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Statale 63 / Al via anche il cantiere della Bocco-Canala

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"Al via finalmente anche il cantiere Bocco-Canala sulla statale 63, come mi era stato ribadito dal capo dipartimento Anas, ing. Fabio Arcoleo, nel corso di un incontro la settimana scorsa a Bologna. L'impegno dei tempi annunciati  è stato mantenuto: quest'oggi è stato consegnato all'impresa vincitrice dell'appalto, il Consorzio cooperative costruzioni CCC di Bologna, il progetto per i lavori di costruzione del tratto tanto atteso". Ad affermarlo è la senatrice Pd Leana Pignedoli, che ha seguito con costanza la "pratica" della nostra statale in rapporto all'inserimento nelle priorità di lavoro Anas.

"Per i tanti progetti partiti sulla 63 - sue parole - è stato importante (così come più volte la stessa dirigenza Anas ha riconosciuto) la collaborazione tra comuni  interessati, Provincia e Anas stessa, sia nazionale che dipartimentale bolognese. In particolare è stato decisivo l'apporto che l'ufficio tecnico della Provincia ha dato in termini di progettazione e supporto al servizio tecnico di Anas. Un progetto imponente, quello di Bocco-Canala, che vedrà la realizzazione di due rotatorie di innesto sull'attuale tracciato a sud e a nord del Bocco e di due gallerie della lunghezza complessiva di circa 1 chilometro, intervallate da un viadotto di circa 76 metri".

Ciò comporterà un miglioramento importante della viabilità, diminuendo, da un lato, i tempi di percorrenza dalla montagna a Reggio Emilia, favorendo così il transito dei tantissimi pendolari che ogni giorno raggiungono la città per lavoro, ma aumentando, dall'altro, i livelli di sicurezza stradale: il nuovo tratto avrà, infatti, una larghezza complessiva della carreggiata di oltre 10 metri.

"Il tempo utile massimo concesso alla ditta appaltatrice è di 1000 giorni - spiega ancora la parlamentare - ma ci auguriamo che gli eventi meteorologici non impediscano una realizzazione anche più celere del progetto, che ha un investimento complessivo di oltre 48,2 milioni di euro, che certamente favoriranno anche l'economia 'd'indotto' della nostra montagna".

"Ora - conclude - ogni sforzo deve concentrarsi affinché i lavori partano anche nel tratto di strada franata in località Piagneto. Anas si è infatti impegnata a ripristinare la strada che porta al Cerreto a partire dal 2014 e su questo vigileremo. Le risorse previste nel decreto "del fare", appena approvato in via definitiva (che contiene, tra altre numerose misure, anche investimenti sulla viabilità), danno in questo senso maggiore sicurezza per le risorse reperibili".

IL COMUNICATO DI FABIO FILIPPI

Il tratto di strada Bocco-Canala ha una lunga storia alle spalle e rappresenta un passaggio importante per la viabilità dell’appennino reggiano e il collegamento Emilia-Toscana. Della realizzazione di questa opera pubblica a favore della montagna ha iniziato ad occuparsi il Consigliere regionale del Pdl, Fabio Filippi, ben undici anni fa: nel 2002 Filippi sollecitò l’allora ministro alle Infrastrutture Pietro Lunardi affinchè venisse commissionata ad Anas la realizzazione del progetto stradale, in quanto la Provincia di Reggio Emilia aveva dichiarato di non avere le risorse economiche necessarie. Ora siamo finalmente arrivati al traguardo.

Siamo giunti al termine  dell’iter burocratico che porterà alla realizzazione della variante alla strada statale 63, tratto Bocco-Canala, nel comune di Casina. L’opera stata appaltata nel mese di marzo 2011 e oggi è stata finalmente consegnata.

Da oggi l’impresa aggiudicatrice dell’appalto, il Consorzio cooperative costruzioni C.C.C., con sede a Bologna, ha esattamente mille giorni per terminare i lavori.

Oggi avverrà ufficialmente la consegna del verbale dei lavori e verrà siglato l’accordo tra Anas e l’impresa aggiudicatrice dell’appalto.

In queste settimane estive l’impresa potrà così presentare domanda agli organi militari per bonificare la zona dagli ordigni bellici ancora presenti nell’area e quindi installare il cantiere vero e proprio.

L’ultimo governo Berlusconi, attraverso il ministro Matteoli, aveva deciso di finanziare l’opera stanziando 48.200.000 euro omnicomprensivi: un investimento che andrà ad arricchire il territorio reggiano.

L’impresa aggiudicatrice dell’appalto ha realizzato anche il progetto esecutivo: il termine ultimo per terminare i lavori ed aprire il nuovo tratto stradale al traffico è stato fissato per il maggio 2016. Per la Bocco-Canala è stato previsto un appalto integrato, cioè chiavi in mano.

Tale opera pubblica avrà effetti positivi sul sistema economico dell’intera provincia: un investimento importante che prevede anche la creazione di nuovi posti di lavoro.

Rivolgo un appello al Comune di Casina e alla Provincia affinché si possa lavorare insieme per migliorare la viabilità dell’Appennino reggiano e favorire un rapido completamento dei lavori.

Tappa indispensabile è l’affidamento dell’incarico per il progetto del tratto Bocco-Bettola: solo in questo modo si riuscirà ad avvicinare la montagna alla città.

 

27 COMMENTS

  1. Come sprecare oltre 50 milioni di euro senza alcuna ragione plausibile se non quella di spendere per spendere, un progetto di 25 anni fa le cui ragioni albergavano in logiche clientelari di spargimento a pioggia di decine di miliardi di lire per accontentare una platea più vasta possibile. Nessun valore aggiunto (bastano 3 o 4 minuti risparmiati per giustificare un opera cosi dispendiosa?). Ragioniamo, ad esempio, con una logica imprenitoriale: che validità posono avere progetti in cui tra idea e realizzazione passano quasi tre decenni? Se fossimo un Paese appena moderno rifiuteremmo la logica del fare per fare. Con gli stessi danari si potrebbe, in ambito SS63:
    a) rettificare il tratto da Rio Torbido alla Bettola;
    b) sistemare in modo decente il tratto Castelnovo – passo del Cerreto.
    Oppure finanziare con centomila euro cadauna 500 iniziative imprenditoriali sul nostro territtorio, insomma far rifiorire la montagna: con tutto il corollario che un indotto del genere potrebbe creare. Ma tant’è.

    (Luigi Bizzarri)

    • Firma - luigi bizzarri
  2. Davvero non capisco; finalmente, e in modo bipartisan, viene annunciato l’inizio dei lavori per il tanto agognato tratto Bocco–Canala, roba da diffondere a volume massimo per tutto il tratto della SS 63 l’Halleluja dal Messiah di Handel (http://www.youtube.com/watch?v=76RrdwElnTU) che subito qualcuno ha da dissentire, criticare, contestare, distinguere. Invece che prendersela con una classe politica inetta o solo capace di difendere i suoi privilegi, casta per l’appunto, che dai tempi di Bonferroni non è riuscita a combinare nulla, se non incrementare e/o tutelare e difendere, appunto, i propri privilegi, ora si disapprova e censura questo tanto agognato inizio dei lavori per la Bocco-Canala.
    Sia ben chiaro, non sono nè voglio passare per l’avvocato difensore del Bonfo, ma sta di fatto che le gallerie sono “merito” suo; poi qualcuno vorrà anche chiosare che così il suo, del Bonfo, buen retiro di Roncroffio si raggiunge dal capoluogo un po’ più celermente e comodamente che con i tornanti di Casina che, “casualmente”, quando partirono gli espropri tanti terreni risultavano pure intestati a lui per giunta con una modifica catastale sulla destinazione d’uso, sempre “casualmente” più remunerativa che lo stato originale, che gli appalti vennero concessi con qualche, come dire, zona d’ombra. Insomma si può affermare tutto ed il suo contrario ma sta di fatto che se adesso tutti apprezziamo i vantaggi delle gallerie, scarsa manutenzione a parte, ma questo è un altro discorso, lo dobbiamo a quei cantieri portati a termine. Da allora, e di anni ne sono passati davvero tanti, financo troppi, la SS 63 è stata lasciata dalla casta nell’oblio più totale; ora, se non erro, a lavori ultimati, comunque e checchè se ne dica, raggiungere Castelnovo sarà davvero più facile e soprattutto comodo e veloce di quanto lo sia adesso. Detto del tratto Bocco-Canala, miglioreranno anche il tratto di Pignedolo, i due curvoni prima della galleria della Croce e verrà ultimata la variante che taglierà Ponte Rosso. Il comune capoluogo e la capitale della montagna saranno finalmente collegate da un asse viario la cui fondamentale importanza per l’economia è peraltro inversamente proporzionale alla celerità e comodità di percorrenza; certamente, tra Castelnovo ed il Cerreto le criticità sono a dir poco macroscopiche ma una semplice analisi sui flussi economici e commerciali tra il valico e Castelnovo e tra Castelnovo e Reggio credo possa giustificare la priorità di questi, finalmente operativi, lavori su questo tratto. Poi, ribadisco, se vogliamo a tutti costi avere di che ridire, ebbene sia; ma credo che tale solerzia debba e possa avere tangibili riscontri per ben altre indecenze di questo sistema marcio di cui anche la nostra montagna non ne è certamente immune. Anzi!

    (Paolo Comastri)

    • Firma - PaoloComastri
  3. Consigliere Filippi e senatrice Pignedoli, non fermate il vostro impegno per conquistare i soldi per proseguire con altri tratti l’opera di ammodernamento e ristrutturazione della SS63, non date retta alle parole inconsistenti dei bastian contrari che sono contro al progetto della variante in questione, sono una netta minoranza tra la popolazione del nostro territorio e soprattutto hanno la fortuna di non essere pendolari per poter lavorare! Complimenti per l’impegno profuso.

    (Maurizio Pancotti)

    • Firma - Maurizio Pancotti
  4. Mah… Non mi associo alla schiera di chi stappa lo spumante per la ripresa dei lavori, d’altra parte il passato dell’opera si associa ad una pagina buia della politica (che per carità di patria non ricordiamo). A mio modo di vedere ci sono forse cose più urgenti. Cordialità

    (Sincero)

    • Firma - sincero
  5. Mi permetto di segnalare al Sig. Pietro/Maurizio che nessuno è contro la montagna o contro i montanari, anzi si cerca sempre nei LIMITI di essere UMANI di esprimere una propria opinione o pensiero. L’asserire che si è contro la montagna solo perchè si esprime un pensiero è cosa ardua. Qui si parla della Bocco-Canala e penso di avere titolo per dire la mia idea, visto che sono anni che mi occupo della SS 63. Il problema di fondo, cari signori/pendolari, è che in questo periodo di POCHI SOLDI il tratto meno “problematico” è proprio quello del Bocco; altra cosa sarebbe se il contesto attuale fosse di “SOLDI A IOSA” e la Bocco-Canala fosse solo un piccolo mattone che assieme ai seguenti tratti: Rivalta, Puianello,
    Vecchia, Rio Torbido, Sparavalle, Collagna, Cerreto servisse per ultimare il MURO, ma così non è, la Bocco-Canala sarà il MATTONE caduto dal cielo, pezzo di un muro che non sarà mai ultimato, perchè nato senza fondamenta. Mi pare sia sotto gli occhi di tutti che l’ammodernamento della SS 63 sin dagli anni ’90 non abbia avuto un filo logico, un pezzo sopra Castelnovo, poi le gallerie, saltando Rio Torbido, per poi ripartire da Puianello anni dopo, quasi a evidenziare un mezzo “casino” generato da SOLDINI caduti in quel luogo solo esclusivamente per accontentare il politico del momento. Questa è l’esempio quasi unico in Italia, di strada AMMODERNATA, che non è partita da un punto per finire in un altro, il famoso START e STOP, ma di un mix di nuovo/vecchio, con in mezzo SCARSISSIMA MANUTENZIONE, rail vecchi, ponti fatiscenti (Biola), asfalto inesistente, buche ovunque, EPPURE l’incidente del BUS con 39 morti ci dovrebbe insegnare qualcosa. In compenso avremo la Bocco-Canala, con doppia inaugurazione sia di sinistra che di destra, come se questa strada avesse tessera politica. Concludo con un plauso a tutti coloro che si prodigano a far sì che questa SS 63 diventi più celere e SICURA.
    Cordialmente.

    (Roberto Malvolti)

    • Firma - RobertoMalvolti
  6. Sì, continuate così, consigliere e senatrice, le prossime sette/otto curve (contare per credere) quando le togliamo, tra altri 25 anni? Non c’erano cose più urgenti da sistemare? Sarà una bella soddisfazione fare la Bocco-Canala (2 km) in due minuti, e mi ripeto da pendolare, Rivalta rotonda acquedotto in 20 2 km.

    (Un malmostoso)

    • Firma - giuliano
  7. Pignedoli & Filippi, un’idea l’avrei. In effetti si potrebbe fare BEN ALTRO con questi soldi. Dateli ai NO BOC. Forse non sarebbe molto regolare, forse sarebbe distrazione di fondi pubblici… Ma vuoi mettere la soddisfazione di non sentire sempre la solita solfa??

    (Bah)

  8. Sono pendolare da oltre 20 anni ormai, ho visto sorgere le gallerie e sparire la manutenzione, con le gallerie al buio spesso è volentieri, le migliorie sono sempre benvenute; il dubbio è: lo saranno veramente?
    Per quanto riguarda il Ponte rosso mi sento di citare Trapattoni: “Non dire gatto se non l’hai nel sacco”.
    Per i lavori nel tratto Felina-Ca’ del Merlo ho visto sui cartelli tempistiche dai 365 ai 500 giorni dalla partenza dei lavori… Speriamo che vadano bene gli inverni perché quei tagli di terra dritti con le piogge e la neve non vorrei si portassero la strada 20 metri più in basso. Infine vorrei far notare che i pendolari allo stato attuale (da settembre a giugno) impiegano 35 minuti massimo ad arrivare nei pressi di Rivalta e poi altri 25 da Rivalta a Villa verde.

    (Corrado Parisoli)

    • Firma - CorradoParisoli
  9. Si fa presto a parlare contro. Si fa presto a fare “il + 1” su tutto. Intanto questo è un fatto ed è un risultato concreto.. anche se parziale comunque importante. Altri lavori sono in corso. La SS 63 sta ancora migliorando.. e in tempi di vacche magre… Alla fine non è neppure paragonabile a quella degli anni ’80… Chi ha fatto il pendolare allora lo ricorderà ed è bene lo ricordi. Altro resta da fare, manutenzione e manto in primis… Rivalta e parte alta.. E altre cose in altri campi. Ma è sempre cosi.. Oggi non si può non apprezzare seriamente quel che è in corso. La SS 63 arriva ad Aulla.. Poco fa è stato riaperto il ponte di Serricciolo. E c’è la possibilità di una valorizzazione anche paesistica e panoramica. È in crescita il traffico di attraversamento turistico dal centro nord Europa.

    (Fausto Giovanelli)

    • Firma - FaustoGiovanelli
  10. Non so quale malafede politica si possa attribuire a queste opere, comunque se fosse l’inizio di una catena di lavori per far sì che in pochi anni si taglino anche altri pezzi di statale un po’ caotici ben venga! Non credo che faccia differenza due minuti più o meno ma anche la scorrevolezza ed una sicurezza maggiore!

    (Roberto Colombari)

    • Firma - RobertoColombari
  11. C’è chi continua a pensare che i soldi per la Bocco-Canala, se qualcuno volesse, si potrebbero prendere così, su due piedi, e dirottarli su qualcos’altro immediatamente…. Ma evidentemente non sanno come funzionano queste cose! I soldi, nel caso non si faccia la Bocco-Canala, vanno ai progetti subito in coda nella lista delle priorità Anas, con ogni probabilità in altre parti d’Italia, mentre per fare, diciamo, il tratto Bocco-Bettola, si deve rifare la progettazione, richiedere ex novo il finanziamento con tutto l’iter collegato, entrare nelle opere finanziabili, poi in quelle finanziate, poi la progettazione esecutiva, insomma, almeno altri 10 anni. La Bocco-Canala non sarà la soluzione di tutti i problemi della 63 (andate però a chiederlo a quelli che abitano al Bocco…), ma è un’opera già iniziata, con relativi soldi spesi 20 anni fa per i primi scavi e in questo periodo anche il fatto che apra un grosso cantiere in montagna, per le imprese edili, vi assicuro che è una boccata d’ossigeno fondamentale!

    (Commento firmato)

    • Firma - CommentoFirmato
  12. Evviva il bastian contrario, prendiamoci quello che viene e non diamo contro così a prescindere. I costi sono veramente altissimi, parliamo di 48 milioni di euro per due gallerie, un viadotto e due rotonde, però non bisogna remare contro e bisogna anzi ritenersi soddisfatti se vengono effettuate migliorie al tracciato. Io sono pendolare da 7 anni e so benissimo che i problemi sono alla Bettola, a Vezzano e a Rivalta però non sono problemi così facili da risolvere. Pensiamo a Vezzano, ad esempio: perché un passaggio pedonale così? Non si può fare un passaggio sotterraneo? Non si può usare il semaforo già esistente anziché un addetto che ogni due persone blocca il traffico?

    (Luca Malvolti)

    • Firma - LucaMalvolti
  13. Simpatico il sondaggista Pancotti che con granitica certezza ci informa dei risultati delle rilevazioni del suo Istituto. Ci illumini, Pancotti, su come ha stabilito che chi dissente è netta minoranza. Che strumenti ha utilizzato? Il telefono, il porta a porta (attento, di questi tempi potrebbero scambiarla per un malintenzionato), testa o croce, la somma dei voti Pdl/Pd-elle? (Ah!, queste minoranze malmostose, da sempre la vera rovina di questo Paese!).

    (l.b.)

    • Firma - l.b.
  14. Se mai si volesse usare un po’ di generosità e di umiltà nel cercare di capire, forse si riuscirebbe a leggere, anche in questo articolo, la distanza tra il potere e la gente comune. In un periodo di vacche magre, come dice qualcuno, è difficile, almeno per me, accettare che poco più di un chilometro di strada statale, seppur con una galleria da scavare e un viadotto di ottanta metri da costruire, possa costare la cifra stanziata. Le opere pubbliche hanno un costo in Italia due e più volte il costo medio delle stesse opere in campo europeo, è questo che vorrei che i politici mi spiegassero, invece di complimentarsi tra loro per aver portato a compimento un’opera dopo venti anni. Duemila miliardi di debito pubblico li abbiamo messi insieme per non cedere alla demagogia e all’incapacità di apprezzare di qualche malmostoso? Il dubbio mi viene.

    (mv)

    • Firma - mv
  15. Parto dal presupposto che l’opera possa davvero essere utile ed efficace, oltre che aprire verso altri interventi nel tratto Bocco-Bettola (punto realmente nevralgico), senza dovere aspettare altri 20 (venti!!!) anni. Oltre a ciò aggiungo la speranza che tutto sia fatto davvero alla regola dell’arte, con imprese più che pulite, senza la gara al ribasso, senza il contentino a questo o quello, senza la spartizione di pubblici denari, ecc. ecc… Sì, insomma, una “cosa fatta bene”. Incrocio le dita e che Dio ce la mandi buona!

    (Andrea Ganapini)

    • Firma - AndreaGanapini
  16. Scusate, usiamo un po’ la logica, chi potrà mai criticare il tratto Canala-Ca’ del Merlo? Un’opera fantastica, insostituibile per la montagna, ma la Bocco-Canala che senso ha. Non è un tratto critico, non era meglio mettere in sicurezza il ponte della Bettola che se trovi una corriera o un autoarticolato ti vengono i brividi? Ma la logica non è della politica…..

    (Giuliano)

    • Firma - giuliano
  17. Una volta, tanto tempo fa, gli italiani erano noti per essere un popolo di poeti, santi e navigatori. Oggi apprendo, leggendo i commenti a questa bella notizia, che siam diventati un popolo di geometri, periti agrari, ingegneri, geologi, cartografi, ragionieri, tuttologi, specialisti e conoscitori in campo di opere pubbliche. Non ci sfiora nemmeno il dubbio che alla base dei costi ci siano delle fondate ragioni, per esempio nuove norme costruttive (ampiezza delle gallerie con corsie d’emergenza prima inesistenti ad esempio..), che si sono dovute aggiornare e conseguentemente abbiano aumentato i costi. Io non sono una esperta ma viaggiando spesso per lavoro ho potuto constatare quanto siano diverse oggi le dimensioni delle nuove strade e delle gallerie. E’ vero quello che qualcuno sostiene, e cioè che la politica e i suoi attori hanno raggiunto livelli di indecenza ormai insopportabili, ma l’intelligenza dell’elettorato non dovrebbe essersi appannata; oppure anch’essa va di pari passo con la politica essendo la sua più “nobile” espressione? Negare che l’odierno accesso alla SS 63 al Bocco sia uno dei punti più critici alla pari del Ponte Rosso (specie per i mezzi pesanti) in inverno è la dimostrazione che o non si è pendolari o non si ha a che fare con il trasporto pesante lungo la SS 63 o si è pregiudizialmente contro!

    (G. Mariastella)

    • Firma - G.Mariastella
    • Una volta, tanto tempo fa, quando i mulini erano bianchi e la fantesca lavava i panni nelle acque azzurre del non ancora inquinato ruscello, le gallerie si scavavano a mano. Allora sì che scavare in galleria due corsie di emergenza in più avrebbe comportato e giustificato un incremento di costo. Oggi scavare una galleria in sezione obbligata, comporta solo scegliere il diametro della fresa di una macchina operatrice. Non mi sfiorano dubbi. Non viaggio e non ho viaggiato molto per lavoro ma, per lavoro, sono andato in tre continenti a costruire anche strade. Mi manca solo l’essere Santo. Speriamo di no: ai miei peccati voglio bene.

      (mv)

      • Firma - mv
  18. A me sembra di rivivere la solfa della rotonda dell’ospedale, soldi buttati, lavori inutili, danni alla salute, ecc… I lavori servono e un tassello messo é un tassello in meno da mettere. Io, personalmente, chiedo ai politici citati di non accontentarsi di questi lavori ma di essere già là a rompere chi di dovere per proporre i prossimi lavori, così magari ci voglion meno di 25 anni. Anzi, meno, visto che c’é il comitato SS 63 che aiuta…

    (cg)

    • Firma - cg
  19. Caro commento firmato, “la mano politica di qualcuno dietro le quinte” io a Bologna ci sono andato e l’ing. Arcoleo sulla Bocco-Canala aveva altre parole e i fogli che ho visto dicevano il contrario di quello che Lei asserisce, i soldi non hanno stampato sopra Bocco-Canala, bastava volerlo.
    Cordialmente.

    (Roberto Malvolti)

    • Firma - RobertoMalvolti
    • Ah, ok, quindi Arcoleo a Bologna le ha detto che 48 milioni stanziati dal Governo, per un preciso progetto, se qualcuno avesse voluto si potevano usare per fare altro? Allora rivedo tutte quelle che erano le mie convinzioni sugli appalti pubblici, grazie!

      (Commento firmato)

      • Firma - CommentoFirmato