Riceviamo e pubblichiamo.
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Ebe Pigoni, una dolce signora di San Giovanni di Querciola, è venuta a mancare in queste calde giornate estive. Aveva 75 anni e dopo alcuni mesi di malattia è tornata alla casa del Padre. Gran parte della sua vita Ebe l’ha trascorsa lavorando la terra, a fianco del marito Aldo e delle figlie Angelica e Luisa. Tutti la ricordano per il suo attaccamento alle buone tradizioni, la sua bontà, la sua generosità e la sua fede. La porta della sua casa era sempre aperta per tutti.
Ebe ha una sorella suora Focolarina in Brasile che oggi ha voluto essere presente con una commovente lettera, letta dal nipote Claudio dal pulpito della chiesa di San Giovanni.
Il consigliere regionale del Pdl, Fabio Filippi, conosceva bene la signora Ebe e la sua famiglia ed era legato loro da sincera amicizia: per questo ha voluto essere presente sia al Santo rosario che al rito funebre officiato questa mattina. La funzione religiosa è stata celebrata da Don Franco Messori, alla presenza di moltissime parsone, amici e parenti provenienti anche da diverse località della provincia.
“Ho conosciuto la signora Ebe Aldini all’indomani dell’inizio della mia attività libero-professionale di ingegnere, circa trent’anni fa: lei lavorava nell’azienda agricola insieme al marito Aldo, una persona eccezionale,. Lo stesso Achille Maramotti stimava molto la famiglia Aldini: erano tra i pochi contadini della zona che permettevano ai fagiani della riserva di caccia Maramotti, di mangiare insieme alle loro galline, senza farne cibo per prelibati arrosti. La signora Ebe, oltre ad essere una grande lavoratrice, era un’ottima cuoca; spesso mi sono fermato a pranzo da loro. Ogni anno in occasione della fiera di San Genesio, protettore di San Giovanni ero ospite della famiglia Aldini, insieme a numerosi amici. Ieri, non appena ho appreso della triste notizia della scomparsa della signora Ebe, sono immediatamente rientrato da Bologna, ho fatto visita alla famiglia. Sono certo che il ricordo della signora Ebe rimarrà indelebile nei cuori del marito Aldo grande lavoratore di onestà rara, delle figlie e di tutti noi che in vita hanno avuto la fortuna di conoscerla ed apprezzarla per il lavoro, la generosità e la simpatia".
(Fabio Filippi)