La vigilessa ha finto di sposarsi, pubblicando anche su Facebook il photobook per ottenere la licenza matrimoniale di venti giorni. Non ci sarebbe niente di strano se non fosse che la ragazza 27enne ha anche chiesto la licenza matrimoniale ed è qui che scatta la denuncia dei carabinieri per truffa ai danni dello Stato.
La vicenda è emersa dopo che la vigilessa, residente a Baiso, è finita agli arresti domiciliari insieme a quello che allora tutti credevano il marito, Antonio Laisa, 39 anni, originario di Siracusa.
La coppia è rimasta coinvolta nell’operazione "Sophie", svolta dai carabinieri del Nucleo operativo di Castenovo ne' Monti, insieme ad altre sette persone, quattro sottoposte a misura cautelare e tre denunciate (leggi l'articolo).
La vigilessa è accusata di far parte di una rete di spaccio che avrebbe rifornito anche alcuni dei più noti locali pubblici (pub e discoteche) dell’Appennino.
"C'è un provvedimento disciplinare avviato dalla Polizia municipale in cui lavora - afferma il suo legale Enrico Della Capanna - ma non è stato notificato alcun avviso di garanzia. Si è trattato di un matrimonio americano, senza effetti civili".
Ognuno si sposi come vuole, ma non truffi lo Stato o il Comune.
(Bruno Tozzi)