E' costata cara la serata "brava" per un giovane del comprensorio ceramico modenese che, oltre a tutta una serie di conseguenze a lui contestate per essere stato sorpreso alla guida dell'auto dopo aver fato il "pieno" di alcool, si vedrà revocare la patente e recapitare una maximulta (sino ad un massimo di 12.000 euro).
Da una parte deve ringraziare la dea bendata per essere uscito indenne dall'incidente, che ha mandato però in ospedale alcuni giovani che si trovavano a bordo dell'auto che ha tamponato, e dall'altra anche i carabinieri che con i provvedimenti che gli hanno comminato hanno impedito che il giovane conducente potesse proseguire la
marcia prima che gli potesse capitare una disgrazia essendo ancora lunga e tortuosa la strada che avrebbe dovuto ricondurlo a casa.
Il giovane, infatti, nel corso dei controlli operati dai Carabinieri di Baiso, intervenuti l'altra notte per i rilievi dell'incidente stradale in cui è rimasto coinvolto, hanno accertato che il neopatentato si era posto alla guida con un tasso alcolemico vicino ai 2,0 g/l.
Con l'accusa di guida in stato d'ebbrezza i militari baisani hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Reggio Emilia un 20enne di Fiorano Modenese. Secondo quanto accertato, il giovane, dopo aver trascorso una serata in un locale dell'Appennino reggiano, si era posto alla guida dell'auto con l'intento di rincasare. Lungo la SP 27 il tamponamento con altra autovettura, con a bordo 5 giovani reggiani, che lo precedeva. Una pattuglia dei Carabinieri di Baiso, intervenuta per i rilievi del sinistro, riconduceva l'incidente allo stato d'ebbrezza del giovane neopatentato. Per lui il massimo delle sanzioni previste dal codice della strada trattandosi di neopatentato ubriaco alla guida incorso, in ore notturne, in incidente stradale. Come detto, revoca della patente, maximulta sino a 12.000 euro e denuncia penale per guida in stato d'ebbrezza. Queste le pesanti conseguenze per il giovane modenese che non si è visto sequestrare, per la successiva confisca, l'autovettura solo perchè di proprietà del padre.
Sei proprio fortunato che ci sei ancora e vivo! Adesso prima che rivedi la patente…! Bravo, continua su questa strada che è quella giusta… per “cambiare l’acqua alle galline del prete”! In bocca al lupo per l’avvenire!
([email protected])
Noi Italiani amiamo fare spesso raffronti con il popolo americano e con le sue leggi. In America ad esempio in un caso come questo l’individuo che viene beccato in quelle condizioni viene obbligato a frequentare per un periodo di tempo più o meno lungo un gruppo di alcolisti anonimi e fino a quando non abbia intrapreso veramente un percorso di sobrietà non gli viene restituita la patente. Così facendo, lo Stato risparmia, non costando niente la cura alla sanità. Non sarebbe ora di cominciare a pensare anche in Italia a dei provvedimenti simili e metterli in pratica? Ma forse, essendo a costo zero, non interessa a nessuno. Scusate l’ironia, ma mi è venuta spontanea.
(Beppe)
In America e anche in alcuni stati europei chi viene beccato a guidare ebbro finisce per qualche giorno in carcere senza sconti nè ricorsi (il giudice di pace c’è solo in Italia) dopo, semmai, va in terapia per riavere la patente. Siamo troppo distanti culturalmente per fare paragoni, nel bene e nel male (vedasi libera vendita di armi). Inoltre noi siamo un popolo “elastico e garantista” per antonomasia, pronti però a scandalizzarci quando capitano tragedie.
(Alex G)
Visto lo stato generale di crisi che avvolge il Paese i teorici 12.000 euro e in genere le multe per guida in stato di ebbrezza dovrebbero essere usati per risanare le casse dello Stato. Visto che i proventi delle multe dovrebbero essere usati in gran parte per migliorare la sicurezza stradale mi chiedo come mai, nonostante questo, le condizioni delle strade siano così pessime, in parole povere: dove vanno a finire questi soldi?
(Alex)