Canto del Maggio e cittadinanze affettive: un connubio che si è consumato sul sagrato della sassosa chiesa di Costa de' Grassi con sullo sfondo le vicine cime del nostro Appennino e le restaurate case del borgo. Tanta gente domenica pomeriggio, 1 settembre scorso, per questo appuntamento che da alcuni anni richiama tanto interesse sia sotto l'aspetto culturale che quello emotivo. Una manifestazione organizzata dal Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano e dal Comune di Castelnovo ne’ Monti che prevedeva il conferimento delle “cittadinanze affettive" nell’ambito del progetto “Parco nel mondo”.
Un progetto atto alla valorizzazione delle risorse umane fuoruscite nel corso del tempo dall’Appennino attraverso la ripresa dei contatti e la ricerca di nuove relazioni con le famiglie degli emigrati nativi dei territori del Parco, in un’ottica di animazione culturale ed economica, apertura al mondo attraverso le moderne tecnologie e incremento di flussi di ritorno turistico ed economico locale.
La cittadinanza affettiva rappresenta un riconoscimento di indubbia carica emotiva e significato simbolico per i destinatari e la propria comunità di origine e sancisce il patto tra il territorio e la sua gente sparsa nel resto d’Italia e nel mondo. Il conferimento degli attestati alle 14 persone prescelte è stato preceduto dalla rappresentazione del Maggio “I cavalieri erranti”, scritto da Luca Sillari, giovane e prolifico autore e attore della Compagnia maggistica “Monte Cusna” di Asta di Villa Minozzo.
E' seguita poi la cerimonia del conferimento degli attestati, andati a: Marco Ferri, Ilde Rosati, Anna Zannoni, Giovanna Zannoni, Roberto Marzani, Aldo Martinis, Roberto Marescalchi, Vittorino Tognetti, Stanislao Farri, Dionisio Ielli, Pierluigi Tedeschi, Carla Marzani, Virginia Giordana Modonesi, Loredana Ferrari.
Gli attestati sono stati consegnati dal sindaco Gian Luca Marconi, dal presidente del parco Fausto Giovanelli e dall'assessore Francesca Correggi. Il primo cittadino, facendo suo un versetto del Maggio appena rappresentato, ha declamato: "Sotto il Cusna tornerete oggi e ancora per molti anni per placare i vostri affanni, il Gigante troverete, oggi si avvera il sogno di un cielo a cui tornare dove si può sperare d'aver felicità"; sottolineando che che questi nostri paesani hanno tenuto un legame con i loro osti, hanno imparato la cultura e la loro tradizione. Infine ha ringraziato l'assessore Correggi e quanti hanno curato la manifestazione.
I premiati che hanno quasi tutti le proprie origini nella frazione di Costa de’ Grassi e a vario titolo poi al momento del conferimento hanno rilasciato anche con commozione dichiarazioni di ringraziamento ai loro avi dimostrando un grande attaccamento alla loro terra e ai loro paesi. E tutti con una storia di vita che testimonia un particolare attaccamento al territorio e la presenza di un forte legame con l’Appennino, terra di origine della propria famiglia che gli eventi della vita ha allontanato dal proprio paese ma che ancora oggi sono ricordate con estremo piacere dalla comunità residente, anche perchè appena possono ritornano e anche per l'effettivo e grande attaccamento dimostrato nei confronti della loro terra di origine e per averla trasmessa ai loro coniugi ai figli e parenti mantenendo un forte legame con il loro paese.
(Domenico Amidati)
Ringrazio tutti, ricevere la cittadinanza affettiva è stato per me molto emozionante. Ha un valore di profondo attaccamento alle radici, ai luoghi che sono del cuore per sempre. Che una istituzione lo riconosca è una idea bellissima, una delicatezza che di questi tempi è rara. Sono contenta che le nostre tradizioni, come quella del maggio venga curata e salvaguardata. Le iniziative che partono dalla mia terra nate per valorizzare l’Appennino, il più bello a detta di scrittori francesi già nell’ottocento, non fanno altro che rimarcare che la gente d’Appennino è vitale, intraprendente, creativa, accogliente e non si scorda neppure di chi si è allontanato… ma per tornare! Desidererei che la capitale della nostra montagna avesse maggior turismo, che diventasse la cittadina del riposo per gli anziani, ma fosse più viva per i giovani. Gente che ha dato tanto e che continua con nuove iniziative per rendere Castelnovo Monti un’eccellenza c’è, e quindi c’è spazio per migliorare ancora e sempre. Grazie ancora a chi ha promosso tale iniziativa.
(Ilde Rosati)