Cifra da record per il furto di 160 forme di Parmigiano Reggiano al caseificio sociale di Vairo di Palanzano, nel cuore delle Valli dei cavalieri, di fronte al dirimpettaio territorio ramisetano. 80mila euro il costo delle forme trafugate, stagionate 24 mesi e prontissime per essere messe in vendita e "gustate" dagli appassionati clienti.
Invece i ladri hanno fatto prima: nella notte fra giovedì e venerdì, probabilmente intorno alle 3, hanno fatto irruzione nella latteria Val d'Enza di Vairo forzando il cancello automatico ed entrando nel magazzino per arraffare la merce custodita. Il commando, composto da una decina di uomini, ha combinato una vera e propria azione di "guerra": alcuni ladri si sono posizionati nei vicini campi per controllare che la lunga notte dell'alta Val d'Enza procedesse "tranquilla", senza intralci da parte della popolazione locale o di qualche raro automobilista che transitasse sulla vicina provinciale di Valcieca.
Ladri buongustai: hanno lasciato in un campo una forma "fallata" di Parmigiano e alcune buste di formaggio grattuggiato. Dalla cassa del negozio del caseificio è stato prelevato l'incasso che si aggirava sui 500 euro. Il casaro si è accorto dell'azione ladresca alle 5 e 30 del mattino quando si è alzato per prendere servizio.
Dopo i tre furti in altrettanti stabilimenti di Lagrimone avvenuti la scorsa settimana (in uno di questi sono stati rubati 600 prosciutti in un colpo solo) ora è toccato ad un importante caseificio delle terre alte (l'unico ancora esistente nei comuni di Monchio delle Corti e Palanzano) subire la "visita" dei soliti ignoti. Non bastavano le frane, il maltempo, la crisi, il poco turismo in montagna. Ci mancavano pure i ladri buongustai...
E' davvero scattato l'allarme rosso dal Passo del Lagastrello a Lagrimone passando per i comuni di Monchio, Palanzano e Ramiseto.
(Francesco Compari)