Non è facile definire Marina Coli; cantante, attrice, educatrice; si trasferisce da Bolzano a Reggio Emilia nel 1997.
Inizia, da giovanissima, la sua attività canora con il Maestro Giuliano Tonini di Bolzano, le sue esperienze toccano varie arti, dalla musica, alla recitazione, fino alla psicofonia.
Laureata in Scienze dell’Educazione, come narratrice si forma con attori e registi del calibro di Ascanio Celestini, Moni Ovadia, Franco Lorenzoni.
Da molti anni si dedica all'attività di educatrice-artista in ambienti sociali diversi, promuovendo e conducendo progetti di socializzazione e valorizzazione delle diversità, mediante il teatro ed il canto, aderendo in particolare al progetto Muse della città di Reggio Emilia.
Ma, cosa davvero qualificante per il nostro territorio, dal 2006 è docente presso la Scuola per attori del Teatro Bismantova, qui a Castelnovo ne’ Monti. Una scelta, quest'ultima, che si concretizza in un legame fattivo e importante con questi luoghi.
E arriviamo ad oggi, a questo Premio prestigioso, il Premio Enriquez, consegnato pochi giorni fa all'attrice durante una suggestiva serata a Sirolo, nel Conero; la motivazione del Premio ha tenuto conto del suo impegno artistico e civile nel raccontare storie di donne, impegnate nella resistenza e nella lotta alla mafia.
Un traguardo importante per un'artista a 360°, un vanto della nostra montagna, dal momento che Marina da alcuni anni ha scelto questo territorio come sua dimora stabile.
E allora che dire.... Auguri Marina... e "ad maiora"!!!
(Mimmo Delli Paoli)
Complimenti Marina! Apprezzatissima anche a Sarzano questa estate sia con Voci di Vento che con Frida.
(Una casinese)
Complimentissimi, ti meriti questo ed altro. Orgoglio di essere montanari, brava!
(Antenore Ceretti)
E brava la mia fatina azzurra! Ciao Marina, sei grande. Un bacione.
(Eros Tamburini)
Pluripremiata e recensita. Vorrei vederla al Bismantova nel prossimo cartellone, con un nuovo spettacolo!
(Un’abbonata del Bismantova)
Nemo propheta in patria? Io non sono abbonata ma vorrei vederla lo stesso al Bismantova, in “Frida”, ad esempio, di cui tanti mi hanno parlato. Qualche anno fa mi sembrava si guardasse alla scuola di teatro del Bismantova anche nella direzione di un’autoproduzione del teatro, a un luogo capace di far crescere la cultura teatrale in montagna, adesso ho l’impressione che questa volontà non sia più così forte. Suvvia, riprendiamo slancio! Forza giovani!
(Un’appassionata del Bismantova e non solo)
Complimenti da tutti gli amici del “Coro Bismantova”!
(Il Consiglio del Coro Bisnantova)