"Ieri, domenica, mi trovavo in zona Gatta-Pianello. Precisamente sul lato sinistro provenendo dal ponte del Pianello, in un'area di sosta che era già stata in precedenza danneggiata (i tavoli la scorsa estate erano stati divelti e portati nelle vicinanze del letto del fiume Secchia; che, poi, con la piena dello scorso inverno, sono stati trascinati via)".
Ci scrive un lettore, Luca Guidetti Landini. "Era rimasto solo un tavolo con panche annesse. Ora, nel tempo intercorso da domenica 9 giugno u.s. ad oggi, anche quest'ultimo è sparito. Ora non rimane che un'area recintata vuota e il cumuletto di sassi usati come braciere".
"La stessa cosa - aggiunge - era già accaduta qualche anno fa nell'area di sosta posta nelle vicinanze del ponte del torrente Lucola, quando tavoli e panche erano stati bruciati e divelti con l'ausilio di una motosega. Magari gli stessi bravi dell'episodio odierno tra qualche tempo si lamenteranno che mancano aree attrezzate per trascorrere qualche domenica in relax".
E’ veramente deprimente vedere lo stato di degrado e di totale incuria in cui si trova la Gatta-Pianello: tralasciando l’ormai inflazionato (ma non per questo meno importante) stato del fondo stradale, in generale rimango basito come l’incuria delle piazzole di sosta, l’erba alta ovunque, l’aspetto degli incroci (Pianello e Gatta), la segnaletica divelta da incivili ma mai ripristinata, il vergognoso stato dell’alveo del fiume, ecc. sminuisca una delle zone più belle e suggestive dei nostri territori, non rendendo per niente onore a quella zona che rappresenta il primo vero baluardo del Parco nazionale per chi proviene da fuori. Ora io penso che di recente sia stata una bellissima iniziativa la giornata mondiale dell’ambiente svoltasi presso le Fonti e voglio ben sperare che in quell’occasione qualcuno si sia reso conto che è un ingiustizia che questa bellissima zona venga abbandonata a se stessa dando l’effetto perfettamente opposto rispetto a quello che a mio modesto parere dovrebbe dare, cioè quello di un magnifico biglietto da visita alle porte del nostro Parco. E’ora di fare squadra (ambientalisti, amministrazioni, abitanti, utilizzatori della pista, pendolari, Parco) e di mettere in campo idee e “magari” risorse per valorizzare questa zona che potrebbe rappresentare un’importante risorsa per il nostro territorio. Io ci spero. Cordialità.
(Marco Bertoia)
Certamente si dovrebbe fare di più, ma è da 70 anni che il rispetto per la cosa pubblica è stato via via annullato dalla cultura dominante. Emergono singole sensibilità, ma temo che la cura sul territorio in cui si vive o in cui si passa sia ormai scemata. E pensare che l’Italia intera dovrebbe contare sulla sua bellezza, più che su altri miti economici. Invece viene trattata malissimo e non sfruttata nel modo giusto.
(Jean Valjean)