Due cuori una “serra”... di marijuana. E’ finita in manette la convivenza di due insospettabili reggiani, un 50enne e la compagna 30enne, entrambi di Villa Minozzo. Nella tarda mattinata di ieri, infatti, i due sono stati arrestati dai Carabinieri di Ligonchio e del Nucleo operativo della Compagnia di Castelnovo ne' Monti per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A loro i Carabinieri hanno sequestrato oltre 2 etti di droga tra hascisc e marijuana, 5 piante di marijuana amorevolmente coltivate in balcone e il classico armamentario per la pesatura dello stupefacente. Questa mattina sono comparsi davanti al Tribunale e hanno patteggiato 1 anno e 2 mesi di reclusione e 3.000 euro di multa.
L’origine dei fati ieri intorno alle ore 12,30, quando, lungo la provinciale 59, all’altezza del bivio di Montecagno di Ligonchio, una pattuglia della locale stazione procedeva al controllo dei due che viaggiavano a bordo di un’utilitaria. Il nervosismo trapelato dal loro volto insospettiva i militari i quali, insieme ai colleghi di Castelnovo ne' Monti, approfondivano i controlli che culminavano nel rinvenimento in disponibilità della donna di un involucro di carta con all’interno sostanza stupefacente del tipo marijuana del peso di circa 65 grammi.
Dalla strada all’abitazione dei due sita in Villa Minozzo il passo è stato breve ed ivi i Carabinieri davano corso ad una perquisizione domiciliare conclusasi con esito positivo. Sul balcone venivano rinvenute infatti 5 piante di marijuana mentre nel comò della camera da letto della coppia circa 130 grammi di marijuana riposti in più sacchetti, vari pezzi di hascisc per un peso complessivo di circa 15 grammi e 2 bilancini elettronici di precisione.
Alla luce delle risultanze dell’attività i due venivano tratti in arresto dai carabinieri. Questa mattina, come detto, condotti davanti al tribunale di Reggio Emilia hanno patteggiato la pena.
I nomi vogliamo sapere perchè non li mettete, certa gente è da far conoscere in giro per poterla evitare!!!!!!! O no!!!! Complimenti alle forze dell’ordine per il fatto riportato. Grazie.
(Un montanaro residente)
Sono d’accordo con il “montanaro residente” in quanto non stiamo parlando di minori da “tutelare” (se così si può dire visto che chi fa questo “lavoro” certamente non tutela ma rovina) ma di persone adulte che è bene conoscere. C’è chi ruba per disperazione o chi compie atti non pericolosi per motivi a noi incomprensibili e magari solo per una volta! In questi casi forse è giusto non farne i nomi perchè non si parla di delinquenti ma di fatti occasionali. Chi spaccia però non può essere protetto!!!! Ritengo che sia quasi un dovere informare per sapere con chi si ha a che fare e non mi rivolgo alla redazione che sicuramente deve avere l’ok per poter pubblicare dei nomi, ma alle forze dell’ordine, alle quali faccio i miei complimenti per il loro grande lavoro!!
(pfm)
Mah, io poi questo gran lavoro delle forze dell’ordine non lo vedo, vista la criminalità sempre più diffusa, ma io certamente sono una mosca bianca, visto che la stessa redazione di solito non pubblica i miei commenti che qualche volta vanno contro il perbenismo dilagante. Certamente queste persone sono da punire ma non capisco questa morbosità nel sapere i nomi, li si vuole fustigare pubblicamente? Non c’è bisogno di evitarli se non si è interessati a ciò che spacciano… Sono migliori di loro coloro che rapinano gli anziani con la violenza?
(Fernando)
—–
Lasciamo i sensi di martirio fuori luogo, sig. Fernando. Può capitare di non vedersi pubblicati, ma le ragioni non hanno certo a che fare con “l’andare contro il perbenismo dilagante”. Quanto alla sua ultima frase: possiamo rilevare – ce lo permetta, franchezza per franchezza – che è quanto di più banale può capitare di leggere. Con siffatto metro nessuno sarebbe più punibile di nulla, in quanto si troverebbe senza problemi sempre qualcosa di peggio (ha presente il famoso “c’è ben altro”?).
(red)
Vogliono sapere i nomi, ma non si firmano…
(Gianni Zannini)
Non è certo senso di martirio, ho dormito lo stesso anche quando non avete pubblicato i miei commenti, ho notato che è successo quando magari erano contro l’opinione comune ma forse si è trattato di coincidenze… Banale mi pare il vostro commento che secondo me non coglie il significato di quello che volevo dire: poniamo l’attenzione anche a quegli episodi più gravi come furti, rapine e violenze che purtroppo accadono sempre più spesso anche in montagna a cui devono prestare forse più attenzione le forze dell’ordine (come ho scritto anche nell’altro commento di oggi polemico ma scritto prima di leggere qua la vostra risposta). Per il resto sinceri complimenti per il vostro lavoro, grazie.
(Fernando)