VAL DOLO (Appennino reggiano e modenese 16 luglio 2013) – Soluzioni, opere, progetti e sinergie per mantenere l’uomo sul territorio e, con esse, una iniziativa “La Montagna InCantata” promossa dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale insieme all’associazione Eutòpia, per rilanciare l’area Appenninica (partendo dalla Valle del Dolo) attraverso un processo di “rigenerazione geostorica” del territorio. Quest’ultima è una metodologia progettuale innovativa che contempla una stretta sinergia tra enti, associazioni e persone.
“Appennino tra Reggio, Modena e Parma – spiega Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale - dove stiamo investendo 1.200.000 in opere di manutenzione straordinaria riguardanti movimenti franosi, viabilità minore e rii naturali. Inoltre, dopo le alluvioni della primavera scorsa, abbiamo censito e catalogato oltre 150 dissesti, facendo richieste di fondi statali per 10 milioni di euro. Con fondi consortili abbiamo anche dato esecuzione a 23 interventi di somma urgenza che hanno risolto situazioni di emergenza. Tale dissesto è oggi fonte di ulteriore aggravio delle criticità di un territorio dove è carente la risorsa prima cioè l’uomo”.
“Per questo più enti assieme affrontano il tema della ‘rigenerazione territoriale’ – spiega Antonio Canovi, storico del paesaggio – attraverso il progetto ‘La Montagna InCantata’ che decollerà giovedì 25 luglio tra l’Appennino reggiano e quello modenese, protraendosi sino al 5 agosto. Pertanto, il Consorzio di Bonifica in Val Dolo si sta preoccupando di agire tramite buone pratiche partecipative: questa è l'idea-forza, investire ciò che già esiste di domande nuove che arrivano dall'esterno, provocando presso gli attori locali un processo metacognitivo, di riflessione consapevole sulla propria distintività culturale. E’ un concetto che sta entrando nell'uso comune perché nel mondo globalizzato, dove si coltivano in chiave locale legami transnazionali, servono e valgono le reti sociali, pertanto la ‘rigenerazione’ coincide con l'azione del legare tra loro nodi e fili che già sussistono, ma che tuttavia, per circostanze che diventa interessante analizzare, risultano tra loro dispersi, silenti o persino anacronistici”.
“Impegno e attenzione verso un territorio già profondamente segnato negli anni da un pesante spopolamento e colpito di recente anche da gravi frane e smottamenti” è quello che afferma Pierluigi Saccardi, vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia. “Tutto questo ci costringe ad un ripensamento urgente ed ad una scrupolosa riflessione: è necessario tradurre in azioni concrete il tentativo di riconversione di questo territorio meraviglioso, che racchiude in sé un potenziale ancora inespresso, perché vengano a galla quelle nuove opportunità di cui la nostra Montagna ha davvero sete”.
Ecco quindi “La Montagna InCantata”, in Val Dolo, tra Reggio e Modena, da giovedì 25 luglio a domenica 4 agosto, dopo il successo conseguito la scorsa estate presenta un ricco calendario di appuntamenti in luoghi e spazi ancora marcati dai segni del tempo e dell’uomo. Un progetto che ha incontrato l'apprezzamento di Michele Lombardi, sindaco del Comune di Toano, e Tiziano Albergussi, assessore del Comune di Montefiorino, intervenuti alla presentazione.
“Si parte dall'intento (condiviso) della Bonifica dell’Emilia Centrale di valorizzare un contesto culturale e identitario sul quale costruire un progetto di vita sociale ed economico della montagna – spiega Luciano Correggi, presidente del Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano –. Su esso si basa il nostro futuro, con sapienza moderna, innovazione e molta ambizione. Oggi proponiamo una joint venture, capace di dare gambe a questo sogno, intrecciando i loro strumenti e unificando loro obiettivi. I molti progetti del Gal che incrociano la partecipazione di questi enti in sinergia sono espressione di un buon esempio di corretta e efficace politica territoriale”.
Il progetto de “La Montagna InCantata” si svolge nel territorio del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano. Commenta Fausto Giovanelli, presidente: “Quella di oggi è una svolta, perché dalle opere pubbliche – importanti e mantenute – si passa alla idee per la migliore gestione del territorio. Questo significa investire e svolgere, come sta facendo il Consorzio di Bonifica, una funzione moderna. Il territorio da problema evolve a risorsa”. (G.A.)
SINTESI DE LA MONTAGNA INCANTATA
Ne “La Montagna Incantata”, aperta al pubblico, si imparerà l’arte del restauro con Giovanni Gazzotti (giovedì 25) e quella della scultura con Dario Tazzioli (mercoledì 31). Si camminerà, accompagnati da esperti, nei luoghi del Maggio tra Toano, Romanoro, Fontanaluccia, Civago e Gazzano (venerdì 26-sabato 27-domenica 28), ma anche in quelli delle stragi e della resistenza tra Civago, Palagano e Montefiorino (lunedì 29-martedì 30), scoprendo storie e incontrando ambienti naturali e umani che testimoniano accadimenti e vicende (aia della strage di Cervarolo, Rocca di Montefiorino, Parco della Resistenza Monte Santa Giulia). I più curiosi avranno l’occasione di ascoltare narrazioni e quartine su pastori, emigrazioni e Maggi (venerdì 26-sabato 27), sui Corsari dell’Alpe con lo storico Carlo Baja Guarienti che guiderà alla visita della Torre dell’Amorotto a Civago (domenica 28), sui pellegrini e i guaritori dell’Appennino con il dottor Luigi Bonaldi (mercoledì 31). Non mancherà una visita alla mostra permanente dei presepi di Gazzano, e un inedito ossequio alla tomba di Arrigo Benedetti, scrittore e giornalista sepolto nel piccolo cimitero del paesino appenninico (domenica 28). Si visiteranno anche gli impianti di sfruttamenti idrico presenti nel territorio: la diga di Fontanaluccia e la Presa di Riccovolto (giovedì 1 agosto), la centrale di Farneta e l’antico Mulino della Valle con macina a pietra tuttora funzionante (venerdì 2). Da segnalare, infine, il convegno sul tema “Nel paesaggio (che cambia) della biodiversità” che si terrà presso la Rocca di Montefiorino e, in serata, un incontro dedicato all’espressività popolare, altro significativo esempio di diversità biologica, culturale ed umana.
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Scheda n. 1
Programma: “La Montagna InCantata”
Val Dolo, 25 luglio-4 agosto 2013
1– L’Appennino dei saperi
Giovedì 25 luglio
ore 9.30 – Chiesa di Massa di Toano. Giovanni Gazzotti introduce alla Pieve illustrando il suo cantiere di restauro. A seguire esplorazione camminata alla Pieve di Toano, aperta per l’occasione. Breve discesa al Cantiere di Gazzotti: pranzo conviviale con le maestranze.
ore 15.00 - 19.00 - Nei segreti della Terra: Giovanni Gazzotti racconta la propria filosofia di lavoro illustrando tecniche di lavorazione (terra cruda, pietra, calce).
ore 21.00 – Incontro con I Ceccati. In collaborazione con il Centro Documentazione dei Ceccati di Corneto di Toano.
2 – Cercando i Maggi: trekking InCantato lungo la Val Dolo
Venerdì 26 luglio
ore 9.30 – Piazza di Toano. Partenza alla volta della Pieve, si prende la via del Dolo, per arrivare alle Fonti di Quara, risalita al Malpasso, ci accompagneranno Roberto Ferrari e Renzo Martinelli, esperti del territorio di Toano. Sosta con pranzo al sacco sulla sommità dove sorgeva Castel Pitzigolo. Si prosegue per il Sentiero Matilde alla volta di Cadignano (vista sul ponte di pietra), Gova (torre altomedievale di avvistamento), La Valle, per arrivare alla Fattoria di Tobia. Cena a base di prodotti della fattoria. Nella serata è previsto un incontro dove si parlerà di Uomini e pecore: l’emigrazione e i Maggi. Poesie di Gino Chiesi, intervengono Franco Sorbi e Karen Prati. Pernottamento: possibilità di attendamento presso la fattoria o trasferimento presso b&b della zona.
Sabato 27 luglio
ore 9.00 – Si scende alla volta del Ponte a schiena d’asino di Cadignano, passando per la Torre di Gova. Dal Dolo si risale per Romanoro, paese dei maggiarini. Sosta con pranzo in paese, al sacco o presso trattoria del posto. Nel pomeriggio: Nel Maggio InCantato, narrazioni in costume in collaborazione con la Compagnia maggistica “Val Dolo” (Morsiano e Romanoro), con Lorenzo Aravecchia e Marco Piacentini. Si prosegue alla volta di Morsiano dove la Proloco ci accoglierà con una cena a base di prodotti del posto. In serata: Di Pastori e di Maggi, narrazioni e quartine. Pernottamento: la Proloco mette a disposizione propri locali collettivi o, in alternativa, b&b della zona.
Domenica 28 luglio
ore 9.30 – Gazzano, Piazza Leone Carmana. Ci si trasferisce ai castagneti di Fontanaluccia, per proseguire lungo la via delle maestà (destra Dolo e arrivare a Civago (visita del Mulino e della mostra La Passione del Prado sulle fioriture primaverili). Sosta con pranzo libero al sacco o presso i ristoranti del posto. Si prosegue lungo il sentiero in sinistra Dolo, incontrando la Torre dell’Amorotto (esplorazione accompagnata dallo storico Carlo Baja Guarienti, che parlerà dei Corsari dell’Alpe), quindi ritorno a Gazzano dove sarà possibile visitare il Centro permanente di documentazione dei Presepi, con Antonio Pigozzi.
ore 21.00 – Esplorazione camminata in Gazzano e visita alla tomba di Arrigo Benedetti, autore di Paura all’alba.
3 – Quei giorni di sangue e di primavera
Lunedì 29 luglio
ore 9.00 – Da Gazzano (piazzetta) parte una esplorazione camminata alla volta dell’Alpe di Vallestrina, Roncofrapano, Case Cattalini (monumento al partigiano straniero), Civago. Sosta con pranzo libero al sacco o presso i ristoranti del posto. Si prosegue per Cervarolo (aia della strage e cimitero, incontro con Italo Rovali), ritorno a Gazzano.
ore 21.00 – Civago. Proiezione dei film Il violino di Cervarolo, di Nico Guidetti e Matthias Durchfeld con testimoni e familiari.
Martedì 30 luglio
ore 9.00 – Rocca di Montefiorino. La storia della Rocca e della Repubblica di Montefiorino accompagnati da Simona Bezzi. Pranzo libero, al sacco o presso i ristoranti del luogo.
ore 15.30 – Esplorazione camminata al Monte Santa Giulia accompagnati da Patrizia Dignatici.
ore 21.00 – Palagano. Proiezione del film “Sopra le nuvole”, saranno presenti i registi Sabrina Guigli e Riccardo Stefani. I trasferimenti sono a carico dei partecipanti.
1a – L’Appennino dei saperi
Mercoledì 31 luglio
ore 10.00 – Sassatella. Laboratorio di Dario Tazzioli. Magie nella pietra: lo scultore Dario Tazzioli racconta la propria filosofia di lavoro illustrando tecniche di lavorazione (sasso, terracotta, gesso, marmo). Pranzo libero, al sacco o presso i ristoranti del luogo.
ore 14.30 – l’Abbazia di Frassinoro. Visita guidata alla sala dei marmi dell’Abbazia di Frassinoro con Dario Tazzioli e Don Luca Pazzaglia, parroco di Frassinoro.
ore 17.00 – Madonna di Pietravolta. All’ora del Vespro. Incontro dedicato ai pellegrinaggi e ai guaritori dell’Appennino, interviene il dott. Luigi Bonaldi, autore de lo Stregone della Canalaccia e I Misteri della Canalaccia, sulla vita di Silvio Tazzioli.
ore 20.30 – Albergo Lunardi di Piandelagotti. Tient a su’ (da una poesia del Pascoli): cena a tema dedicata a l’Appennino dei mestieri migranti (possibilità di pernottamento).
4 – Le fabbriche sull’acqua
Giovedì 1 agosto
ore 9.30 - 12.30 – Diga di Fontanaluccia. Visita guidata alla struttura architettonica e agli impianti, accompagnati da personale ENEL. Pranzo al sacco.
ore 14.00 – Esplorazione camminata lungo il Tracciolino, con sosta alla cava di Muschioso.
ore 17.00 - 18.00 – Presa di Riccovolto. Visita guidata all’opera di presa accompagnati da personale ENEL. Ritorno a Fontanaluccia.
Venerdì 2 agosto
ore 9.30 - 12.30 – Farneta. Esplorazione camminata alla Centrale di Farneta, visita guidata accompagnati da personale Enel. Pranzo libero: al sacco o presso i ristoranti del luogo.
Ore 14.00 - 16.00 – Passaggio con teleferica e visita al Mulino di Massa di Toano.
Ore 17.00 - 18.30 – Mulino della valle. Visita guidata ad un raro mulino ad acqua con macina in pietra, tutt’ora funzionante. Ritorno a Farneta nel tardo pomeriggio. In serata Festa del Perdono presso la Pieve di Rubbiano.
5 – Camminare nel paesaggio della biodiversità
Domenica 4 agosto
ore 09.00 – Chiesa di Palagano. Partenza per esplorazione camminata, per il sito miniere di Boccassuolo e il Sic della Val Dragone. Gli ofioliti e i vitigni della Val Dragone.
Convegno: Nel paesaggio (che cambia) della biodiversità
Sabato 3 agosto, Rocca di Montefiorino
Mattina (9.30-13.00): La costruzione geostorica di un paesaggio agronaturale
Pomeriggio (15.00-18.00): Come si cambia nel paesaggio della comunità
Ore 21.00: La gente pensa e canta, interventi parlati e musicati attorno all’espressività popolare.
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Scheda n. 2
Oltre il dissesto, opere puntuali nell’Appennino di Reggio, Modena e Parma
Cosa è accaduto dopo le piogge di febbraio-aprile 2013? L'ufficio montano del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha svolto numerosissimi sopralluoghi che hanno portato al censimento ed alla catalogazione di oltre 150 dissesti, alla richiesta di finanziamenti nell'ambito dei fondi di solidarietà di cui alla legge 102 per oltre 10 milioni di euro e dato supporto tecnico per la risoluzione dei problemi ai Comuni, ma anche ai privati.
“Inoltre – spiega Pietro Torri, dirigente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale - il Consorzio ha stanziato una somma extra per fare fronte ai primi interventi di somma urgenza atti in particolar modo a riaprire strade chiuse con primi interventi provvisionali quali ricarichi di sedi stradali che si erano abbassate o asportazione di terra che in seguito a colate provenienti dalle scarpate di monte avevano chiuso delle strade. L'importo stanziato di fondi del consorzio è pari a 50.000 euro che si sommano ai circa 1.200.000 euro che quest'anno investiremo in montagna (fondi consortili) per opere di manutenzione straordinaria riguardanti sia movimenti franosi sia la viabilità minore sia rii naturali”.
Con riferimento allo stanziamento extra è stato possibile realizzare 23 interventi puntuali sul territorio. I più importanti hanno visto il mantenimento dell'apertura della strada di Cà Berte' a Vetto (RE), dove uno stallone con diversi capi di bestiame non avrebbe potuto portare il latte al caseificio per oltre un mese senza l’intervento della Bonifica. Ma anche l'intervento di riapertura di una strada in località Rondanara di Toano (strada chiusa che porta a tre case) e la formazione di fossi superficiali per l'allontanamento dell'acqua piovana in prossimità dell'abitato di Borra del Musso in comune di lama Mocogno (MO) dove sono presenti diverse abitazioni rese inagibili dalla frana. Sempre fondi consortili (parte dei 1.200.000 euro di cui sopra) hanno consentito di svolgere un intervento di somma urgenza lungo la strada Lalatta-Capriglio in comune di Palanzano (35.000 euro) che ha permesso di evitare la possibile chiusura dell'unica strada che era rimasta per il collegamento dell'abitato di Capriglio (dove c'è la frana più grande d’Italia) con Selvanizza.
“In seguito ai danni avvenuti – prosegue Torri - ci sono stati anche finanziati due interventi di urgenza per la sistemazione della frana che ha chiuso la strada di bonifica Rossigneto-Vogilato a Vetto (140.000 euro) e via Fazzano (85.000 euro) a Palanzano dovrebbe essere finanziato un ulteriore intervento sulla strada Lalatta-capriglio per il completamento di quanto già realizzato (50.000 euro). Siamo inoltre impegnati nella progettazione di diversi interventi di consolidamento che la Regione Emilia-Romagna sta per finanziare ai Comuni dando consulenza tecnica ai comuni stessi”.