Il castello di Sarzano ospita domenica 19 maggio alle 17 la prima presentazione al pubblico del libro Io dopo, scritto dal prof. Lorenzo Spaggiari insieme ai suoi giovani pazienti ed edito da Il pensiero scientifico, Roma, nel mese di marzo. Saranno altri giovani, quattro ragazze di Casina - Gloria Balestrazzi, Letizia Spadacini, Veronica Bondavalli ed Ezra Ljesnjanin – coordinate da Bianca Morani, a introdurre la lettura e colloquiare con l’autore nell’ex chiesa di Sarzano.
“Io adolescente e la mia vita con il cancro” recita il sottotitolo, ma il libro racconta innanzitutto la vita. “La prima impressione che tutte abbiamo avuto è stata di spiazzamento e sorpresa colpite da questo paradosso: ci si aspetta un libro carico di angoscia e si ci imbatte in storie cariche di vita e speranza - conferma Bianca Morani, “prima scopritrice” con un articolo su Tuttomontagna dell’affermazione professionale del giovane medico di Casina. E le parole chiave evidenziate dalle lettrici casinesi sono infatti vita, vittoria, forza, famiglia, sorriso, vittoria, grazie…
“La ricchezza interiore di un malato è sempre un tesoro, ma se il malato ha 15 o 20 anni il suo valore è inestimabile. Le storie autografe raccolte da Lorenzo Spaggiari in questo libro non sono solo storie di malattia, ma rappresentano uno spaccato della straordinaria generazione di ragazzi che abbiamo la fortuna di avere accanto a noi in quest’epoca (...). Sono persone coscienti, che non sfuggono di fronte ad una realtà spesso crudele, e la affrontano senza cinismo, ma senza mistificazioni. Ogni dettaglio che raccontano è una lezione di vita che ci offrono senza pontificare. Il fil rouge che unisce Valerio a Luca, a Eugenio, a Michele, a Mario, a Alessandro e agli altri è l’affermazione della vita come valore in sé e dell’amore per gli altri – i genitori, gli amici, gli altri malati – come prima espressione di questo valore. "Io... dopo" è un libro d’amore” sottolinea il prof. Umberto Veronesi nella sua prefazione.
Nato a Casina (RE) il 9 maggio 1961, da genitori conosciuti e stimati in tutto il paese –la mamma Lina Bigliardi è stata per oltre cinquant’anni ostetrica comunale, il papà Azzo maestro elementare -Lorenzo Spaggiari si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1988, ha ottenuto il Dottorato in Fisiopatologia Chirurgica Cardio-Toracica nel 1995, cui sono seguite la specializzazione in Chirurgia Generale all’Universita’ di Parma e in Chirurgia Toracica presso quella di Modena.
Ha lavorato dal 1988 al 1994 presso l’ Istituto di Clinica Chirurgica Generale, Toracica e Vascolare dell’Universita’ di Parma, effettuando diversi periodi all’estero come “Visiting research fellow”: a Madrid, Parigi, Bordeaux. Dopo diversi periodi di lavoro in importanti ospedali di Parigi, diviene
Vice-Direttore e dal 2003 direttore della divisione di chirurgia toracica dell’IEO (Istituto Europeo di Oncologia) di Milano
Professore Associato di Chirurgia Toracica presso l’Università degli Studi di Milano, membro di numerose società scientifiche e con tante pubblicazioni scientifiche all’attivo.
Il campo di attività clinica riguarda l’oncologia toracica in tutti i suoi aspetti: neoplasie del polmone e mediastino, neoplasie dell’esofago, neoplasie della pleura e della parete toracica.
“Sono grata al prof. Lorenzo Spaggiari di aver accolto l’invito a presentare il libro che esplicita tanta parte del valore più profondo della sua attività professionale nel castello che lo ha visto bambino, nel paese che lo annovera con orgoglio tra i propri cittadini chiamandolo affettuosamente Lorenzo” conclude l’assessore alla cultura di Casina, Giovanna Caroli dando appuntamento a tutti, genitori e figli, nonni e nipoti, persone di tutte le età, domenica pomeriggio alle 17 a Sarzano, poco più di un chilometro a ovest dello svincolo della statale 63, a Casina perché, come spiega ancora Bianca Morani e come sa chi ha avuto modo di ascoltarlo su Radionova nell’intervista condotta da Ameya Gabriella Canovi “Incontrare e parlare con il prof. Lorenzo Spaggiari è sempre una occasione grande (e grande emozione!) magari si teme di sentirlo citare patologie, terapie, metodologie e si scopre che in realtà incontrare Lorenzo significa parlare di passione, impegno, studio, sfide, vittorie e sconfitte. Si immagina di parlare di medicina e malattia e ci si concentra invece sulle persone: sentimenti, valori dolori e speranze; vita insomma e autenticità”.
Fantastico! Grande opportunità di crescita e di consapevolezza. La malattia, di qualsiasi natura essa sia, è un grande dono che la vita fa per accrescere la propria consapevolezza e la scoperta delle proprie virtù!
(Michela)