Via libera al Piano dei primi interventi urgenti di Protezione Civile per la messa in sicurezza dei territori colpiti nella primavera scorsa. I comuni di Baiso, Toano, Ramiseto, Carpineti, Ligonchio e Vetto, tra i principali destinatari dei 105 interventi in tutta la Provincia di Reggio Emilia.
E’ esecutivo il piano della Protezione Civile regionale per la messa in sicurezza dei territori colpiti dal maltempo nella primavera scorsa. 105 gli interventi urgenti che potranno essere realizzati in provincia di Reggio, per una spesa di oltre 4milioni e 600mila euro.
Tra i 105 interventi previsti dal Piano della Protezione Civile gli impegni maggiori sono nei comuni di Baiso, Toano, Ramiseto, Carpineti Ligonchio e Vetto. A Baiso previsti numerosi interventi per un totale di oltre 670mila euro, tra questi il ripristino delle opere pubbliche di consolidamento a Ca’ Lita e Corciolano, e altre opere in località La Piana, per il ripristino della strada provinciale Pratissolo-Felina. Impegnati per Toano quasi 600mila euro, tra gli altri per la messa in sicurezza dell’abitato di Riva di Cavola e la relativa strada comunale, e il consolidamento dell’abitato di Borella di Cerredolo. Oltre 550 mila euro impegnati anche per Ramiseto, 495mila per Carpineti, 400mila per Ligonchio e Vetto. A questo link la scheda con il dettaglio degli interventi.
L’obiettivo degli interventi è evitare situazioni di pericolo o ulteriori danni a persone e cose e dare una copertura delle spese sostenute dai Comuni nel fronteggiare la prima emergenza, comprese quelle di assistenza alla popolazione.
“La Regione, insieme a Comuni e Province, ha mantenuto l’impegno di avviare i lavori urgenti entro l’estate – il consigliere regionale Beppe Pagani – ora l’auspicio è che si avvii un lavoro serio la messa in sicurezza del territorio, attendiamo dal Governo ulteriori stanziamenti anche per rispondere ai danni subiti da cittadini e imprese”.
Dei 24 milioni di euro a disposizione con il Piano in tutta la regione, 14 milioni sono stati assegnati dal Governo in seguito alla dichiarazione dello stato di emergenza lo scorso 9 maggio, mentre 10 milioni sono stati stanziati dal Ministero dell’Ambiente lo scorso giugno.