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Al castello di Sarzano presentazione del libro “Io dopo” del prof. Lorenzo Spaggiari

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Il castello di Sarzano ha ospitato domenica 19 maggio alle 17 la prima presentazione al pubblico del libro Io dopo, scritto dal prof. Lorenzo Spaggiari insieme ai suoi giovani pazienti ed edito da Il pensiero scientifico, Roma, nel mese di marzo. Sono stati altri giovani, quattro ragazze di Casina - Gloria Balestrazzi, Letizia Spadacini, Veronica Bondavalli ed Ezra Ljesnjanin – coordinate da Bianca Morani, a introdurre la lettura e colloquiare con l’autore nell’ex chiesa di Sarzano stracolma come nelle grandi occasioni. C’erano gli amici di infanzia,  gli amici di famiglia, colleghi medici ma soprattutto tanti ex pazienti che volevano esprimere la loro riconoscenza al prof. Lorenzo Spaggiari.

Che cos’è Io dopo? Un libro d’amore, secondo la prefazione del prof. Umberto Veronesi.“Io adolescente e la mia vita con il cancro” recita il sottotitolo, ma il libro racconta innanzitutto la vita. “La prima impressione che tutte abbiamo avuto è stata di spiazzamento e sorpresa colpite da questo paradosso: ci si aspetta un libro carico di angoscia e si ci imbatte in storie cariche di vita e speranza  ha detto Bianca Morani, “prima scopritrice” con un articolo su Tuttomontagna dell’affermazione professionale del giovane medico di Casina. E le parole chiave evidenziate dalle lettrici casinesi sono infatti vita, vittoria, forza, famiglia, sorriso, vittoria, grazie…

Citazioni dall’intervento di Bianca Morani

Incontrare e parlare con il prof. Lorenzo Spaggiari è sempre  una occasione grande (e grande emozione!) magari si teme di sentirlo citare patologie, terapie, metodologie di intervento, strumenti e si scopre che in realtà incontrare Lorenzo significa parlare di passione, impegno, studio, sfide, vittorie e sconfitte .

Si immagina di parlare di medicina e malattia e ci si concentra invece sulle persone: sentimenti, valori dolori e speranze; vita insomma  e autenticità.

Proprio perché di senso della vita si parla , e proprio in occasione dell'uscita di questo libro "Io...dopo" che ha i giovani come protagonisti sia nella storie presentate  sia nella motivazione di fondo del volume, non ho voluto  preparare e gustarmi questo incontro da sola ma ho chiesto ad alcune ragazze di Casina che già collaborano con me in altri progetti che riguardano la montagna di condividere anche questa occasione che immaginavo sarebbe stata significativa (da postare su Facebook!!!) anche per loro e loro con la generosità  e la voglia di fare che le caratterizza hanno accettato

Ci siamo quindi scambiate il libro, lo abbiamo letto e ci siamo trovate, varie volte, per riferirci  le emozioni le impressioni  i dubbi e le domande che questo ci ha suggerito. Emozioni , impressioni, dubbi e domande che vogliamo condividere  con voi.

Le ragazze che hanno lavorato con me sono : Gloria Balestrazzi, Letizia Spadacini, Veronica Bondavalli ed Ezra Ljesnjanin.

La prima impressione che tutte abbiamo avuto è stata di spiazzamento e sorpresa colpite da questo paradosso :ci si aspetta un libro carico di angoscia e si ci imbatte in storie cariche di vita e speranza. Giovani che dicono "Pur avendo una malattia molto rara e pur avendone passate tante,io non mi definisco mai uno Sfortunato ma un gran Fortunato,sì, fortunato perchè sto vivendo la vera vita... (Luca )

Siamo partite quindi, con gli occhi lucidi, proprio da questo spiazzamento e abbiamo analizzato le esperienze proposte attraverso alcune parole chiave, che tornano più volte nei vari racconti e che rimangono dentro per ciò che significano per questi protagonisti; significati spesso  così diversi da quelli che sentiamo e siamo abituati ad attribuire loro.

Vita

Scrive Valerio 18 anni "... Ho compreso che i valori della vita non sono riconducibili a beni materiali o gratificazioni personali, ma ho imparato ad apprezzare tutto ciò che mi circonda e a guardare il mondo con occhi diversi. Ecco la mia esperienza mi ha insegnato quanto sia bello VIVERE, godere di ciò che può sembrare banale, trovare bellissimi i giorni di pioggia o quelli afosi, o ancora le domeniche passate in casa a studiare; mi ha insegnato l'importanza dell'amicizia e dell'affetto, della riconoscenza..."

"Molte volte penso che non avrò una vita lunga come tante altre persone, però sono felice lo stesso  e vivo la mia vita nel migliore dei modi perchè bisogna sempre e comunque vivere la vita con un sorriso sul volto  e con la fede  nel cuore e la speranza che anche nei  peggiori dei casi si può superare tutto " Mario 17 anni

Vittoria/L'essere vincenti

"...Questa per me è la vera vittoria, non guarire dalla malattia ,ma essere sempre la stessa persona,fino in fondo,avere sempre lo stesso amore per la vita e per le cose che mi ha fatto diventare la persona  che sono, e che le persone vicino a me sono orgogliose di avere." Luca 20 anni

Forza

"...Proprio grazie a Simona , a quegli occhi con cui mi guardava, gli occhi non di una bambina di tre anni ,ma di una guerriera che con la sua piccola protesi alla gamba saltellava per i corridoi della chemioterapia e giocava sulle mie ginocchia,grazie a quello sguardo io non posso sentirmi sfortunato ed arrendermi ,quando lei lotta con una forza incredibile " Luca 20 anni

Famiglia

"E' spettacolare vedere come le persone riescano ad aprire il loro cuore e ad essere generose e cordiali nonostante la situazione sia spesso grave o disperata. Ogni mamma , ogni papà , ogni bambino che ho incontrato mi ha mostrato uno dei lati umani più belli :l'aiuto reciproco disinteressato. E' stato bello vedere come le mamme si dessero conforto a vicenda mentre magari vedevano i loro figli vomitare per la chemioterapia. E' bello vedere l'affetto delle famiglie verso i loro bambini:nonni ,sorelle, parenti  dedicano tutto loro stessi per rendersi utili... La famiglia è una cosa unica, velo dice uno che non ne era assolutamente convinto prima,anzi non ne apprezzava assolutamente il significato profondo" Eugenio 17 anni

Sorriso

"I bambini e i ragazzi ammalati di tumore che ho conosciuto hanno qualcosa che gli altri difficilmente hanno sempre :il sorriso:chi sorride è un ragazzo forte,perchè riesce  a trovare qualcosa di bello per cui vale la pena mostrare tutti i denti in qualsiasi occasione... "Eugenio

"...Volevo piangere ,ma non  lo feci, mi tremavano le mani e non riuscivo a distogliere lo sguardo da te,prof che sorridendo, mi dicesti "Sì ,hai un tumore,ma ti prometto che farò il possibile per guarirti " Valerio 18anni

"Al vedere questa grande struttura , i medici e gli infermieri col sorriso e il volto sereno, mi tranquillizzai, quell'atmosfera  mi dava sollievo e forse , anche, qualche speranza in più"  Mario 17 anni

Grazie

Questi bambini sanno sempre anche dire grazie. Ormai questa parola si sente sempre meno spesso,mentre nei luoghi che per forza di cose ho dovuto frequentare , essa risuonava continuamente,passando da persona a persona."Luca

E il grazie è una della parole più usate in questo libro !!

“La ricchezza interiore di un malato è sempre un tesoro, ma se il malato ha 15 o 20 anni il suo valore è inestimabile. Le storie autografe raccolte da Lorenzo Spaggiari in questo libro non sono solo storie di malattia, ma rappresentano uno spaccato della straordinaria generazione di ragazzi che abbiamo la fortuna di avere accanto a noi in quest’epoca (...). Sono persone coscienti, che non sfuggono di fronte ad una realtà spesso crudele, e la affrontano senza cinismo, ma senza mistificazioni. Ogni dettaglio che raccontano è una lezione di vita che ci offrono senza pontificare. Il fil rouge che unisce Valerio a Luca, a Eugenio, a Michele, a Mario, a Alessandro e agli altri è l’affermazione della vita come valore in sé e dell’amore per gli altri – i genitori, gli amici, gli altri malati – come prima espressione di questo valore. "Io... dopo" è un libro d’amore” sottolinea il prof. Umberto Veronesi nella sua prefazione.

Nato a Casina (RE) il 9 maggio 1961, da genitori conosciuti e stimati in tutto il paese –la mamma Lina Bigliardi è stata per oltre cinquant’anni ostetrica comunale, il papà Azzo maestro elementare -Lorenzo Spaggiari si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1988, ha ottenuto il Dottorato in Fisiopatologia Chirurgica Cardio-Toracica nel 1995, cui sono seguite la specializzazione in Chirurgia Generale all’Universita’ di Parma e in Chirurgia Toracica presso quella di Modena.

Ha lavorato dal 1988 al 1994 presso l’ Istituto di Clinica Chirurgica Generale, Toracica e Vascolare dell’Universita’ di Parma, effettuando diversi periodi all’estero come “Visiting research fellow”: a Madrid, Parigi, Bordeaux. Dopo diversi periodi di lavoro in importanti ospedali di Parigi, diviene

Vice-Direttore e dal 2003 direttore della divisione di chirurgia toracica dell’IEO (Istituto Europeo di Oncologia) di Milano

Professore Associato di Chirurgia Toracica presso l’Università degli Studi di Milano, membro di numerose società scientifiche e con tante pubblicazioni scientifiche all’attivo.

Il campo di attività clinica riguarda l’oncologia toracica in tutti i suoi aspetti: neoplasie del polmone e mediastino, neoplasie dell’esofago, neoplasie della pleura e della parete toracica.

Interviste a Lorenzo Spaggiari a Radionova:

Prima parte

Seconda parte

 

1 COMMENT

  1. Io e la mia famiglia abbiamo vissuto tutto quello che è descritto nel libro, con la fortuna di conoscere il Prof. Lorenzo Spaggiari che ha illuminato con la sua forza e competenza il difficile cammino. Grazie Prof. di tutto quello che ha fatto per noi e quello che continuerà a fare anche per gli altri, davvero lei “non opera solo, cura con il cuore”. Come ha scritto uno dei suoi ragazzi. Con lei e la sua equipe ci siamo sentiti e ci sentiamo al sicuro.

    (Ambra Campani)

    • Firma - AmbraCampani