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Cereggio, 15° compleanno dell’Oasi di S. Francesco

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C'è un'altra festa a Cereggio di Ramiseto, quest'anno. Lasciata quella rumorosa serale in centro al paese, la festa si sposta all'Oasi San Francesco e comincia nel pomeriggio. Occasione per festeggiare è il 15° compleanno della cooperativa che gestisce la casa protetta. La cooperativa sociale parrocchiale Oasi San Francesco, stesso nome della casa protetta, subentrata come forza locale alla precedente gestione. Quindici anni fa, appunto.

Si inizia nel pomeriggio, con la Santa Messa, concelebrata dai parroci locali, don Luca Cavazzuti e don Creardo Cabrioni, insieme ai parroci di Ligonchio, don Paolo e don Daniele, e a don Ermenegildo Milani. Quest'ultimo, parroco a Scandiano, meglio noto come don Gigi, è presidente diocesano di F.E.D.I.S.A., la Federazione d'ispirazione cristiana che raccoglie intorno a sé una rete di case per anziani, anche nella provincia di Reggio Emilia e di cui l'Oasi è entrata a far parte. I ragazzi della parrocchia di Ramiseto hanno animato con il loro canto.

Il numeroso pubblico si è poi trasferito all'incontro aperto alla cittadinanza. Tema è il ruolo della casa protetta “Oasi San Francesco” nel territorio dell'Alto Appennino reggiano, nel rispondere alle esigenze degli anziani e per il suo ruolo occupazionale, femminile in particolare. Sono circa 25 le operatrici che lavorano nella struttura, residenti in zona e formate per svolgere il loro lavoro. Sono 30-35 gli ospiti (attualmente più 10 ospiti della Casa della carità di Busana), che non vengono solo dal territorio, perché tanti trovano un ambiente gradevole e ben curato, dove i loro familiari anziani possono trovare serenità per gli anni della vecchiaia.

Da questa base si è partiti con  gli interventi dei relatori coordinati da Davide Dazzi, che non ha mancato di sottolineare il ruolo del volontariato del territorio, come ad esempio la Croce Verde e l'Auser. Don Luca Cavazzuti, presidente della Coop. sociale Oasi San Francesco, che ha portato i suoi saluti e i suoi ringraziamenti. Domenico Dazzi, cofondatore della Cooperativa, ha raccontato quali principi ispiratori hanno fatto nascere l'Oasi e come sono cominciati i lavori ai tempi di Don Narciso Cacciani, la cui volontà ha creato con la collaborazione dei parrocchiani e di tanti benefattori la costruzione della struttura. La sua presenza era tangibile nella giornata, cui hanno partecipato anche il fratello, il nipote e i suoi familiari, sempre legati al vecchio parroco, di cui raccontano aneddoti, che ne rivelano ancora la dimensione umana.

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Nell'intervento di Manuela Bettuzzi, responsabile della Casa protetta, si è raccontato l'attualità e la quotidianità di ospiti e operatori. E' stato poi il turno del sindaco di Ramiseto, Martino Dolci, che è intervenuto per definire il ruolo che l'Oasi svolge sul territorio. Più generale e a più ampio respiro l'intervento di Giovanni Teneggi, direttore generale Confcooperative di Reggio Emilia, cui fa riferimento la cooperativa e che raccoglie buona parte del movimento cooperativo provinciale. Per i rapporti con gli enti sanitari, l'intervento è stato di Maria Luisa Muzzini, direttore del distretto sanitario di Castelnovo ne’ Monti. Ad ampliare ancora il respiro del dibattito, il consigliere regionale Marco Barbieri è intervenuto sul ruolo della Regione nell'ambito della sanità. Don Milani ha poi presentato il ruolo di F.E.D.I.S.A., con le sue linee guida operative e d'ispirazione cattolica.

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E' stato l'efficiente personale della struttura aiutato da volontari a preparare e gestire la giornata e la cena a base di tortelli e grigliata, cui hanno partecipato più di 250 persone, accompagnate dalla musica dal vivo di Piero e Piera. Il momento culinario è stata la migliore conclusione della festa, occasione per gli ospiti di ricevere gente, per sottolineare l'importanza di un servizio del genere, con le problematiche relative, prima fra tutte la crisi che colpisce le persone e le famiglie sempre più in difficoltà a pagare delle rette per i bisogni dei propri componenti. Ne sono consapevoli le istituzioni, cui si chiede di agevolare un'opera che ha tutta l'intenzione di insistere sulla qualità del servizio attraverso l'accreditamento già ottenuto, la formazione del personale, l'impostazione di un sistema che consentirà di ottenere la certificazione di qualità ISO 9001:2008.

La filosofia del lavoro si riassume nell'idea di essere pronti ad andare avanti e a guardare al futuro con ottimismo e fiducia, dove l'aria pulita è ancora pulita e dove ci si ritrova ancora alle sagre di paese.

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1 COMMENT

  1. Grazie a Redacon per avere diffuso questa notizia. Per noi dell’Oasi, che, come amiamo definire, “siamo sul cocuzzolo della montagna”, è molto importante che la gente ci conosca e capisca che stiamo davvero lavorando sodo per garantire ai nostri ospiti una buona qualità di vita. La festa del 6 agosto ha davvero superato ogni nostra aspettativa. Abbiamo apprezzato molto che, nonostante il periodo “vacanziero”, tutte le autorità invitate all’incontro del pomeriggio, dopo la S. Messa, abbiano aderito al nostro invito e si siano poi intrattenute con noi fino a sera tarda. Un grazie particolare allo squisito Davide Dazzi che ha organizzato l’incontro stesso e con il quale abbiamo collaborato nel migliore dei modi. Un grandissimo grazie a tutto il personale e volontari che, in modo spontaneo ed entusiasta, hanno collaborato per la riuscita della serata: tortelli, grigliata, torte, tavoli addobbati, pesca di beneficenza, impianti luce, pista da ballo e tanto altro ancora… Senza di loro non ci sarebbero stati. Vorrei nominarli uno ad uno ma la lista sarebbe troppo lunga! Infine, grazie ai nostri ospiti che, con le loro famiglie e a tantissime altre persone nostre amiche, hanno partecipato alla festa; sarebbe stato davvero triste lavorare così tanto ed essere soli…

    (Manuela Bettuzzi)

    • Firma - Manuela