Riceviamo e pubblichiamo la seguente, amara lettera indirizzata da un turista senese al sindaco di Castelnovo ne' Monti, nel cui territorio comunale ricade la Pietra di Bismantova.
-----
Gentilissimo signor sindaco,
Le scrivo per comunicarle tutta la mia amarezza di cittadino e di genitore per quello che è successo a mio figlio sulla vostra bellissima Pietra di Bismantova ieri, 16 luglio. Veniamo dal Chianti in provincia di Siena e da alcuni anni siamo impegnati nel recupero della stalla e delle terre che furono del nonno di mia moglie, site nel comune di Villa Minozzo.
Il vostro territorio è molto bello e non ha niente di meno o da invidiare al nostro Chianti. Per questo ci siamo impegnati in un costoso recupero delle strutture abbandonate e dirute e dei campi. La speranza era che presto il turismo si accorgesse delle valenze della Montagna Reggiana e, come è successo in Chianti negli ultimi trent'anni, si riqualificasse diventando un'opportunità di vita e di lavoro. Non mi dilungherò sul senso di indifferenza e di non sostegno da parte delle istituzioni o delle associazioni di categoria agricole nei confronti dei privati che investono in questi luoghi. Quello che mi preme qui è porre alla vostra attenzione lo stato di degrado e di insicurezza che si vive nel vostro comune. Ieri pomeriggio mio figlio Ernesto con la compagna Francesca hanno avuto la bella idea di fare una gita sulla Pietra di Bismantova, perla ed argomento di punta della vostra offerta turistica. Al ritorno al parcheggio hanno trovato il finestrino della macchina rotto e la borsa con soldi e documenti rubata. Nel parcheggio c'erano solo due macchine, tutte e due saccheggiate. Mio figlio e la compagna sono disoccupati. Io stesso li ho convinti a passare qualche giorno di vacanza sull'Appennino Reggiano a casa nostra in economia. Mi sento colpevole di averli mandati allo sbaraglio.
I Carabinieri della stazione di Castelnovo ne' Monti, dopo l'inutile denuncia di rito, hanno suggerito ai miei ragazzi di guardare ai bordi dei campi tornando a casa, di solito i ladri che rubano nel parcheggio della Pietra buttano le borse proprio lì. Ringraziamo per il consiglio, ma ci fa specie che non sia un caso isolato, infatti pare sia una pratica comune depredare le macchine dei turisti che salgono sulla Pietra. Che alla Pietra ci sia un problema di sicurezza me lo conferma una coppia di amici che abita proprio sotto la Pietra, nelle ultime case sopra via Comici ai bordi del bosco, due mesi fa hanno trovato la finestra forzata e la casa derubata.
La gente del luogo è impotente contro questo stato di insicurezza, mi hanno raccontato che i turisti lasciavano la macchina in località Carnola e da lì partivano per un meraviglioso giro a piedi della Pietra. Al ritorno spesso trovavano i finestrini spaccati e le macchine derubate. La gente ha smesso di parcheggiare la macchina a Carnola.
Egregio sindaco, vorrei farle notare che questo è molto grave, l'insicurezza ha impedito un libero diritto, esattamente quello di godere in pace delle bellezze naturali di cui voi e il vostro comune siete custodi. E non stiamo parlando dei territori in mano alla mafia o alla camorra, neppure delle periferie degradate di Milano o Roma... stiamo parlando della bella e incontaminata montagna reggiana dove si credeva che i valori di onestà e tranquillità della vita rurale fossero un presidio irrinunciabile. Evidentemente non è più così.
Vi do un consiglio. Se non siete in grado di garantire la sicurezza ai turisti mettete dei cartelli nel parcheggio della Pietra in cui consigliate di non lasciare niente in macchina e che lasciando la macchina nel parcheggio si corre il rischio di subire un furto. Credo che i turisti apprezzeranno, noi di sicuro avremmo apprezzato.
Le auguro una buona giornata, la nostra ce l'ha rovinata una gita alla Pietra di Bismantova.
Grazie per l'attenzione.
(Rinaldo Chiesa, Gaiole in Chianti, Siena)
Sono molto dispiaciuto di quello che è accaduto al signor Rinaldo. Per noi del posto è una vera e propria delusione e per me in particolare, perchè sono un’amante delle terre senesi. Ha fatto bene a scrivere questa lettera che condivido in pieno e spero faccia riflettere qualcuno. Certo se avesse lasciato l’auto parcheggiata in paese di sicuro non l’avrebbero derubata, ma sono sicuro che sarebbe tornato a Siena con una bella multa sul parabrezza. Questa è l’accoglienza e l’importanza che diamo noi ai turisti. Ha ragione, le nostre terre non hanno nulla da invidiare alle vostre ma come amministrazioni siamo indietro anni luce.
(Fabio)
Mi dispiace per la Pietra, messa alla gogna per un episodio che sarebbe potuto succedere dovunque. Effettivamente c’è un problema di sicurezza nel piazzale? Si valutino soluzioni. Però il fatto di non lasciare borse e oggetti di valore in auto ormai dovrebbe essere comune a tutti dovunque, come guardare da una parte e dall’altra prima di attraversare.
(Commento firmato)
Sono anni che la gente viene derubata in questo modo, sia che lasci la macchina al cimitero o per la strada di Carnola, il problema del furto è aggravato dai danni alle macchine, non possiamo continuare a avere paura di fare una passeggiata in santa pace o di uscire da casa!
(Annamaria)
Se sulla valorizzazione del territorio mi trovo pienamente d’accordo, per il resto quoto il secondo commento. Vivo a Milano, dove fatti come questi sono all’ordine del giorno. Torno sul nostro amato Appennino tutti i week-end, ma la sana e buona abitudine di non lasciare oggetti di valore incostuditi la porto sempre con me! Pur sentendomi in un’isola felice, una comunità è fatta di persone e queste non sempre sono oneste. Vorreste vedere il sindaco o chicchessia armato che si aggira per il comune in cerca di fantomatici ladri? Ma fatemi il piacere…! Solito articolo propagandistico. Piove, governo ladro!
(Stefano)
—–
Gentile lettore, lasci la “facoltà” ad una persona di esprimere pubblicamente il proprio disappunto per un fatto che, seppure sia purtroppo sempre meno infrequente, di certo non fa fare i salti di gioia e comunque un rilievo per assurgere a notizia ce l’ha, dato che la Pietra di Bismantova non è il cortile di casa. Laddove poi parla di “articolo propagandistico” non si capisce proprio dove voglia andare a parare.
(red)
Da tutte le parti ormai è buona abitudine non lasciare niente nella macchina, non solo alla Pietra e non solo a Castelnovo. Anche nel Chianti ci saranno i ladri, presumo!
(Commento Firmato)
Egregio signore Anonimo, l’altra macchina nel parcheggio della Pietra era un Porsche, il proprietario aveva rispettato il vostro consiglio: in macchina non aveva lasciato niente. Il finestrino era comunque spaccato. Ed era molto amareggiato, comunque. Oggi ho ricevuto la solidarietà dei redattori della pagina Facebook del Comune di Castelnovo. Nel loro messaggio mi viene spiegato che l’amministrazione comunale è a conoscenza dei furti attorno alla Pietra dove la gente è portata per forza di cosa a lasciare i beni in auto per affrontare la salita o la passeggiata. Mi hanno assicurato che con l’ente Parco stanno studiando delle soluzioni.
(Rinaldo Chiesa)
Egregio Signor Fabio, certo che fa una bella pubblicità ai nostri territori. La multa sul parabrezza l’avrebbero trovata se avessero parcheggiato in divieto di sosta o omettendo di pagare il parcometro, ma se si parcheggia in modo corretto nessuno ti multa. Certo che è ancora più strano che si chiamino in causa le forze dell’ordine per la sicurezza, poi quando questi fanno il proprio dovere (multare chi non rispetta le leggi) si criticano. Signor Fabio, mi permetta di essere un po’ perplesso dal suo intervento…
Comunque signor Rinaldo, torni a visitare questa splendida terra. Cerchi di non lasciare nulla in auto e si goda l’incredibile spettacolo della natura.
(Lucio)
Mi spiego meglio signor Lucio:
primo: per quanto riguarda le forze dell’ordine mi sembra ovvio che debbano essere chiamate in causa, qualche giro in più sul piazzale o in queste zone incriminate non farebbe male o, almeno, potrebbe scoraggiare i malintenzionati. Le faccio notare che meno di una settimana fa sono stati divelti i cartelloni informativi posti sul piazzale della Pietra e questo è solo un esempio, quindi siamo di fronte a un problema.
Secondo: in questi giorni, dove aumentano i turisti e si moltiplicano le manifestazioni, con chiusure di strade e di piazze e di parcheggi limitati “per le quali sono favorevolissimo” si può notare un atteggiamento da parte dei vigili urbani talvolta assurdo, di tolleranza zero, così facendo che piaccia o no non aiuta nè il turismo nè tanto meno l’economia locale. Ci mancherebbe, se uno sbaglia è giusto che paghi, ma il mio motto è: meno servizio al Comune, più servizio ai cittadini.
Terzo: non credo di essere io a fare una cattiva pubblicità dei nostri territori, il fatto è che noi non sappiamo vendere i nostri posti come ad esempio è stato fatto nelle meravigliose zone Senesi e non sappiamo fare turismo, ci pensano le nostre amministrazioni a fare buona pubblicità.
(Fabio)
Porgere le scuse a Lei ed alla sua famiglia mi pare doveroso, ma da montanaro orgoglioso della propria terra mi pare puntualizzare una cosa che nella sua missiva traspare, non siamo un paese di barbari affollato da ladri. Purtroppo il momento economico ha fatto dilagare i furti nelle macchine e nelle case, ma leggendo la cronaca il problema non è solo di Castelnovo ne’ Monti. Concordo invece con Lei che questa terra non è valorizzata, anzi è abbandonata a se stessa, ma non posso in questo caso addossare solo la colpa agli amministratori, anzi la colpa è in buona parte di noi montanari che ci siamo lasciati andare, abbandonando la nostra amata terra, solo capaci di aspettare che siano gli altri a fare ciò che toccherebbe a noi. Ma le posso assicurare che non siamo tutti così! Nella speranza di poter ospitare nuovamente tutta la sua famiglia, cordialmente
(Roberto Malvolti)
Ciao Roberto, non siete nè barbari nè ladri. Ma non potete abbandonare il simbolo della Montagna Reggiana alla mercè di una banda organizzata di criminali senza fare niente. Senza sicurezza non ci sarà nessuna valorizzazione del territorio, territorio che merita come e forse più del mio Chianti di essere valorizzato. E ti prego lascia stare i barbari e i ladri, ma che si mettano delle telecamere o degli steward volontari nel parcheggio della Pietra. Grazie della solidarietà.
(Rinaldo Chiesa)
Egregio signor Rinaldo, non so dalle sue parti ma dalle nostre ultimamente siamo pittosto in bolletta, Comuni in primis. Possiamo concordare solo su un fatto, che la Polizia Municipale anzichè stazionare fissa per le strade nel tentativo di racimolare qualche soldo in multe per rimpinguare le salassatissime casse comunali potrebbe ogni tanto fare un giretto nel Piazzale della Pietra e zone limitrofe, giusto per mettere un po’ di ansia ai malintenzionati. Per quanto riguarda le telecamere, probabilmente durerebbero mezza giornata prima di essere prese a sassate da chi pensa di poter tornare a fare qualche furtarello e per quanto riguarda gli steward volontari beh, se permette mi scappa un po’ da ridere. Mi spiace enormemente per suo figlio ma quando l’anno scorso siamo venuti al mare in Toscana e al ritorno dalla spiaggia ci siamo ritrovati l’auto completamente rigata su tutto il perimetro da un qualche oggetto appuntito a nessuno della mia famiglia è venuto in mente di inoltrare formale protesta al sindaco o accusare i locali di aver abbandonato la loro splendida costa in mano ai vandali. E non avevamo neppure lasciato borse coi soldi in macchina, forse i vandali erano solo ladri che si sono risentiti per non aver nulla da rubare…
(Commento Firmato)
Egregio anonimo, secondo il mio punto di vista lei ha fatto male a non scrivere al sindaco del comune della spiaggia toscana, se il suo danno non era un fatto isolato ma endemico era giusto avvisare l’amministrazione del danno subito. Io ho scritto al sindaco di Castelnovo perché i carabinieri al momento della denuncia ci hanno informato che i furti con scasso nel parcheggio della Pietra a Carnola dove la gente posteggiava per passeggiare e alle fonti di Poiano si susseguono da tempo. Se il problema esiste il Comune deve farsene carico, se lei pensa che non sia vero e che quindi non sia un problema e che mio figlio sia l’unico sprovveduto ad essere stato rapinato nel parcheggio della Pietra il discorso cambia. Ma se lei pensa questo preferirei leggere il suo nome e cognome alla fine del suo messaggio.
(Rinaldo Chiesa, fiero e orgoglioso turista)
Penso che il buon senso imponga di non lasciare valori in macchina, né alla Pietra, né a Siena, né a Gaiole in Chianti e nemmeno nel parcheggio sotto casa propria. Per quanto riguarda i furti a Carnola il responsabile è già stato assicurato alla giustizia. Poi, mi dispiace per l’accaduto, ma non si demonizzi la nostra Pietra e il Sindaco (che valuterà le soluzioni opportune) perché certe cose, purtroppo, succedono ovunque.
(MC)
“Stato di degrado e di insicurezza che si vive nel vostro comune” mi sembra un tantino esagerato, caro signore. Suo figlio e consorte quando vanno a fare la spesa nel vostro paese di residenza lasciano la borsa con i soldi in macchina? Quando vanno in posta? Al cinema? Da amici? Bene segnalare questa cosa, ma condirlo di tutta questa enfasi e drammaticità è fuori luogo.
(Sandro)
E’ successa la stessa cosa ai miei genitori. Avevano parcheggiato in zona Carnola per fare una passeggiata e al rientro hanno trovato il finestrino dell’auto spaccato! Non tanto per il valore di ciò che hanno rubato, poiché in macchina non c’era nulla di prezioso, ma per il danno subito! Che tristezza…
(Ilaria)
Capisco, ma non esageriamo! Allora dovremmo scrivere a tutti i comuni d’Italia e non solo! Poi sono 30 anni che subiamo furti dai dai vari governi…
(Angelo Covili)
—–
Ci permetta il lettore: cosa c’entrino i “furti subiti da 30 anni dai vari governi” con questo fatto è il classico “fuori tema”.
(red)
Concesso! Buon lavoro!
(Angelo Covili)
Gentile Signor Rinaldo, comprendo la sua amarezza (anch’io alcuni anni fa ho subito un furto nella mia abitazione), ma mi permetta di respingere con determinazione la sua affermazione sul “degrado e l’insicurezza” del nostro territorio. Purtroppo e specialmente in questo difficilissimo periodo di crisi socio-economica (come proprio riportato nei giorni scorsi dalla stampa e dai mass media) i furti sono notevolmente aumentati in tutto il paese. Certamente sono più frequenti in città ma nessun territorio ne è indenne, compresi i territori “rurali”, specialmente se frequentati da turisti e cittadini. Capisco inoltre che sia facile dare ai sindaci la “colpa” di tutto ciò che accade di negativo in una comunità: tasse, Imu, Tares, spending review, disoccupazione, crisi economica, sociale, morale, frane, terremoto, buche, furti, ecc. ecc., ma cosa possono fare i comuni quando lo Stato li ha ridotti ad esattori delle tasse, togliendo fondi necessari per garantire i servizi alla persona, per garantire la sicurezza ai propri cittadini, per promuovere il proprio territorio e l’economia attraverso investimenti resi quasi impossibili dal patto di stabilità e dall’azzeramento dei contributi e dei trasferimenti? Certo per un comune di 10.000 abitanti, per essere con la propria polizia municipale, in accordo con le altre forze dell’ordine, dappertutto, occorrerebbe un esercito, ma certamente con maggior possibilità di investire sul sociale, sul lavoro, sulla scuola, sulla cultura, sullo sport si potrebbero fare interventi di prevenzione anche per la sicurezza dei cittadini. Il nostro Comune da anni, nonostante il ridotto numero dei propri vigili (blocco delle assunzioni, malattie trasferimenti, distacchi), svolge servizi notturni in accordo con Carabinieri e Polizia di Stato. Anche nell’ultimo mese di giugno abbiamo svolto 10 turni notturni per la sicurezza dei nostri cittadini. La presenza dei Carabinieri e della Polizia di Stato è efficace ed importante. Non siamo il paese dei furti, anzi abbiamo un numero relativamente e proporzionatamente molto più basso rispetto al resto del nostro territorio provinciale ed anche ai suoi territori (provincia di Siena). Mi permetta di farle notare, senza alcuna vena polemica o difensiva, che purtroppo, come riporta anche un commento di un cittadino, oggigiorno nessuno di solito lascia in macchina borsa, portafogli e documenti in bella vista sia alla Pietra di Bismantova sia al Monte Bianco o all’Amiata o al Gran Sasso. Mi scuso con lei e la sua famiglia per ciò che è purtroppo accaduto nel mio Comune e l’invito a tornare ed eventualmente a passare in Comune per salutarla.
Cordiali saluti.
(Gian Luca Marconi, sindaco)
Gentile signor Marconi, anzitutto la ringrazio di avermi risposto direttamente. Purtroppo devo respingere in radice alcune sue arbitrarie affermazioni. Mio figlio è stato vittima di un reato grave nel suo comune. Non in una via buia e periferica del comune, ma nel simbolo più bello ed in vista di tutto il vostro territorio. Come può leggere dai commenti dei suoi concittadini non sembra essere un fatto nè unico nè isolato. Le chiedo scusa se le mie parole hanno offeso la sua sensibilità, ma continuo a credere che lei in qualità di Sindaco abbia l’obbligo di garantire la sicurezza ai suoi cittadini come agli ospiti. Esiste un problema furti alla Pietra e circondario o la mia famiglia è stata vittima di un caso isolato? Alcuni suoi collaboratori questa mattina mi hanno confermato che il problema esiste e la sua amministrazione ne è a conoscenza, addirittura il problema è così grave da essere allo studio soluzioni in concerto con l’ente Parco. Mi dispiace, io purtroppo non sono Sindaco di nessun comune del Chianti e non sono quindi responsabile della loro sicurezza, il mio solo torto e di essere venuto dal Chianti ad investire i miei pochi risparmi qui da voi. Trovo incredibile e ai limiti del consentito, da parte vostra, ridurre il torto che ho subito nel monito: “stia zitto che in Chianti rubano di più “. Inoltre trovo ai limiti dell’offesa il suo accodarsi al coro dei “colpa vostra che tenete le cose in bella mostra in macchina” questo non le fa proprio onore. Respingo con sdegno l’idea che mi propone che l’illegalità sia un fatto normale ed oramai acquisito e che il cittadino rassegnato deve tutelarsi, eventualmente subire e soprattutto a quanto pare tacere. Per quanto concerne la sua lamentela sulla grama vita di voi sindaci le esprimo tutta la mia solidarietà, ma la esorto a prendere dei semplici provvedimenti come mettere dei cartelli che avvisano che la zona è a rischio furti e danni per le automobili. Oppure un bel gazebo dell’APT così oltre presidiare il parcheggio dà anche informazioni turistiche. Non mancherò di disattendere il suo invito che accetto volentieri, dove potremo continuare questo dialogo nella speranza che abbia come risultato un miglioramento della sicurezza nel bellissimo comune che lei ha l’onore di amministrare. Porgo a lei e ai suoi collaboratori i migliori saluti.
(Rinaldo Chiesa)
Capisco il fastidio, la rabbia, l’irritazione e, ancor di più, la frustrazione che deriva da uno stato di impotenza nel subire un’azione come quella subita, ma da qui a rivolgersi a un sindaco, che tra l’altro è il mio sindaco, apostrofando: “Egregio sindaco, vorrei farle notare che questo è molto grave”… (ma va?) è, per me, un uscire dalla dimensione dell’accaduto. Come montanaro aggiungo le scuse che tutti hanno fatto, ma personalmente tralascio gli inviti.
(mv)
Gentile signor Lucio, c’è una bella differenza tra il far rispettare la legge ed avere un atteggiamento da primo giorno di combattimento. Lunedì mattina a Castelnovo c’era il direzionale chiuso (dovevano rimuovere l’allestimento della festa del Papete beach) e nelle piazze come di consueto c’era il mercato. Ho fatto il giro del paese ben 4 volte (e sottolineo 4 )per cercare un parcheggio, dovevo solamente fare bancomat e partire, avevo la mia bimba piccola in macchina. Ho impiegato molto tempo per fare questi giri del paese, c’era un traffico pazzesco. Non ho trovato nemmeno un posto a pagamento, ho messo la macchina con le 4 frecce, ho lasciato l’auto completamente aperta con i finestrini abbassati (giusto perché era evidente che sarei rientrata immediatamente) e, ormai avvilita dai 40 minuti di tempo persi alla ricerca inutile di un posto auto, ho attraversato la strada per fare bancomat. Nemmeno il tempo di finire il prelievo ed ho visto i vigili che multavano l’auto. Premetto anche che non era disponibile lo scontrino, dunque il tempo impiegato sarà stato al massimo di 3 minuti? Ebbene, sono arrivata di corsa con la bimba che stavano ancora scrivendo, ho spiegato che erano pochissimi minuti che ero ferma lì, forse 2-3 al massimo e che dovevo solo fare un bancomat e partire… Uno dei 2 vigili mentre parlavo è andato via senza nemmeno ascoltare o salutare, l’altro ha detto che “avevano girato un po’ per vedere se arrivava il padrone dell’auto in sosta vietata”!, un po’ quanto, vorrei sapere? 3 secondi? Ad ogni modo, caro signor Lucio, io rispetto sempre la legge, se di lunedì mattina non ci sono parcheggi a Castelnovo il problema non è mio ma di tutti i cittadini o di tutti i coraggiosi che hanno voglia di venire al mercato. La legge deve essere rispettata ma devono esserci i servizi! Ci vorrebbe forse un equilibrio tra il far rispettare la legge e non farla rispettare, certo essere intolleranti e indisponibili non è molto d’aiuto. Basterebbe forse valutare le situazioni con occhio obbiettivo e critico, prima di giudicare a caso teniamo in considerazione la situazione dei parcheggi a Castelnovo lunedì scorso… Certo non mi ritengo una cittadina che non rispetta la legge.
(C.B.)
A mia cognata e a mia nipote, castelnovesi, hanno scassinato l’auto rispettivamente in centro a Reggio Emilia e a Modena. In questo caso non vale sicuramente il detto “mal comune mezzo gaudio” e sono dispiaciuta per l’accaduto. Quando però lei afferma che “stiamo parlando della bella e incontaminata montagna reggiana dove si credeva che i valori di onestà e tranquillità della vita rurale fossero un presidio irrinunciabile” ho la sensazione che abbia un’immagine della nostra montagna un po’ da fiaba d’altri tempi. Purtroppo non è per nulla incontaminata non avendo una recinzione per tenere fuori i “cattivi”, che oggigiorno si spostano anche molto facilmente, ed è soggetta ad immigrazione come tanti altri luoghi. La seconda parte della sua affermazione sembra poi colpevolizzare i montanari DOC, come se adesso non credessero più nei valori di onestà e tranquillità. Io, come tanti altri, ci credevo e ci credo ancora ma tutti dobbiamo fare i conti con i cambiamenti sociali, culturali ed economici che non permettono facilmente di poter avere “presidi irrinunciabili” anche se in tanti lo desidererebbero.
(una castelnovese)
Con tutto il rispetto per il signor Rinaldo Chiesa, ma credo che davvero si stia perdendo il senso della misura. A nessuno piace avere violentata la propria libertà e sicurezza e chi ha subito un furto, sia esso in appartamento o alla propria autovettura (purtroppo appartengo a queste due categorie) sa cosa vuol dire.
Ma da qui a “criminalizzare” un intero territorio ne passa. Non credo che la zona di Gaiole in Chianti sia immune da queste problematiche; se sì, cortesemente il signor Chiesa ce ne offra concreta testimonianza al fine di riuscire, almeno e finalmente, a limitare il fenomeno dei furti qui da noi.
(Paolo Comastri)
Per quel signore che si firma MC: il responsabile dei furti tra virgolette di Carnola dopo che è stato assicurato alla giustizia, credo per un giorno e non di più, è libero, abita a Felina con la famiglia, gira in macchina come prima, vive come un comune cittadino, cammina a testa alta e l’ho incontrato più di una volta nel giro della Pietra che spesso faccio a piedi. Noi tutti, cittadini di Castelnovo, sapendo dei furti, in macchina non si lascia nulla; purtroppo il vandalismo con la speranza di trovare anche 10 euro non è finito, le macchine subiscono danni maggiori del furto subito. Capisco che sia un momento difficile, di crisi ma vi assicuro che lo è per tutti noi, non deve essere una scusante o dobbiamo comportarci tutti così per sopravvivere?
(Annamaria)
Secondo me si dovrebbe fare una riflessione profonda e non poco. Ora non veniamoci a dire che i furti sono cosa nuova della crisi perchè al cimitero, nell’anello della Pietra e nel piazzale della Pietra sono anni che ci sono. E questo perchè? Perchè probabilmente non è stato fatto nulla e comunque poco. Viene consigliato di non lasciare niente in macchina, sicuramente un buon consiglio, ma ciò non toglie che devo avere il diritto di lasciare in macchina quel che voglio e in assoluta tranquillità. Il mese scorso sono stato a Lampedusa, ho noleggiato un Mehari (una macchina aperta) e tutti i giorni lasciavo in macchina qualsiasi cosa e non mi è mai sparito nulla. Ora, tornando a questi furti nelle solite zone, ci vorrebbe tanto a installare delle telecamere? Possibile che in tutti questi anni non si è fatto nulla in tal senso?
Come dice Rinaldo abbiamo dei posti bellissimi, ci vorrebbe anche poco per offrire maggior sicurezza ai turisti (e non solo), ma in realtà continuiamo a chiudere gli occhi con la scusa “non possiamo farci niente”. Il vero problema è che forse non c’è la volontà di voler far qualcosa.
(Alessandro Torri Giorgi)
La cosa che mi impressiona in queste estati “montanare” è che non c’è muro che non sia coperto di manifesti con l’immagine della Pietra, non c’è botteghina che non proponga sul banco decine di depliant con l’immagine della Pietra. Manifesti e depliant che testimoniano lo sforzo di centinaia di “orgogliosi montanari” nel produrre programmi e iniziative di attrazione turistica in ogni angolo della Montagna. La Pietra è il vostro testimonial più credibile. Però se ci si va si rischia di essere derubati? Credo e resto convinto che il Comune debba intervenire immediatamente con soluzioni a basso costo costo nel parcheggio della Pietra. Ne propongo tre.
1 – Cartelli che invitano alla cautela ed informano del rischio.
2 – Se i cartelli sembrano al Comune una “resa” e un deterrente al turismo (ma il rischio non lo possono pagare i turisti) si può mettere uno steward d’accoglienza con ombrellone e sedia a sdraio. Ora non me ne intendo e non voglio dire una cavolata, ai miei tempi c’erano gli obiettori oggi gli obiettori non ci sono più ma per esempio ci sono pensionati volenterosi di rendersi utili.
3 – Questa costa un po di più: si fa un chiosco in legno e si dà in gestione a una cooperativa di servizi turistici. Il chiosco dispensa cartine ed informazioni turistiche, vende materiale turistico (magliette con la Pietra ed altro) e intanto presidia il parcheggio e tutta la Pietra.
Nella speranza che la mia lettera sia servita a smuovere qualcosa chiedo scusa a chi si è sentito offeso dalle mie parole, non era mia intenzione, amo questi luoghi e le persone (ruvide) che ci abitano.
(Rinaldo Chiesa)
A me è capitato in un paese del Chianti, in pieno giorno, che provassero ad aprire la macchina nella piazza del paese. Per fortuna sono arrivata in tempo e il “signore” se n’è andato.
(B)
Io abito fuori Milano (in una zona tranquilla) ed è da tempo che non lascio in macchina portafoglio, borse e documenti, nemmeno se parcheggio sotto casa. Basta un po’ di buon senso senza dar colpa al Comune.
(Armando Casalini)
Sicuramente il signor Chiesa ha usato toni un poco forti! Però ci si lamenta di questi furti da anni ed anni al bar, in piazza etc. Ora che una persona esterna commenta questo stato tutti campanilisti a difendere la nostra Pietra! Può darsi che si stia facendo qualcosa per questa situazione di scassi nelle auto però non vengono rese pubbliche le misure e noi cittadini non le conosciamo.
(Roberto)
Ho imparato tanti anni fa che fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio. Pertanto non lascerei mai nulla in macchina se mi dovessi allontanare. Non solo sotto la Pietra di Bismantova succedono certe cose, a noi capitò proprio davanti al nuovo e bellissimo centro “l’Onda della pietra”. Se l’essere umano si fa furbo derubando, bisogna cercare almeno di non facilitargli il compito.
(Giorgia)
Mi astengo dal fare commenti sull’accaduto. Ne sono stati fatti forse anche troppi ed alcuni, a mio avviso, sono sprolocui qualunquistici. Vorrei fare una proposta concreta. Consiglio al sindaco Gian Luca la prospettiva di ripristinare il parcheggio a pagamento sul piazzale e sulla strada di accesso ad esso per un tratto di 300 mt. Il pagamento deve essere effettuato ad un addetto sul posto, il quale addetto deve avere anche compiti di sorveglianza e di monitoraggio dell’area. L’addetto deve avere una sua postazione fissa sul piazzale che deve fruire anche come punto informativo e di consulenza. Non scandalizzatevi dell’idea del pedaggio. In tutte le piccole e grandi città turistiche i parcheggi sono a pagamento e spesso sono gestiti. Forse la neo coperativa l’Ovile, che gravita benemeritamente sulla zona con giusti interessi economici, potrebbe contribuire a rendere fattibile la proposta. Credo che la presenza costante di uno o più addetti possa garantire una certa tranquillità ai fruitori della Pietra, i quali sarebbero ben contenti di pagare un piccolo balzello per la tranquillità del proprio mezzo. E’ solo una idea, però… meditate, gente, meditate!
(Fabio Mammi)
Penso che quella di Fabio sia una buona idea e fattibile in tempi brevi. Però con l’esenzione per i residenti nel Comune, almeno questo ci va concesso. Ipotizzando un turnover medio di 50 parcheggi al giorno ed una tariffa unica di 2 euro (a gettone) si recuperano almeno 36.000 euro annui e con essi si paga l’addetto al punto informativo, le spese di gestione ed i piccoli lavori di ripristino/manutenzione dell’area suddetta.
(DC)
Bravo signor Torri. I posti dove avvengono maggiormente i furti son sempre quelli: Carnola, Pietra, Fonti di Poiano. Ci vorrebbe poco a installare qualche telecamera o ad appostarsi dietro ad un cespuglio nei punti più a rischio. Ma forse è più comodo dare la colpa alla crisi, alla mancanza di fondi, al fatto che ovunque rubano oggetti lasciati sulle auto da sprovveduti turisti o passanti che vogliono fare una passeggiata. Come se la colpa non fosse dei ladri ma nostra. Con questa mentalità ne vedremo, o meglio, ne “subiremo” delle belle! Se anche la autorità hanno questo atteggiamento di rassegnazione si salvi chi può!
(Antonella)
Va bene, cerchiamo di smorzare i toni e di usare tutti un po’ di buon senso. Lavoriamo tutti insieme: forze dell’ordine, istituzioni e semplici cittadini affinché si possano apprezzare al meglio queste splendide terre. Se tutti tiriamo dalla stessa parte, limando l’astio e le frizioni che si possono creare tra le parti, ne gioverà soprattutto il territorio. Purtroppo si sa, ladri, briganti, filibustieri e balordi esisteranno sempre ma più si è uniti nel cercare di sconfiggere la micro delinquenza e prima si arriva al successo. E anch’io faccio appello al signor Rinaldo, da cui tutta questa discussione è partita, di non abbandonare queste terre. Di cose e di gente (onesta) da apprezzare ce ne sono davvero tante.
(Lucio)
Io sono stata derubata nello stesso modo in Corsica ma non mi è venuto in mente di scrivere al Sindaco di Porto, ho solamente pensato di essere stata molto stupida a lasciare la borsa in macchina, con soldi, documenti ecc.
(MB)
Bravo Fabio, grande proposta, però aggiungerei anche di ridurre alcuni stipendi comunali “fuori luogo” e fuori dai tempi di recessione e destinare i risparmi per 2 addetti “multifunzione” alla Pietra. Cordialmente.
(Roberto Malvolti)