Home Cronaca Un “vitello” come segno di benemerenza

Un “vitello” come segno di benemerenza

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Su iniziativa della Croce Rossa di Toano, in collaborazione con l’associazione “Amici dei borghi toanesi” e col patrocinio del Comune, si terrà giovedì 5 settembre p.v. la consegna de “Il vitello d’oro”, un attestato di benemerenza istituito alla memoria di persone che si sono distinte per il loro impegno nel volontariato e in generale nella promozione sociale, attraverso la cultura, la valorizzazione del territorio, delle tradizioni e della storia. Sarà celebrata una S. Messa alle ore 20,30 nella Pieve di Castello, per ricordare i Volontari defunti di tutte le associazioni del toanese; al termine il sindaco di Toano Lombardi consegnerà l’attestato ai parenti di Cardenio Paglia, mentre il sindaco Fiocchi di Villa Minozzo lo consegnerà alla vedova di Romolo Fioroni.

L’intitolazione di questo attestato trae origine dall’omonima leggenda, che narra di una misteriosa galleria che collegava il castello di Toano alla torre di Massa. In un punto indefinito del suo percorso, nascondeva un mitico vitello d’oro. Alcuni baldi giovani, sognando di agguantare la ricchezza e di affrancarsi finalmente dalle loro misere condizioni, si misero alla sua ricerca. Riuscirono nel loro intento ma, quando provarono ad allungare le mani sul vitello agognato, una forza misteriosa li respinse e si trovarono inspiegabilmente proiettati lontano, chi sulla cima di un albero e chi addirittura sul Prampa.

Questa leggenda sintetizza la ricerca della ricchezza e della felicità e viene presa come spunto per un attestato che vuole ricordare persone che in vita il vitello d’oro l’hanno cercato e trovato nel dedicarsi agli altri, nello spendere il loro tempo nel volontariato, accumulando la ricchezza del bene profuso. Un riconoscimento postumo, ma doveroso.

Cardenio Paglia, donatore fin dal 1958, riuscì a realizzare il sogno di fondare la sezione AVIS di Toano nel 1975. Fu presidente della Proloco e regista della filodrammatica, sempre attivo e generoso nella comunità toanese.

Romolo Fioroni non ha bisogno di presentazioni. Ben noto a tutti per la sua appartenenza alle Fiamme Verdi di Don Carlo, ebbe grandi meriti che spaziano dalla cultura alla salvaguardia delle tradizioni (fu stimato autore di Maggi, ne diffuse la conoscenza e ne fondò il museo), dalla difesa e promozione dei valori della Resistenza (soprattutto nella scuola), all’impegno sociale nei più svariati campi. Tanto a lui devono anche le genti del toanese.

La cerimonia sarà accompagnata dai canti del coro “S. Rocco” di Gusciola, diretto dal maestro Bernabei, che al termine si esibirà in concerto assieme al rinascente coro “Valdolo”.

Di seguito, presso le strutture della vicina Proloco, si festeggerà in allegria con uno spuntino come ai vecchi tempi: pane, salame, formaggio e un buon bicchiere. Il tutto condito da canti in libertà.