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Cesare insegna la fisica con leggerezza

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Libro di Cesare GigliUndique pressi... fornices vigescunt (Compressi in ogni direzione... gli archi vigoreggiano). L'iscrizione latina campeggia sulla diga di Gazzano e l'ingegnere Cesare Gigli l'ha scelta come titolo del suo primo libro, in uscita in questi giorni, stampato dalla Nuova Tipolito di Felina.

Gigli, nato a Gazzano, docente di matematica e fisica negli istituti superiori di Castelnovo ne' Monti, scrive nella prefazione: “Molti genitori mi hanno sollecitato alla pubblicazione di questo opuscolo, che contiene alcuni degli esercizi (di fisica, ndr) svolti dai miei studenti dal 1987 ad oggi”. “E' un modo per sorridere – spiega l'ingegnere di Gazzano – di una materia che risulta generalmente ostica per gli studenti, senza trascurare il contenuto prettamente fisico degli episodi, mai troppo inventati, che vengono raccontati”.

Gli esercizi di fisica, di questo libro divertente, sono introdotti o illustrati con esempi, racconti, episodi tratti dalla vita quotidiana, dove protagonisti sono luoghi e personaggi del nostro Appennino. I problemi di cinematica e dinamica vengono affrontati in modo del tutto originale e “ambientati” tra campanili, chiese, dighe, strade della nostra montagna. Alla risoluzione degli esercizi si alternano note e informazioni su luoghi e monumenti dell'Appennino. Raccolta di esercizi, ma anche di episodi di vita.

Cesare Gigli, nell'augurare buona lettura, scrive: “Tutti i personaggi sono reali (tranne le prostitute che, come sappiamo, in Italia non esistono più...) ed i testi non hanno subito modifiche rispetto al contenuto originale, quale risulta dai quaderni reperiti nelle varie soffitte”.

Libro da leggere - anche per chi non apprezza (magari perchè non ferrato) la fisica - perchè parla di una grande passione per l'insegnamento ed ha il gusto intelligente dell'umorismo, capace di “alleggerire” anche i problemi più difficili ed avvicinare i ragazzi e gli studenti allo studio di questa affascinante materia.

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L'autore

Cesare Danilo Gigli, nato a Gazzano di Villa Minozzo, vive e risiede a Bondolo di Castelnovo ne' Monti. Diplomato presso il Liceo scientifico “A. Moro”di Reggio Emilia, si è laureato in ingegneria civile presso l'Università di Bologna. Ufficiale in congedo dell'Esercito italiano. Dal 1987 insegna matematica e fisica negli istituti superiori di Castelnovo ne' Monti.

(Enzo Piccinni)

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- “Il mio prof. Gigli”. Firmato: Nicola Pignedoli (13 maggio 2013)

 

31 COMMENTS

  1. Grande Cesarino! Casualmente, ma non troppo, questa esclamazione, questo ossimoro, è la prima cosa che mi è venuta in mente. Come persona e come professore (oltre che amico), sei un originale contrasto, una persona seria che utilizzando le sue conoscenze, accompagnate spesso da sorprendenti effetti stilistici, ottiene risultati eccellenti dagli studenti. Bravo.

    (Giga)

    • Firma - giga
  2. Grande Cesare, avendo vissuto in prima persona lo svolgimento di questi “spettacolari” esercizi durante le mitiche lezioni da “…oggi 50 minuti tirati! Forza, senza discussioni…”non vedo l’ora di leggere le tue fatiche letterarie. Fatiche si fa per dire perchè immagino il divertimento e la passione con cui hai tradotto in racconto un modo molto singolare, direi unico, di rendere una materia come la fisica, ma più in generale l’insegnamento, più piacevole e simpatico, facendo breccia nell’interesse di tanti studenti in tutti questi anni. Bravo Prof.

    (Marco Bertoia – amico/ex studente)

    • Firma - marcobertoia
  3. Io ho avuto la fortuna e dico la fortuna di averlo. Con lui si fa solo mezz’ora, ma quella mezz’ora me la ricordo. Poche cose ma buone, il suo metodo d’insegnamento è per me quello giusto. Mi ricordo ancora gli esempi per gli esercizi in classe e mi ricordo ancora le sue formulette magiche che utilizzano quotidianamente. Non posso che comprare questo libro, mi sento in dovere!

    (Luca Malvolti)

    • Firma - Luca Malvolti
  4. Grande Gigli, ho partecipato anche io allo svolgimento di questi esercizi nelle sue fantastiche lezioni da 50 minuti tirati! Ancora adesso, quando mi trovo a parlare di scuola, gli esercizi di Gigli sono quelli che racconto con il sorriso sulle labbra ma sapendo di aver imparato qualcosa che sicuramente con altri metodi non avrei mai imparato. Poi che dire, grandissima persona alla quale posso dire solo grazie, per me è stato molto più di un professore e di un “datore di lavoro”. Ho lavorato con lui per 7 anni e mi ha insegnato veramente tanto grazie alla sua immensa conoscenza e sempre con la sua semplicità. Grande Gigli.

    (Damiana)

    • Firma - Damiana
  5. Oltre ad essere un’insegnante sono una mamma di due figlie che hanno fatto tanti e tanti anni di scuola. Di cose a casa su noi prof ne ho sentite molte. Ho imparato a fare scuola anche grazie ai professori delle mie figlie. Da alcuni ho imparato come non vorrei mai essere, e da altri come mi piacerebbe essere. Cercando di capire e carpire i segreti di quelli che riuscivano a farsi voler bene, facendo anche studiare gli alunni. Di quelli che sanno gratificare e riconoscere i ragazzi e non solo mortificarli. Cesare, lui non lo sa, è uno di questi. Ho visto il sorriso di mia figlia e la passione per la materia quando parlava di lui. E’ una gran bella dote quella di farsi voler bene insegnando, col gioco, con la burla. Passa tutto attraverso l’affettività nella vita (su questa base scegliamo un panettiere che ci fa stare bene quando ci andiamo, un barista o un medico). A maggior ragione l’insegnamento prima deve costruire un ponte affettivo reciproco di fiducia e stima. Dobbiamo ricordarcelo noi insegnanti. Bravo Cesare.

    (Ameya)

  6. Anche io, come tanti che hanno scritto, ho dei bellissimi ricordi legati alle ore di fisica… I suoi esercizi me li ricordo bene, tanto che mi hanno condizionato la vita: non c’è dubbio che lasci la luce accesa in una stanza senza motivo nè tanto meno lasci un rubinetto che gocciola… Tutto per paura che Cesare Danilo venga a farmi fare il calcolo di quanta corrente avrei potuto risparmiare a favore di una piccola industria dei paesi del terzo mondo che faceva lavorare un padre che a sua volta sfamava un tot di bambini… o dell’acqua che ho tolto al serbatoio della Gabellina che poteva servire a far andare una turbina che a sua volta… Insomma posso dire che nel suo piccolo Cesare Danilo ha cambiato il mio stile di vita e quello delle mie bimbe… Un grande abbraccio…

    (Daniela)

    • Firma - daniela
  7. Grande Danilo, acquisterò subitissimo il libro. Sono orgogliosa quando vedo che i vecchi amici di gioventù fanno qualcosa di buono. Ho sempre saputo che sei una brava e bella persona, vedere che anche altri condividono il mio pensiero mi rende felice. Vai avanti così, un mondo di bene!

    (Robby)

    • Firma - robby
  8. …quando entrava in classe il C.D.G (Cesare Danilo Gigli) nell’angolo in alto a destra della lavagna scriveva: OGGI 35 TIRATI! Insegnando la fisica con la “chiave” giusta non poteva che farne un capolavoro di tutti quegli ESERCIZIOLI! Un pensiero va anche al pulmino del Don Zeffirino Iodi che è stato protagonista di tante lezioni! Bravo CDG!!

    (Isa)

    • Firma - Isa
  9. Qualcuno ha detto che non si possono amare i numeri, eppure quando assumono un volto, quando le formule, le funzioni, i problemi diventano storie, anche una profana come me rimane affascinata…Ma qui c’è di più: c’è l’ironia, la situazione paradossale, la nota piccante..insomma, è uno spasso! Prometto solennemente di applicarmi alla fisica (almeno per capire le soluzioni ai tuoi problemi!). Senza la pretesa di impartire lezioni, ci hai regalato un bell’esempio di didattica applicata. Bella prof!

    (Fabiana)

    • Firma - Fabiana
  10. Ciao Danilo, non ho ancora avuto il piacere di leggerlo, lo farò a breve, e sono certo che mi appassionerà; delle tue grandi capacità come insegnante ero a conoscenza, cosi come in gioventù di giocatore di pallone, ma non sapevo delle tue qualità di scrittore… Se tanto mi dà tanto, non può che essere un successo.

    (Sauro Valpiani)

    • Firma - saurovalpiani
  11. Non ci crederete ma ancora oggi quando mi sento un po’ “molle” ripenso a Gigli e al suo “MASSICCI E INCAZZATI” e alle sue lezioni .sono fortune incontrare insegnanti con la ” i ” maiuscola. Devo dire che quando andavo a scuola io al Cattaneo geometri, c’erano almeno altri quatto cinque insegnanti in gamba che ricordo con grande piacere.

    (F.D.)

    • Firma - F.D.
  12. Ricordo con piacevole nostalgia i tempi della scuola anche grazie a professori come lui, che hanno saputo spiegare una materia, che andava capita e non solo studiata a memoria, con il sorriso sulle labbra, il suo ed il nostro. Usando un naturale “cameratismo”, semplicemente mettendosi allo stesso piano dello studente, capendone i bisogni, ma anche mantenendo la fermezza e la consapevolezza del ruolo ricoperto. E’ così importante sorridere alla vita e non prendersi mai del tutto sul serio, conservando comunque rispetto e stima. Crescendo si tende a dimenticare, ma alcune persone continuano a trasmetterlo e questa è l’occasione, per me e tutti quelli che lo hanno conosciuto in veste di “prof.”, di poter rivivere e “spolverare” quegli anni e quei momenti insieme, ancora così vividi e ricchi. Grazie Prof.! Un abbraccio e un “in bocca al lupo” sincero per tutto.

    (Ramona – 5^D 2003/04)

    • Firma - Ramona(5'D-'03-'04)
  13. “Cesare insegna fisica con leggerezza”: che bello! Dopo aver letto l’articolo ed i molti commenti avrei voluto di getto lasciare il mio commento. Purtroppo non ce l’ho fatta perché ha preso il sopravvento la tristezza e non solo. Sono la mamma di Nicola Pignedoli, un suo allievo diplomatosi come geometra nell’anno 1994 e non posso che confermare quanto scritto in tutti i commenti. Nicola era “innamorato” di lei, Prof. Gigli, perché sapeva coinvolgere gli alunni trattandoli quasi come fratelli minori. Ricordo quando Nicola mi diceva che sarebbe andato a cena con il “suo prof. Gigli”, ricordo le conversazioni che facevamo su tutto e anche su argomenti politici, dove capivo che con il “suo prof. Gigli” anche di questo si parlava! Sì, perché insegnare è una missione che deve preparare i giovani non solo alle nozioni della materia, ma anche alla vita e quindi discutere di ogni aspetto che fa parte del quotidiano vivere. Dopo aver sostenuto la prova orale all’esame di maturità io e Nicola siamo andati a berci un caffè e gli chiesi se era contento di aver finito il percorso scolastico. Mi rispose di no, perché in quegli anni, mi disse, era stato bene. Non avendo ambizioni di voti, ma solo di farcela ogni anno, aveva vissuto gli anni delle superiori in armonia con i compagni di classe e gli insegnanti. Aveva aggiunto di essere consapevole che lo aspettava un periodo più difficile: il militare, trovare il lavoro; di certo non avrebbe immaginato che il 16 maggio dell’anno successivo, era il 1995, la sua vita sarebbe terminata. Quindi, Egregio prof. Gigli, sappia che oltre ad acquistare e leggere il suo libro che mi darà sicuramente molte emozioni, ha la gratitudine di una mamma per il Suo saper insegnare e, da qualche parte nell’Universo, anche il sorriso ed un grazie da parte di Nicola, per i momenti di studio, ma anche per i momenti passati in allegria. Grazie di cuore per l’insegnante “VIGOROSO” che Lei è stato e che sarà. Undique pressi… fornices vigescunt… dove gli studenti stanno al Prof. Gigli come gli archi stanno al titolo del suo libro!

    (Luisa Valdesalici – mamma di Nicola Pignedoli)

    • Firma - LuisaValdesalici
  14. Grandissimo prof. Gigli, un vero insegnante. Sono passati ormai 20 anni ma ho ancora potentissime, dentro, l’emozione delle sue lezioni. Ore passate tra velocità medie, energie cinetiche, Newton, ecc. ecc. e la sua eccezionale capacità di “entrare” nell’emotività di giovincelli 15enni sbarbati e pieni di insicurezze e speranze di diventare “grandi”.

    (Giovanni)

    • Firma - Giovanni
  15. Ricordo ancora con un sorriso il primo giorno di quella temutissima materia dal nome “fisica”, approcciata in terza superiore (Geometri)… ed un “bizzarro” professore che fece scrivere a tutta la classe sulla prima pagina del quaderno: “vangelo secondo C.D.G.”! Ad ogni lezione si era in trepida attesa di sapere quale compagno di classe sarebbe stato protagonista di fughe d’amore in “Motobecane” e altre strambe storie inventate sul momento, catturando l’attenzione di tutta la classe, anche di chi, con la fisica… faceva a cazzotti! Grande Prof! Non vedo l’ora di leggere il tuo libro!

    (Chiara Rubini)

    • Firma - ChiaraRubini
  16. Complimenti CDG! I ricordi delle storie di scuola sono un pezzo di vita che portano sempre un sorriso e casualmente il buon vecchio Gigli salta sempre fuori! Grazie!

    (Matteo Virgilli e Barbara Baroncini)

    • Firma - Virgilli Matteo e Barbara Baroncini
  17. Ho avuto il piacere di assistere alle famose lezione del grande professor gigli e vi posso assicurare che è uno spettacolo da vivere .ricordo il famoso e mitico gruppo CIRCOLO ARCI GAY DI CASINA.
    In fede piccio.
    P.S prof forza inter sempre.

    (Piccio)

    • Firma - Piccio