Così come le differenze rappresentano una ricchezza e fattori di crescita umana, civile, culturale e anche economica, le disuguaglianze, al contrario, lacerano il tessuto sul quale si sviluppa la coesione, producendo o amplificando ferite che producono tensioni e conflittualità tra persone e classi sociali.
E’ partendo da questa considerazione che si svilupperà il confronto su “Meno disuguaglianze, più differenze” che il Circolo di cultura G. Toniolo, referente locale dei Gruppi-DSC, l’Ucid e Confcooperative Reggio Emilia hanno promosso per sabato 21 settembre al Centro diocesano di spiritualità di Marola.
“Come è avvenuto in questi anni in tutti i Paesi più sviluppati – sottolinea il presidente del Circolo Toniolo, Luigi Bottazzi - l’Italia ha registrato un netto peggioramento della propria situazione economica; si è fortemente acutizzato, come conseguenza, anche il divario tra le varie classi sociali, la disuguaglianza sostanziale fra le persone e i gruppi sociali, di origine diversa, in modi e forme spesso non accettabili”.
“In una fase delicata come quella che stiamo vivendo – prosegue Bottazzi – è allora evidente l’esigenza di ridurre i fattori di disuguaglianza, rilanciando al contempo il valore di quelle differenze che - entro certi limiti - possono essere e sono fattori di crescita , di creatività, di innovazione, una spinta positiva alla valorizzazione della pluralità delle articolazioni sociali, che nascono e vivono perchè hanno matrici spirituali, culturali, sociali ed economiche diverse , ma tutte legittime in società libere e democratiche”.
“Proprio perché non siamo di fronte a realtà sociali uniformi, appiattite, introverse o immobili, ma invece aperte, dinamiche, inclusive e in dialogo, rispettose del diverso ma orgogliose anche delle proprie identità – spiegano gli esponenti del Toniolo, dell’Ucid e di Confcooperative – è importante che si alimenti una riflessione sulle politiche, ma ancor di più su quelle " buone pratiche " possono consentire la riduzione delle disuguaglianze e valorizzare, al tempo stesso, gli aspetti positivi delle diversità" :
“Un campo da arare” – lo definisce il presidente del Circolo Toniolo – anche in vista del 3° Festival della Dottrina Sociale della Chiesa in programma in novembre a Verona, dal quale ci si attende “una nuova spinta spirituale e ideale – sottolinea Bottazzi - per la formazione di laici cattolici che sappiano sviluppare il senso di appartenenza ad una tradizione, ma soprattutto siano portatori di una cittadinanza libera e consapevole, rispettosa delle differenze ed impegnata nel dialogo.
I lavori del confronto di Marola, in programma alle 9,30 del 21 settembre, saranno aperti dallo stesso presidente del Circolo G. Toniolo, cui seguiranno gli interventi del direttore di Confcooperative Reggio Emilia, Giovanni Teneggi, e del presidente dell’Ucid di Reggio Emilia, Romano Fieni. A seguire, gli interventi e le relazioni di Luigi Grasselli, pro-rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, mons. Adriano Vincenzi, presidente della Fondazione “Toniolo di Verona e incaricato per la CEI di Confcooperative, Leonardo Bianchi, docente di diritto costituzionale all’Università di Firenze.
Nasce, credo, da quella cancrena, che uno “se la canta e se la suona come gli pare”. Tutti ci passiamo ma poi è bene aprirsi agli altri cercando il meglio che hanno da darti. A volte si rischia di non vederlo, di volerlo tirare loro fuori a tutti i costi, ma alla fine c’è. Solo che è sempre difficile interpretare.
(Marco Notari)