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“Ma Vetto può fare a meno delle strisce pedonali?”

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Riceviamo e pubblichiamo.

Strisce pedonali assenti a Vetto

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Quando, alcuni giorni fa, ho sollevato  il problema della mancata installazione di telecamere a Vetto capoluogo  - dopo l’ennesima serie di furti, e  nonostante esistesse in tal senso  un progetto sovracomunale che l’Amministrazione municipale vettese ha volutamente ignorato - si sono immediatamente  alzati in volo  i difensori  d’ufficio del sindaco  Sara Garofani, e  tra loro c’è perfino chi ha  rispolverato l’antica amicizia e ha pensato di tessere elogi  ai suoi trascorsi scolastici   (nobili sentimenti, ma  la vita  privata andrebbe  tenuta fuori dalle vicende politiche, che sono tutt’altra cosa).

Ora, con questo precedente dal sapore  un po’ “adulatorio” - probabilmente molto gradito all’interessata e  ai suoi collaboratori, visto che non hanno battuto ciglio - dobbiamo aspettarci che alle prossime elezioni comunali i loro candidati esibiranno la rispettiva pagella scolastica.  Non ci sembra francamente una bella lezione di democrazia e neppure di civismo, dal momento che le doti del buon amministratore  sono cosa diversa dal titolo di studio, ma i  “compagni” di ieri e di oggi, e i loro fiancheggiatori, sono sempre pieni di sorprese  (se e quando vanno a loro vantaggio).

Tornando al tema, ci sembra  che la questione sicurezza non trovi in ogni caso molto ascolto tra le mura del Municipio, vettese  dal momento che anche le strisce pedonali bianche poste  sulla via provinciale stanno ormai  scomparendo.  Le prime che si incontrano  entrando in paese dal basso, cioè da Buvolo,  sono appena appena visibili -  come documentano  bene le relative  immagini fotografiche, ma anche gli  altri attraversamenti   non sono in condizioni  tanto diverse -   e  dunque per l’automobilista o motociclista  che sopraggiunge dopo aver percorso  la semicurva che introduce al  paese non è  facile individuarle, soprattutto al mattino quando si trova il sole in fronte, con tutti i conseguenti rischi per i pedoni che in quel momento le stessero utilizzando. 

Mentre, specie in  questo periodo,  Vetto vede in giro per le sue strade  un certo  numero di persone non più giovani,  genitori e familiari  con bimbi  e  passeggini, cioè categorie di pedoni che richiederebbero punti di attraversamento strada sicuri e ben riconoscibili, invece, e  purtroppo, non è affatto così.   Vada per il caso  telecamere, nel senso che qualcuno dei membri della maggioranza può anche permettersi di dire che  non ne era  informato, ma le strisce pedonali sono sotto gli occhi di tutti, e i nostri governati locali -  sindaco, assessori, o  consiglieri che siano  -  non possono sostenere  di  non essersene accorti, visto che percorrono la via provinciale  tutti i giorni o quasi, né possono minimizzarne l’importanza per la sicurezza e l’incolumità dei pedoni.

E neppure possono  accampare la mancanza di  soldi, come fanno sempre compresa la questione telecamere, perché qui cadrebbero nel ridicolo, vista l’esiguità della spesa. Occorre solo un po’ di attenzione,  e pure la capacità di ascolto,  questa sì sempre mancata ai nostri  Amministratori visto che negli anni del nostro mandato sui banchi del Consiglio comunale abbiamo chiesto innumerevoli volte  l’installazione di  segnalatori di velocità o di semafori intelligenti alle due entrate del paese, onde moderare la velocità dei mezzi in transito.

Proposta sempre andata a vuoto, e allora, a questo punto, ci piacerebbe sapere  dal consigliere  Aramus  e “compagni”  quali  caratteristiche deve avere una segnalazione o una proposta per non venir  tacciati di essere polemici   e di sparare  a zero sulla Amministrazione;  forse bisogna semplicemente tapparsi la bocca in ossequio alla logica del  pensiero unico che vigeva oltrecortina.

 

(Giovanni Ferrari, Coordinatore PdL di Vetto)

2 COMMENTS

  1. Egr. Sig. Ferrari, io non la conosco e, come ho già detto, non so come viene amministrata Vetto. Posto che politicamente sono molto più vicina a Lei che a Sara, non mi piace che le affermazioni fatte da chiunque sia vengano strumentalizzate come ha fatto Lei… Detto questo, darei un suggerimento a Sara e a tutti i sindaci del nostro Appennino: nei centri abitati io metterei un bel divieto di 30 km/h, oltre al mantenimento delle strisce ben curate, ecc.. Chi ha fretta deve solo partire 5 minuti prima.
    Cordiali saluti.

    (Manuela)

    • Firma - Manuela
  2. Ma a Vetto le strisce pedonali non servono a nulla, considerato che la gente a piedi è sempre in mezzo alla strada e quella in macchina si immette sulla strada principale senza dare la precedenza per poi svoltare dopo pochi metri senza immettere l’indicatore di direzione…

    (Marco)

    • Firma - Marco