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Sulle orme dei Ceccati

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CeccatiHanno scelto questa volta un itinerario artistico le ex alunne dell’Istituto magistrale Matilde di Canossa per ritrovarsi insieme e su suggerimento della loro ex prof.ssa Mea Guidetti Sorrivi : sulle orme dei fratelli Ceccati nella nostra montagna reggiana. Giuliana Bergianti, Francesca Caiti, Rosina Davoli, Rita Gatti, Maria Alberta Ferrari, Rita Filippi, Fausta Franzoni, Lucia Gianferrari, Maura Franceschini, Maura Gilioli, Luisa Scaglioli,  Adele Paola Zambonini si sono ritrovate il 21 aprile in viaggio per Cavola e Corneto di Toano.

Lì hanno potuto ammirare nell’Oratorio della Madonna della Neve le pregevoli opere lignee esposte ed in particolare a Cavola l’ancona eseguita per l’altare dell’Oratorio della Madonna della Neve, fatto oggetto nel passato di furti che l’avevano irrimediabilmente depauperato e di un restauro della tavola dipinta.

Antonio Ceccati e poi il figlio Francesco Domenico, il più noto dei Ceccati, sono conosciuti come grandi artisti del legno e della pietra e nelle loro opere sbocciano tralci e foglie che  si esprimono in eleganti virtuosismi tecnici. Nella Chiesa parrocchiale di San Michele di Cavola è possibile ammirare un prezioso battistero. Il basamento, in pietra arenaria, pare sia opera di Antonio Ceccati, mentre la copertura lignea del fonte battesimale, finemente intagliata ed eseguita  fra il 1680 e il 1690 è opera di Francesco Domenico, testimonianza dello stile maturo di quest’ultimo scultore, figlio d’arte.

Dagli intrecci vegetali escono mostri a forma di uccello, grotteschi mascheroni, fiori e foglie accartocciate: è il libero gioco della fantasia, della decorazione per la decorazione con esaltazione virtuosistica ma efficace. Francesco Domenico Ceccati  nacque a Stiano di Corneto il 2 agosto 1642,  lì morì  il 21 settembre del 1714 e fu sepolto nella  stessa Chiesa di Corneto.

Il prossimo anno 2014 si ricorderà il trecentesimo anno dalla sua morte e l’associazione culturale Centro studi Ceccati di Corneto sta realizzando un’opera libraria che integrerà gli studi fatti fino ad ora (ad esempio da M. Pirondini, A. Balletti, A. Spaggiari, ecc..) ma in particolare su questi grandi artisti della famiglia Ceccati. Questo studio sarà a cura di Paolo Capanni, coadiuvato da  Don Zanelli Raimondo e Clodomiro Borgonovi.

Proprio quest’ultimo abile artista locale è personalmente intervenuto sull’opera posta sull’altare della Madonna della Neve in seguito ai furti che ne hanno asportato diverse formelle, riproducendo con grande e sapiente maestria ciò che ci è stato sottratto e restituendolo all’attenzione del pubblico.

Grande stupore ispirano queste opere del passato ma anche la sapienza degli abitanti del luogo che non vogliono in alcun modo disperdere la  memoria ereditata e che custodiscono gelosamente questi preziosi tesori, tramandandone lo stile con opere pregevoli.

A Corneto alcune persone del luogo si cimentano inoltre con successo e sotto l’impulso e la sapiente giuda di Antonio Pigozzi a realizzare quadri tridimensionali  con presepi artistici – diorami - utilizzando semplici materiali di recupero e con risultati sorprendenti.

”Arte divenuta fatto corale e perciò la più autentica espressione dell’anima di un intero popolo”, come ebbe a dire il prof  Alcide Spaggiari a proposito delle opere dei Ceccati.

Ma risulta abbastanza difficile, a distanza di tre secoli, individuare puntualmente le fonti di un operare quotidiano e schivo di ogni fama, condotto in un ambiente culturale che ci serba ancora molto da scoprire.

Aspettiamo nuovi studi per conoscere qualcosa di più di questi grandi artisti che invitiamo tutti ad esplorare nuovamente.

(Maria Alberta  Ferrari)