A fronte di una stima dei danni complessiva di 171 milioni di euro per un totale di 1.799 segnalazioni di criticità, causa l'eccezionale ondata di maltempo che ha colpito 203 comuni in tutte le province dell'Emilia-Romagna tra marzo e maggio scorsi, sono già stati stanziati 3,1 milioni di euro di fondi regionali per interventi di somma urgenza; 14 milioni resi disponibili insieme alla dichiarazione dello stato di emergenza dal Consiglio dei ministri per "attuare gli interventi necessari al superamento dell'emergenza"; 10 milioni provenienti dal ministero dell'ambiente per la "mitigazione del rischio idrogeologico" e, infine, 6 milioni di euro ricavati dall'assestamento di bilancio della Regione.
A fare il punto della situazione, in aula, rispondendo a una interpellanza del consigliere Fabio Filippi (Pdl), è l'assessore alla protezione civile, Paola Gazzolo, che ricorda come, inoltre, "è già stata trasmessa al Dipartimento nazionale di protezione civile la proposta di piano di 606 interventi urgenti per un totale di 24 milioni di euro da destinare alla messa in sicurezza del territorio".
L'assessore coglie inoltre l'occasione per ricordare l'impegno assunto da tempo dalla Regione sulla materia: "Dal 2000 al 2012 abbiamo realizzato 9.351 interventi per un totale di oltre 1 miliardo e 214 milioni di euro, di cui 735 milioni sostenuti dalla Regione – rivendica - e ben 6.236 opere sono state effettuate nel territorio montano con un investimento di 547 milioni, pari al 45% di risorse". Infine, ricorda la Gazzolo, "a partire dal 2010 la Regione ha avviato un piano decennale di interventi per la sicurezza del territorio, articolato in trienni, dell'ammontare di circa 183 milioni di euro".
Non convinto dalle argomentazioni dell'assessore il consigliere Filippi, per il quale le conseguenze del maltempo dei mesi scorsi sono unicamente dovute "all'abbandono del territorio e della sua tutela" sancito dalle politiche regionali.