CASINA (5 agosto) - Vendono merce priva dei requisiti di legge. Incassano una sanzione di 5.164. E' quanto accaduto a Casina dove proseguono i controlli messi in campo dalla Polizia Municipale Matildica Val Tassobbio tra i Comuni di Casina Canossa e Vetto, sul fronte della tutela del consumatore. Negli ultimi mesi sono state diverse le attività di controllo e prevenzione effettuate sui territori di competenza, che hanno portato a verifiche mirate sia sul fronte del commercio in sede fissa, che su aree pubbliche e nei pubblici esercizi, sollecitate anche dalle stesse associazioni di categoria. Si evidenzia che sui molti controlli effettuati, nella maggior parte dei casi, le situazioni al vaglio degli Operatori, hanno dato esiti nella stragrande maggioranza regolari e nel pieno rispetto delle normative in vigore.
Solamente in due casi, si sono riscontrate irregolarità, tra cui segnaliamo un locale di somministrazione alimenti e bevande, che effettuava la somministrazione in assenza della prevista autorizzazione, da cui scaturirà la sospensione dell’attività e la sanzione pecuniaria di 1.032 euro, e alcuni venditori che illegalmente (senza licenza/autorizzazione), in fiera da informazioni in nostro possesso, ponevano in vendita su area pubblica, materiali potenzialmente pericolosi per la salute e privi dei requisiti previsti dalla Legge, in questo caso è scattato anche il sequestro della merce e del materiale non a norma, che verrà distrutto e la sanzione per i contravventori di 5.164 euro.
"Invece - spiega a Redacon l'ispettore capo Corrado Bernardi -, sul territorio, le operazioni di verifica per la tutela del consumatore e la prevenzione del commercio abusivo, sia per quanto riguarda l’esposizione dei prezzi, le scadenze dei prodotti, le autorizzazioni alla vendita o le autorizzazioni sanitari... dimostrano una sostanziale legalità e correttezza degli operatori controllati a fronte delle eccezioni esposte. La buona professionalità dimostrata nella conduzione delle attività, riscontrata durante i controlli, possono far stare tranquilli i cittadini/consumatori sulla elevata professionalità degli operatori del settore, nella nostra montagna.
Essendo solo degli “stracciari” abusivi non pagheranno mai una somma così elevata. Il massimo del danno che gli si può fare è il sequestro e la distruzione di quei pochi “stracci” che hanno. Capisco il rispetto della legge ma i problemi del nostro settore, ovvero il commercio, son ben altri purtroppo.
(Alex)