Caro Diario,
l’8 agosto scorso mi ha vista impegnata ad aiutare la mia amica Jill Pennigton nella presentazione della traduzione del suo libro, da me curata. Ammetto che presa dall’agitazione perché volevo fortemente che tutto andasse bene non me la sono goduta come avrei voluto: era la mia prima presentazione del mio primo libro ed ancora non mi rendevo conto! Uno dei miei sogni è realtà: ho tradotto un libro e c’è anche il mio nome scritto nelle prime pagine: sai, mi gongolo l’ego in questa frase... esagero? Forse no.
Tradurre quel testo è stato come riscriverlo, del resto è questo che succede normalmente in questo lavoro. È inevitabile che durante la trasformazione qualcosa dell’originale vada perso, per motivi linguistici o di espressione, ma altrettanto inevitabile è stato il subentro nel nuovo testo dell’esperienza del mio vissuto. Non ho potuto impedire al mio carattere, alla mia empatia, alla mia intelligenza emotiva di affacciarsi nel testo, di mettervi piede, di guidarmi nella scelta di un sinonimo al posto di un altro: fa parte dell’istinto traduttivo che è in me.
Ma il mio impegno è stato anche un bellissimo divertimento e mi ha fatto ripercorrere alcuni momenti della mia vita, per certi versi molto simili a quella di Jill; so che questo mi ha aiutata molto: alcuni stati d’animo erano stati anche i miei, renderli in italiano è stato facile.
E poi, vedere lei così raggiante perché anche il suo sogno era tangibile, cioè vedere il suo libro tradotto in italiano in bella mostra sulla bancarella, è stato anche più entusiasmante, un altro pezzo di ricompensa oltre la mia soddisfazione personale.
Tutte quelle persone che si sono divertite ascoltandoci, con i visi distesi e sorridenti come raramente si vede durante una presentazione di testi, sono state il contorno di una serata speciale sul serio. E gli amici che erano con noi? Che supporto! Forse il bicchiere di vino in regalo con ogni copia ha contribuito a rallegrare l’ambiente, ma la convivialità che si respirava fin da subito è stata una sorpresa per me graditissima.
Tutte le copie disponibili sono state vendute, Jill ha ricevuto prenotazioni in quantità e questo mi rende felice per lei.
Il fatto è che nelle sue pagine questa donna determinata regala un vero tesoro: uno sprone al pensiero positivo, una forza contagiosa che può solo far bene. Trovare il lato positivo nel momento negativo, trarre forza dalla disavventura ed usare l’energia per risolvere richiede uno spirito ottimista inguaribile; e Jill ce l’ha! Non si può restare indifferenti a quel richiamo e trovo che ciò che rende speciale questo libro risieda proprio nella sua capacità di far riflettere sugli aspetti veri e più importanti della vita. Ti insegna a far piazza pulita delle vacuità, se vuoi.
In fondo, ciò che serve maggiormente in questi tempi è proprio la concretezza, il restare con i piedi per terra.
Già, la terra... di più concreto cosa c’è?
(Valeria Ronchini)
La versione italiana è reperibile su: http://www.feedaread.com/books/AVVENTURA-APPENNINO-ITALIA-9781782996552.aspx
l'inglese su: http://www.feedaread.com/books/The-diary-of-a-single-parent-abroad-9781782996415.aspx
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Brava Vale!
(Ba)
Premetto che consiglio di comprare e leggere il libro di Jill, se non altro perché aiuta a farsi un’idea di come gli stranieri ci vedono e, anche, di quanto noi sottovalutiamo la bellezza dei nostri monti e la capacità di essere solidali della nostra gente. Io l’ho trovato gustoso, simpatico, allegro e anche drammatico, ma mai in senso negativo. Ringrazio quindi Valeria (e il suo entusiasmo) per avermi permesso di leggere le prime bozze. Io ho fatto ben poco, salvo dare qualche consiglio riguardo alla punteggiatura e togliere gli errori più grossolani, quindi trovare il mio nome sul libro mi ha un po’ imbarazzata. Sono abituata a lavorare con un editore serio e, prima della pubblicazione di un libro, i giri di bozze (in formato cartaceo) e le letture incrociate si sprecano, per evitare che restino refusi, così come l’impaginazione e la veste grafica vengono curate al meglio dall’editore. Qui, invece, non c’è un editore, tutto è fatto in proprio (con il self publishing) e c’era, forse, la fretta di stampare le prime copie per averle disponibili durante l’estate, per cui il libro non ha avuto la cura sufficiente (e che avrebbe meritato!). So che Jill è stata contattata da un consulente di una grande casa editrice e persino da uno sceneggiatore, e spero davvero per lei (e per Valeria) che il libro continui a camminare, magari aggiustando e togliendo le imprecisioni e i refusi rimasti che, comunque, non diminuiscono la piacevolezza della lettura. Insomma: compratelo e godetevelo e tanti complimenti a Valeria e Sally Ganci per il lavoro svolto e per l’aiuto che stanno dando a Jill.
(Normanna Albertini)
Informo i lettori di questo articolo che non è stato possibile rivedere la bozza prima della stampa se non una sola volta, purtroppo. I refusi ci sono e sono troppi per tutti i gusti. Stiamo lavorando per migliorare il libro, ma Jill aveva bisogno di iniziare a venderne copie data la sua situazione famigliare. Questo è l’unico motivo per cui l’abbiamo messo in stampa immediatamente dopo aver terminato la traduzione. Difetto del self-publishing è la mancanza di un revisore super partes. Chiedo scusa a tutti, ritenetemi l’unica responsabile. Vi prego di contattarmi in separata sede se avete commenti da fare al riguardo e vi chiedo di farli a me in persona.
(Valeria Ronchini)
Scusate, ma nel link che avete messo non ho trovato la spedizione in Italia.
(Elisa Farina)
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I link ci sono stati indicati dalla traduttrice, non abbiamo altre informazioni.
(red)
Egregia signora Farina, se desidera e può, domenica prossima, 18 agosto, ci sarà una seconda presentazione del libro a Casina, Castello di Sarzano, alle 18. In quell’occasione distribuiremo anche un foglietto contenente tutti i link e le mail per acquistare anche on line, sia la versione in inglese che quella in italiano. Sarà un piacere per me poterLa conoscere nel caso decida di essere presente. Oppure può trovarmi su FB e chiedermi i contatti personali, in caso non ci si veda a Casina. Grazie
(Valeria Ronchini)
Non sarebbe il caso di organizzare una distribuzione in loco: edicole, cartolibrerie, negozi disposti a metterlo in vendita? Un banco al mercatino domenicale a Castelnovo? Tra il pagamento e la spedizione (macchinosi) viene a costare troppo e dissuade dall’acquisto.
(Celeste Grisendi)
Buongiorno e grazie del consiglio. Sì, l’autrice si sta già organizzando per la vendita al mercato domenicale di Castelnovo. Per quanto riguarda la distribuzione come suggerito, ci sono aspetti burocratici che per alcuni negozi ci impediscono di procedere (occorre fare una fattura con partita IVA per la consegna delle copie da mettere in vendita); per il resto spetta a Jill decidere. Occorre spartire un po’ del guadagno con il rivenditore, giustamente, e quindi è corretto che sia lei a dare l’ok finale. Comunque per facilitare gli acquisti ecco la mia mail: [email protected]. Faccio da collettore degli ordini per chi, come me, non è tecnologico. Grazie dell’attenzione
(Valeria Ronchini)