Riceviamo e pubblichiamo.
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A quasi due anni dall'inaugurazione della fontana all'ingresso del paese termale della montagna (Cervarezza), la stessa rimane desolatamente "spenta", niente zampilli che salutano l'arrivo dalla bassa reggiana e non solo dei nostri turisti. Si può capire d'inverno quando l'acqua gela e può provocare danni, ma adesso?? Come biglietto da visita in prospettiva dell'estate mi sembra una bruttissima partenza. Spero che qualcuno possa rispondere a me, ma anche a tutte quelle persone che come me si sono meravigliati per una cosa strana.
Grazie in anticipo per i chiarimenti.
(Mauro Benassi)
Ringrazio il lettore per l’attenzione. La fontana all’ingresso di Cervarezza sarà in funzione a partire dal 10/15 di maggio (più o meno come gli anni passati). Del resto fino a circa 2/3 settimane fa, l’area della fontana era ricoperta da un abbondante strato di neve. Segnalo anche all’attento lettore che proprio in questi giorni sono iniziati i lavori del Parco nazionale che miglioreranno l’area circostante alla fontana (realizzazione di camminamento di collegamento tra l’area dello Sport Hotel e l’area della fontana, sistemazione e realizzazione di un’area attrezzata nel “boschetto” adiacente alla fontana, ecc.). Lavori che crediamo contribuiranno a rendere ancora migliore, più accogliente ed invitante l’ingresso di Cervarezza.
(Alessandro Govi, sindaco di Busana)
E’ un problema davvero grave! Cosa sono in confronto lo spopolamento della montagna, i giovani montanari che non trovano lavoro, l’assenza di una viabilità degna di questo nome, ecc., ecc.,ecc.? E’ evidente come la priorità sia “quando inizia a funzionare la fontana”! Perchè quei 14 kamikaze che arrivano dalla pianura, dopo aver impiegato un’ora e mezza per arrivare a Cervarezza mica hanno bisogno di servizi di qualità o di un’offerta turistica decente che sia un po’ oltre “l’aria buona e fresca” (e che, forse, darebbe lavoro a qualche giovane), se la fontana zampilla!
(Elio Peri)
Concordo con il signor Peri. Continuiamo con gli specchietti per le allodole. La montagna è completamente dissestata, non ci sono soldi per intervenire, per lo Stato non è una calamità e in parte ha ragione, le strade sono ridotte ad un colabrodo, gli automobilisti, pendolari e non, ogni giorno danneggiano i propri mezzi, prendono multe ad esempio per lampadine bruciate anche a causa dell’asfalto demolito. Gli amministratori pubblici non dicono nulla. Gli investimenti degli anni passati, quando ancora non c*era la crisi, a cosa sono serviti? La fontana sopra citata ha incrementato il turismo? Le porte del parco hanno incrementato il turismo? L’intervento in corso, a margine della fontana citata, incrementerà il turismo? Visto che in montagna esiste solo il turismo, dedichiamoci tutti al turismo. E’ un intervento da “Parco nazionale”? E’ situato nel perimetro del Parco nazionale? Siamo al dissesto totale dell’ambiente agricolo montano e si continua ad incravattare e ad infiocchettare una montagna bisognosa di interventi urgenti e non più rinviabili. Lo Stato dovrebbe CONGELARE tutti quei fondi pubblici che vengono utilizzati per opere non urgenti, non utili, utilizzati per opere non di competenza, ed utilizzarli per interventi mirati, a favore dell’ambiente, ma dell’ambiente vero. La bonifica deve utilizzare i fondi per opere idrauliche, per regimazioni di acque, per sistemazioni di fossi e non per… altre opere non di competenza. Il Parco idem. I comuni e l’Unione idem. Piccolo esempio, porte del Parco, fontana di Cervarezza, bacheche e cartelli vari installati in questi anni ed in corso di installazione = euro 500.000 forse più forse meno, ma non credo, se fossero stati spesi per opere di regimazione, pulizia di sentieri, chissà anche in collaborazione con qualche agricoltore della montagna, almeno una parte di territorio avrebbe superato indenne le intemperie primaverili, che non sono state un alluvione. Io ricordo l’alluvione del ’72, speriamo simili piovaschi non si ripresentino, almeno ora, con una natura così degradata ed abbandonata, sarebbe una catastrofe. Non interveniamo, continuiamo a frantumare i pochi soldi ancora disponibili. Un mio conoscente (geologo) nei giorni scorsi mi ha fatto avere alcune fotografie scattate al ponte sul Secchia a valle dell’abitato di Nismozza, il letto del fiume è deviato contro il pilone destro del ponte, ha scalzato quasi completamente la struttura di fondazione, nessuno se ne è accorto? Se sì, qualcuno sta facendo qualcosa? Gli enti locali, Comuni ed Unione hanno segnalato il problema a chi di dovere? Il ponte è ancora in piedi, non preveniamo, per opere del genere non c’è visibilità, sono interventi nascosti agli occhi della popolazione, mentre esempio una fontana dove nemmeno c’è acqua, ma ubicata in zona ben visibile, è tutt’altra cosa. Potrei continuare sino a domani mattina ed oltre, il metodo ed i risultati sono sempre gli stessi. Va comunque bene così. Per il sottoscritto no.
Cordialmente.
(Fabio Leoncelli)
La fontana tanto discussa. Proprio oggi passando per il bivio di Cervarezza con a bordo degli ospiti mi è stato chiesto “Ma cos’è questo manufatto?!”. Io, essendo consigliere comunale, non ho potuto fare a meno di rispondere con un filo di voce quasi mormorando: “Dovrebbe essere una fontana”. Tutto silenzio… Ma dopo un po’ il mio ospite ha replicato: “Non mi sembra, non c’è nemmeno l’acqua… poi la trovo molto strana ed atipica”. Ed io: “Sì, molto originale!”. Dopo tutto tra progettazione e direzione lavori è costata una bella cifra…
(Bruno Tozzi)
Concordo anch’io con il signor Peri che questi non sono i problemi della montagna, però fare un’opera tanto reclamizzata (ricordo l’inaugurazione in pompa magna) e poi vederla “a secco” mi fa un po’ strano. Anche il signor Leocelli ha ragione, forse negli ultimi tempi (leggasi decenni) si è pensato un po’ troppo alla montagna come un luogo da tenere sotto la “campana di vetro” per i turisti, sì, ok, ci sono gli operatori turistici che ci campano, ma la montagna non è solo turismo, ci sono tutte le altre attività che del turismo non se ne fanno niente.
(Mauro Benassi)