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Azio Giovanelli, dieci anni fa moriva il socio fondatore di Amici della Terra

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Dieci anni fa ci lasciava Azio Giovanelli, socio fondatore ed animatore del nostro club di Reggio Emilia.

Dal nostro amico tutti noi abbiamo imparato tanto, ad iniziare dal rispetto della nostra montagna, dei suoi fiumi, dei suoi boschi e del suo irripetibile ecosistema.

Tante battaglie condotte da lui, sempre con la legalità ed il suo rispetto come principio e filo conduttore.

Grazie a lui furono davvero tante le richieste fatte ai pubblici uffici di tutela della nostra montagna e le segnalazioni degli interventi amministrativi e privati gravemente impattanti sull’ambiente. Ricordiamo le segnalazioni delle escavazioni di ghiaia dai fiumi, talmente scriteriate che spesso portavano perfino a scoprire le fondazioni dei pilastri dei ponti, le richieste di realizzazione delle scale di risalita per i pesci, le denunce di tagli abusivi di alberi dei boschi delle nostre montagne, spesso  realizzati anche in violazioni di criteri di sostenibilità.

Azio, anche quando era già malato, ci ha sempre condotto in località impervie che lui conosceva perfettamente, che amava e che voleva tutelare, perché convinto che il contatto diretto con il problema era il modo migliore di affrontarlo.

In tutti gli anni di suo impegno non è mai mancato da parte sua l’interesse profondo per gli animali. Assieme a lui tante sono state  le richieste di rispetto del rilascio di acqua dalle captazioni, per consentire ai fiumi di continuare a vivere e per ottenere il rispetto del cosiddetto deflusso minimo vitale (la quantità minima di acqua che deve essere restituita al fiume per non farlo morire).

Ha spesso istruito giovani ecologisti che si volevano avvicinare alla pesca in merito alle migliori e più rispettose tecniche di prelievo, per consentire loro di valutare ed escludere quelle che erano troppo dolorose per  la fauna ittica.

La sua guida è stata fondamentale per tutti noi.

Ciao Azio, sei sempre con  noi.

 

Amici della Terra club di Reggio Emilia

Il presidente Stella Borghi e il consiglio

 

 

 

 

3 COMMENTS

  1. Grazie agli “amici della terra” per ricordare Azio Giovanelli, appassionato e amante del nostro territorio montano. Tanto ha fatto per salvaguardare l’ambiente e le sue uniche peculiarità dalle spericolate ed avventurose speculazioni, non sottraendosi alle necessarie polemiche con chi sosteneva, per interessi di”bottega” velleitaria questa opera. Nel contempo, però desidero ricordare un amico fraterno, sin dalle scuole elementari e medie, per ritrovarci poi per lavoro “emigranti” a Reggio Emilia. In quel felice periodo ci si ritrovava spesso la sera con altri montanari che, purtroppo, ci hanno pure loro lasciato. Colgo quindi quest’occasione per ricordarli, sicurissimo che Azio dal Cielo sarà felicissimo perchè anch’egli molto legato da vera amicizia con Nino (Grasselli), Enzo (Crotti) e Athos (Genitoni). Rivolgo un caro saluto alla moglie che tanto amava e immancabilmente lo accompagnava; era una bella ed affiatata coppia di sposi. Fra i tanti, un piccolo ricordo personale: mi preme sottolineare per dire che il nostro lavoro qualche volta si incrociava ed anche in quei momenti trovavamo lo spazio per parlare di quel periodo passato con gli amici montanari su menzionati. Grazie.

    (Sergio Tagliati)

    • Firma - sergiotagliati
  2. Il suo impegno controcorrente è stato un’azione di testimonianza, difficile e poco compresa, spesso sconfitta perchè non votata alla mediazione. Ma è stato fondato su un vero amore per la sua terra di Appennino e, alla fine, ha lasciato un segno forte. Tutti o quasi tutti adesso danno un po’ più di considerazione e di valore ai fiumi, alla natura e alla bellezza in Appennino.

    (Fausto Giovanelli)

    • Firma - Fausto Giovanelli