo nelle aule. Mi è sembrata una situazione molto insolita e quindi ho chiamato il dirigente dell'istituto comprensivo per sapere da lui che cosa stava succedendo, pensando, forse sbagliando, non so, che una tale manifestazione dovesse essere autorizzata dall'istituto, previo consenso dei genitori.

Il professor Franchini mi è sembrato sorpreso e mi ha detto che non ne sapeva nulla, mi ha comunque rappresentato le lamentele che gli erano giunte da alcuni genitori circa il freddo presente nelle aule. Io gli ho fatto presente che la richiesta verbale da parte delle scuole per l'accensione del riscaldamento era arrivata in municipio lunedì 7, che di ciò ero stata informata dal geometra al quale avevo detto di contattare subito l'impresa per provvedere all'accensione, che l'impresa aveva comunicato che non riusciva a venire immediatamente perchè tutti chiamavano in quei giorni  per accendere e che comunque sarebbero venuti in settimana. L'impresa, ulteriormente sollecitata, aveva comunicato che sarebbe venuta ad accendere gli impianti venerdì 11.

Il dirigente Franchini ha  inviato in municipio via fax una richiesta scritta di accensione del riscaldamento nelle scuole lo stesso giorno della manifestazione , il fax è agli atti  ed è  arrivato in municipio alle ore 10 di giovedì 10.

Certamente, anche se ero seriamente impegnata con scadenze importanti da rispettare, avrei potuto scendere fuori dal municipio per andare a parlare con i manifestanti, ma ho ingenuamente pensato che  chi era davanti al municipio a manifestare in modo così ben organizzato sarebbe certamente entrato in municipio (come sempre la porta era aperta), salito al primo piano e avrebbe chiesto di parlare con me. Io ero nel mio ufficio, stavo lavorando e in quei giorni per le ragioni anzidette non avevo dato appuntamenti a nessuno, ma certamente li avrei ricevuti come ho sempre fatto con chiunque si sia presentato in municipio con o senza appuntamento.

A me non è pervenuta alcuna richiesta di incontro né da parte degli insegnanti né da parte dei genitori né da parte degli studenti, non solo quella mattina ma nemmeno nelle mattine precedenti né in quelle successive. Quindi dire che io ho rifiutato di incontrare i manifestanti mi sembra proprio eccessivo.

Nel merito della temperatura delle scuole, sicuramente sarebbe stata buona cosa accendere qualche giorno prima visto il grave disagio che sembra sia stato creato, ma va anche detto che spesso la percezione del freddo è soggettiva, tanto è vero che ci sono famiglie che hanno già acceso il riscaldamento ed altre che non lo hanno ancora fatto; io ad esempio sono una di queste ultime, ma non perchè voglio patire freddo, semplicemente perchè nessuno della mia famiglia ha freddo. In municipio il riscaldamento non è ancora acceso, a me personalmente i dipendenti non hanno detto niente, forse lo hanno detto con l'ufficio tecnico, non so, sta di fatto che nel mio ufficio questa mattina ho misurato la temperatura per curiosità e c'erano 20 gradi, non so sono gli stessi di cui parlava il vicesindaco ma così è.

Ancor più nel merito, voglio fare presente che alcuni ragazzi e ragazze anche delle scuole medie e delle scuole elementari molto spesso al pomeriggio e alla sera, per diverse ore, si ritrovano sui muretti tra la palestra e il palco di piazza Giulio Cavalieri; temo che ci sia ancor più freddo che nelle aule della scuola, ma lì i riscaldamenti credo che siamo tutti ben consapevoli che non ci sono.

A chi ha lasciato un commento in merito all'arroganza della politica vorrei rispondere quanto segue: capisco che la politica da anni ormai stia deludendo anche coloro che ci hanno sempre creduto e sperato, perchè tanti politici rubano, corrompono, fanno affari illeciti a spese dei cittadini, ma non posso accettare di essere messa nel mucchio con questa spazzatura perchè io e con me tanti altri bravi sindaci e amministratori pubblici che conosco facciamo parte di un'altra politica, la politica che crede in quello che fa, che cerca di risolvere i problemi e lo fa con passione, serietà ed onestà, a dispetto delle ristrettezze economiche in cui ormai tutti gli  enti locali si trovano ad operare.

In qualità di sindaco di Vetto ho rinunciato per anni all'indennità prevista per legge, ho sempre utilizzato la mia personale auto e il mio personale telefono per tutte le incombenze relative alle mansioni di sindaco senza chiedere rimborsi; da due anni faccio le veci del responsabile del servizio finanziario, provvedendo personalmente a svolgere le mansioni di carattere amministrativo senza nulla pretendere e ciò con l'unico intento di  far risparmiare alle casse del comune di Vetto € 40.000,00 all'anno, utili per poter recuperare nel  minor tempo possibile il disavanzo e i debiti fuori bilancio lasciati dalla nota vicenda del ragioniere comunale; insieme alla mia giunta abbiamo cercato di intrecciare rapporti e collaborazioni costanti con tutti gli altri enti, in particolare Regione e Provincia, portando in quelle sedi le istanze del comune di Vetto. Questo costante lavoro ci ha permesso di realizzare nel corso degli anni investimenti per milioni di euro sulla viabilità, sugli edifici scolastici, sul municipio, sugli impianti sportivi, sui cimiteri, sui borghi storici, il tutto a beneficio dei cittadini, portando al tempo stesso possibilità di lavoro per le imprese che li hanno realizzati.

Tutto ciò mi sembra buona politica  e non lo sto dicendo per ricevere meriti o ringraziamenti, ma almeno vorrei che né io né i miei collaboratori fossimo offesi, umiliati e messi alla gogna se il riscaldamento delle scuole medie viene acceso con due giorni di ritardo. Se così non è, vuol dire che non c'è ragionevolezza e buon senso. Vorrei poi dire ai consiglieri di minoranza che in quanto alle condizioni economiche dei cittadini di Vetto, pur conoscendo le situazioni di difficoltà presenti sul territorio non mi permetto di fare i conti in tasca a nessuno; certamente la crisi economica ha colpito di più alcune categorie di persone, in particolare chi è in cassa integrazione o peggio ancora chi ha perso il lavoro, ma questo purtroppo è un fenomeno presente nell'intero paese-Italia e non si può subdolamente cercare di collegarlo con le difficoltà economiche delle finanze del Comune di Vetto. Ancora una volta l'obbiettivo è sbagliato, il Comune di Vetto ha i suoi problemi ma non è certo messo peggio di altri comuni anche più grandi, tanto è vero che la tassazione del Comune di Vetto è in tanti casi più contenuta rispetto a quella di altri comuni per tutti i servizi a domanda individuale (mensa, trasporto scolastico, utilizzo del micronido, assistenza domiciliare, impianti sportivi  e servizi cimiteriali).

In quanto al disavanzo e ai debiti fuori bilancio, causati dalla ben nota vicenda del ragioniere comunale, la metà di essi è già stata recuperata nel corso del 2012 e quindi dei quasi 600.000,00 € ne restano ancora 280.000,00; il recupero è stato effettuato e sarà effettuato grazie alla vendita di una parte delle azioni Iren e di ex scuole elementari ad oggi inutilizzate, dal recupero di evasione fiscale e dal recupero delle somme sottratte, ma ancora una volta, scorrettamente, la minoranza vuol far credere ai cittadini di Vetto che il recupero delle passività pregresse venga fatto pagare direttamente a loro attraverso l'Imu e l'addizionale Irpef, quelle tasse che sembrano essere le più alte di tutto il mondo quando in realtà ci sono comuni che le hanno più basse ma anche comuni più grandi e ricchi di Vetto che le hanno più alte.

In quanto ai tempi migliori tutti quanti li attendiamo e non solo a Vetto.

Cordiali saluti.

(Sara Garofani)

 

10 COMMENTS

  1. Gentile signor sindaco, mi permetto, con tutto il rispetto, di dissentire su alcuni punti della sua lunga autodifesa. Io credo che il compito di un sindaco di un piccolo comune sia per prima cosa quello di stare vicino alla propria gente e alle proprie esigenze, con l’ascolto e la disponibilità più completa. E’ un grave errore pensare di avere sempre ragione e perciò ritenere che se qualcuno la pensa diversamente sia da osteggiare. Questo fa parte delle ideologie del passato, forse un po’ dure a morire.. Se si tratta poi di ragazzi, i nostri ragazzi, è una colpa ancora più grave. Non si era mai vista una cosa del genere nel nostro Comune, una manifestazione pacifica, non per contestare ma per rivendicare i propri diritti di scuola dell’obbligo. Un’occasione perduta non averli accolti, quando sotto alla finestra La richiedevano a gran voce, con striscioni e cori, cinque minuti di democrazia che nessuno di voi, compresi i tecnici comunali, hanno ritenuto di spendere per ascoltare la voce di questi alunni! Manifestazione non autorizzata? Ma da quale pulpito arriva questa ventata di legalità! Poi mi permetta, ma quando mai a metà ottobre non si è ancora provveduto alla manutenzione delle caldaie, solo a Vetto può succedere, né più né meno degli ultimi anni.. A proposito di indennità spettanti (sacrosante), un amministratore poi deve sempre agire secondo coscienza, se ritiene di richiedere minori indennità deve mantenerlo per sé, non ostentarlo, anche perché non è da questo che lo si giudica, ma dal buon utilizzo che fa del denaro pubblico (di tutti) e dal buon funzionamento degli uffici e dei servizi. Per ultimo, per onore di verità, devo ribadire che stiamo ripianando il debito del disavanzo e del fuori bilancio con la vendita degli ultimi gioielli di famiglia (quote IREN, immobili, terreni e pagamenti sul bilancio ordinario.
    Cordialmente.

    (Renzino Fiori, cittadino di Vetto, genitore e capogruppo della minoranza)

    • Firma - Giuseppina
  2. Non entro nel merito della diatriba ma mi sorge un dubbio: se il sindaco riesce a fare tante cose, compreso il lavoro del ragioniere, non è che un ragioniere a Vetto è troppo? Mi sembra di capire che pagavamo profumatamente, senza parlare della nota vicenda, un impiegato sottoutilizzato, visto che il suo lavoro viene svolto agevolmente quasi a guisa di passatempo. E quanti altri impiegati sottoutilizzati paghiamo? E’ stato mai fatto un bilancio tra costi e benefici? Non che pensi che gli impiegati non lavorino, ma forse non c’è tanto da fare per tanto personale.

    (m.r.b)

    • Firma - m.r.b
    • Mi permetto di dire al signor “m.r.b.” che il Comune di Vetto non ha certo personale in esubero, anzi tutti quanti svolgono ben più di una mansione e credo che si guadagnino ampiamente lo stipendio che prendono. Anche in seguito alle vicende ben note del ragioniere si sono rimboccati le maniche svolgendo compiti ulteriori rispetto a quanto già facevano prima, con grande spirito di collaborazione. Quindi ciò che era di competenza del ragioniere non è svolto solo da me ma anche dagli altri dipendenti. Un ragioniere a Vetto è necessario, come del resto lo è in tutti i comuni. Io, per scelta personale e perché voglio aiutare il Comune a recuperare nel più breve tempo possibile il disavanzo, svolgo le mansioni di ragioniere, ma non si può certo pretendere la stessa cosa dal sindaco che mi succederà fra 7 o 8 mesi.

      (Sara Garofani)

      • Firma - GAROFANISARA
    • Mi riferivo al fatto che si potrebbero accorpare alcune funzioni in paesi limitrofi, con risparmio per tutti i comuni. Ad esempio l’anagrafe potrebbe essere digitalizzata e l’invio dei documenti potrebbe avvenire via mail.

      (m.r.b)

      • Firma - m.r.b
  3. Vorrei puntualizzare che chi fa l’amministratore (chiunque) è da ammirare perché, specialmente oggi, non è semplice svolgere questo compito. Nel caso specifico mi permetto di dire che è stato mal gestito e da un problema noto da anni ne è nato un caso nazionale che mi sembra troppo. Per una toppata non si può cancellare quanto di positivo fatto negli anni. Non tutto, naturalmente.

    (Enrico Predelli)

    • Firma - Enrico predelli
  4. Al di là della politica, dove vanno sempre a cadere determinate discussioni, la mia domanda è un’altra, al di la della politica. È possibile, senza un permesso dei genitori, che dei ragazzi minorenni escano da scuola senza che i genitori lo sappiano e vadano a protestare davanti al Comune? Secondo me è un atto grave, ma molto!

    (Un vettese)

    • Firma - Un vettese
  5. Al di là della politica, è possibile che tutti gli anni ci sia bisogno di dover chiedere e ripetere le stesse cose perchè gli impianti di riscaldamento delle scuole hanno sempre qualcosa che non funziona? E’ possibile che dopo anni e anni che si ripete lo stesso problema, manifestato da insegnanti, genitori e ragazzi, l’assessore preposto alla scuola non se ne sia mai interessato?

    (Un genitore)

    • Firma - (Ungenitore)