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Cordoglio per Corrado Rinaldi

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Corrado RinaldiCordoglio e commozione a Casina e in tutti gli ambienti sportivi della provincia per l’immatura scomparsa del mitico“Fiscio”, all’anagrafe Corrado Rinaldi, 58 anni.

Fiscio era una persona molto conosciuta e stimata non solo nell’ambiente sportivo, ma anche in quello del lavoro, avendo operato nel settore della telefonia per decenni un po’ in tutta la nostra Provincia. Senz’altro è stato, assieme al fratello Bebi (Franco Rinaldi), uno dei migliori portieri che hanno calcato i campi del nostro Appennino nei tornei notturni ed in particolare nel Torneo della Montagna.

Ancora giovanissimo ha partecipato ai campionati dilettantistici provinciali nelle compagini dello Sporting di Reggio Emilia, nell’Albinea e nel Casina. Nei tornei della Montagna ha giocato con il Casina, il Leguigno, il Marola e con il Cortogno,con il Cortogno ha vinto il torneo  nel 1980 da grande protagonista, parando un rigore e segnando quello decisivo nelle finalissime contro il Villa Minozzo (vedi foto). I funerali si svolgeranno domenica 28  aprile,  partendo alle ore 15,00 dall’obitorio dell’ ospedale S. Anna di Castelnovo né Monti per la chiesa parrocchiale di Casina e quindi per il cimitero locale.

Lascia la moglie Daniela Ghirelli, dipendente del comune di Casina, i figli Francesco e Claudia, i nipotini Mattia e Marcello e Cristian, nato venerdì mattina, stesso giorno della morte del nonno, la mamma novantanovenne Mafalda, le sorelle Sara e Rosanna e il fratello Bebi (Franco Rinaldi).

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  1. L’ultimo tuffo è nel cuore del paese. E la presa è per sempre. Un abbraccio stretto a Daniela, Claudia, Francesco, ai nipotini che lo avranno vicino attraverso le parole di chi lo ha amato, alla mamma Mafalda, a Sara, Rosanna e Franco cui sempre uniamo il ricordo di Remo.

    (Eda, Battista, Giovanna)

  2. Una grande perdita per la famiglia e per il paese. Lo ricorderemo sempre prima come persona, padre, marito e nonno e poi per le sue gesta sportive. Mi associo a tutti e rivolgo le mie più sentite condoglianze alla moglie Daniela, ai figli, nipoti, alla mamma, al fratello, alle sorelle e a tutti i parenti.

    (Domenico Amidati)

    • Firma - DomenicoAmidati
  3. A Casina, a Reggio e in tutta la provincia lo conoscevano come “Fiscio”, il più bravo portiere di tutti, temuto dalle squadre di calcio avversarie, ha parato tanti gol imparabili, ma non è riuscito a fermare quel terribile male che lo ha gravemente colpito negli ultimi anni. Amico dei giochi d’infanzia era un ragazzo cordiale, sorridente, conosciuto ed apprezzato da tutti. Lascia la moglie Daniela, conosciuta da tutti per la sua gentilezza e il suo lavoro all’anagrafe comunale ed i figli Francesco e Claudia, nota titolare di un’attività commerciale. Mi unisco al loro dolore e a quello dei tanti parenti ed amici che lo hanno conosciuto e stimato. Lascia anche la vecchia mamma Mafalda che tra sei mesi compirà 100 anni, il fratello Bebi al quale era legatissimo, le sorelle Sara e Rosanna ed i tre amati nipotini Mattia, Marcello e Cristian, quest’ultimo ha preso il suo posto, è nato proprio nel giorno in cui il nonno ci ha salutato per sempre.
    Ciao Corrado, ci mancherai.

    (Fabio Filippi)

    • Firma - FabioFILIPPI
  4. Oggi la Chiesa di Casina era stracolma di persone per portare l’ultimo saluto al mitico Fiscio, il portiere più forte che il calcio dilettantistico della montagna ha conosciuto negli ultimi 40 anni. Il mio è un giudizio di parte avendolo potuto ammirare dal vivo prima con il Cortogno nella finale vincente del 1980 (vedi foto con il cappello del reverendo di Cortogno Don Antonio Lugari), poi nelle finali perse con il Leguigno con le corazzate allestite dal mitico Duico Tarabelloni. Ma il ricordo più bello è quello di Corrado allenatore di tanti giovani che hanno giocato a calcio tanti anni a Casina, compreso il sottoscritto. Quando a calcio non si giocava per il rimborso spese, ma per divertirsi insieme ad un gruppo unito di amici che provenivano da diversi comuni della montagna. Fiscio era prima di tutto un amico, una persona col la quale condividere indimenticabili momenti di svago e divertimento, le cosiddette “sbaraccate”. Gli piaceva tantissimo la panchina, da allenatore però, perché quando giocava non amava fare il secondo… anche perché era difficile tenerlo in panchina… era il migliore! Ci mancherai tanto… Ti vedo già parare le nuvole… Un grosso abbraccio.

    (Matteo – il tuo capitano del Casina Allievi Campioni provinciali 1990)

    • Firma - Matteo
  5. E’ strano come nella vita a volte i destini si incrocino, Domenico e Corrado, quasi coetanei, hanno condiviso la passione per il calcio, si sono incontrati tante volte sui campi sportivi, sempre avversari, ma con grande stima reciproca. Quando accompagnavo mio marito alle partite ricordo sempre l’ingresso in campo di FISCIO, il suo portamento, il suo sguardo determinato, mi facevano sempre temere una sconfitta, erano le partite del Torneo della Montagna a scaldare i nostri animi. Entrambi hanno perso la partita più importante, quella contro la malattia, ma noi li pensiamo ora nei campi del Cielo. A Daniela e ai suoi figli le nostre sentite condoglianze.

    (Sandra e Enrico Rossi)

    • Firma - SANDRA