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Consensi per il “Terre di Canossa” appena conclusosi

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Terre di Canossa

Un’imponente macchina organizzativa ha marciato per un anno con l’obiettivo di organizzare una manifestazione ai massimi livelli ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti: la terza edizione del “Terre di Canossa international classic car challenge”, svoltasi dal 18 al 21 aprile, fa il pieno e raccoglie unanimi consensi a trecentosessanta gradi.

La gara

Ben 70 prove a cronometro hanno acceso la sfida tra gli equipaggi presenti. Tutte prove di notevole difficoltà tecnica e di ogni tipologia: lunghe e corte, in linea e in piazzali, in salita e in discesa, alcune in curva e alcune nascoste, alcune “impossibili”, come quelle tra la nebbia del Monte Serra, altre suggestive come quelle dei castelli di Canossa, che costituivano il Trofeo Eberhard Champion all’interno dell’evento, esclusive come quelle fronte yachts all’interno dei cantieri Benetti.

Le premiazioni hanno avuto luogo a Reggio Emilia, nella storica Sala del Tricolore, alla presenza delle autorità.

L’equipaggio numero 5, l’imprendibile Andrea Vesco con Manuela Tanghetti vince la terza edizione del Terre di Canossa international classic cars challenge su Fiat 508 S Balilla Sport del 1934, e si aggiudica il primo posto assoluto, portando a casa un prestigioso orologio Eberhard Tazio Nuvolari e una splendida Pinza Freno Maserati. Al secondo posto l’equipaggio 15: Margiotta-Perno su Porsche 911 serie 0 (901) del 1965. Terzo classificato l’equipaggio numero 4: Gianmario Fontanella e Annamaria Covelli su Ford B18 V8 Roadsterdel 1933.

La classifica assoluta auto moderne, vede invece sul primo gradino del podio l’equipaggio numero 10,Verghini-Fusosu Ferrari512 TR, seguito da Maiocco-Zennato (106) su Ferrari 16M Spidere da Materi-Mauro (102) su Ferrari 550 Maranello. La Pre-War Cup va a Fontanella, che vince un altro orologio Eberhard Tazio Nuvolari. La coppa delle dame va aBazhenina-Dubinina, equipaggio 64 su Alfa Romeo 4R Zagatodel 1968Prima scuderia Swiss Historic Rally Team.

(Tutti i dettagli e le classifiche sono sul sito: www.gpcanossa.it.)

Il percorso

La lunga opera di ricerca e le tante ricognizioni hanno portato a definire un percorso nuovo e vario, lungo strade davvero panoramiche. Il percorso ha così offerto ai partecipanti una selezione di ogni paesaggio tipico dell'Italia, dalla pianura fino al mare, attraverso verdi colline e irte montagne. La bellezza dell’Italia è infatti lo scenario che accompagna le splendide “opere d’arte a quattro ruote” del Gran Premio Terre di Canossa. Notevoli i passaggi con le auto storiche in piazza dei Miracoli a Pisa, in piazza del Duomo a Pietrasanta o sulle antiche mura di Lucca. Spettacolari le strade della Garfagnana e i passi appenninici ancora pieni di neve, come anche le prove a cronometro fronte mare all’interno dei Cantieri Benetti. Rilassanti gli arrivi in Versilia, dove il mare e il sole hanno stemperato la fatica del viaggio.

La sfidante gara di regolarità classica internazionale si conclude, dopo oltre 630 chilometri, nel cuore di Reggio Emilia e dei territori matildici, dove si decreta il vincitore. Anche il meteo alla fine ha voluto collaborare: nonostante le previsioni non incoraggianti, il sole ha sempre accompagnato gli equipaggi del Terre di Canossa.

Il resoconto giorno per giorno

Giovedì 18 aprile: Terre di Canossa Lifestyle

Sport, turismo, cultura, arte, grandi vini e chef “stellati”: l’eccellenza di uno stile di vita targata Gran Premio Terre di Canossa. Giovedì 18 aprile il Grande Evento inizia con le verifiche tecniche e sportive e l’accoglienza degli equipaggi nella cornice liberty di Salsomaggiore Terme.Nel pomeriggio, ad animare la kermesse, si svolgono anche i test della nuova Maserati Quattroporte, aperti a tutti i partecipanti del Terre di Canossa. La serata inaugurale allietata dall’arte culinaria di Andrea Incerti Vezzani, Chef Stella Michelin all’interno della magica cornice liberty del Salone Moresco di Salsomaggiore Terme. Nutre lo spirito un dovuto omaggio al maestro Giuseppe Verdi, di cui quest’anno ricorre il bicentenario. Gli equipaggi al via sono un centinaio: ottanta auto storiche per la gara di regolarità e diciotto gioielli tecnologici firmati Ferrari e Maserati per la gara di auto moderne. Tutte auto di grande pregio, tra cui citiamo alcuni pezzi di grande pregio come i due gioielli del Museo Storico dell’Alfa Romeo: la 6C 1750 Gran Sport del 1930 e la 1500 Super Sport del 1928 o la Maserati ufficiale 200SI del 1957 e l’Alfa Romeo Giulia Spider Prototipo del 1963. Grande numero di stranieri iscritti all’evento provenienti da tutta Europa e oltre: Russia, Giappone, Argentina, Australia, Inghilterra, Olanda, Francia, Germania, Polonia, Svizzera, Montecarlo...

Terre di Canossa prima tappa: venerdì 19 aprile. Sui passi più belli

L’eccellenza del territorio Italiano è lo scenario che accompagna il Gran Premio Terre di Canossa. Le splendide “opere d’arte a quattro ruote” presentate al pubblico da Savina Confaloni a Salsomaggiore Terme, iniziano ufficialmente la gara a Reggio Emilia con il primo gruppo di prove a cronometro nel cuore delle terre di Matilde di Canossa, di fronte ai castelli di Canossa, con il trofeo Eberhard Champion. Molti i top driver presenti al via che subito ingaggiano una sfida tra gentleman drivers. Gli equipaggi, scortati come sempre dalla Polizia Stradale, coniugano controllo orario con gnocco fritto a Quattro Castella, raggiungono Castelnovo ne' Monti e, dopo un doveroso passaggio ai piedi della Pietra di Bismantova, simbolo del nostro Appennino, si fermano per il pranzo a Ligonchio presso il rifugio dell’Aquila, dove la famiglia Sacchini interpreta la qualità del vivere bene come accoglienza e passione per il proprio territorio. Il percorso si snoda attraverso le suggestive strade dell’Appennino tosco-emiliano, abitato dall’uomo e dagli animali, che convivono in armonia, in un’ottica di sviluppo sostenibile. Sul crinale del passo di Pradarena, il più alto valico dell’Appennino settentrionale,gli equipaggi hanno il previlegio di passare la frontiera climatica tra clima continentale e clima mediterraneo. Nel primo faggi, dolci declivi e foraggere per la produzione del Parmigiano Reggiano, dall’altro castagne, ulivi e farro. Il sole illumina il passo del Vestito per abbigliare al meglio la prima giornata di gara e regala a tutti i partecipanti emozioni visive che rimarranno impresse nei ricordi. La verde Garfagnana, con i suoi caratteristici borghi medioevali, detti rioni, accoglie gli equipaggi ai piedi delle Alpi Apuane che occhieggiano al mare della Versilia, pronta a coccolare tutti i partecipanti. La Capannina di Franceschi a Forte dei Marmi anima la prima serata versiliese del Terre di Canossa con cena e musica da vivo, come da tradizione. Durante la serata l’amministratore delegato Mario Peserico premia il vincitore del Trofeo Eberhard:l’equipaggionumero 5 Vesco-Tanghetti, mentre secondo classificato è l’equipaggio numero 2 Gamberini-Fabbri. Per loro un cronografo “Champion V di Eberhard & Co”. Vincitori del circuito Red Graniti sono sempre Vesco-Tanghetti che, seguiti da Salvinelli –De Marco, ricevono in premio le sculture in marmo dell’artista Francesco Cremoni, mentre tutti i piloti sono omaggiati da un cuore scolpito a mano, offerto dall’azienda.

Terre di Canossa seconda tappa: sabato 20 aprile. La Toscana

Partenza da Forte dei Marmi in direzione Lucca, dove gli equipaggi hanno il privilegio di sfilare con le auto storiche sulle antiche mura della città. Da Lucca il via è per Livorno, con spettacolari prove a cronometro tra le nuvole sul Monte Serra. Il Monte Serra, molto selettivo dal punto di vista tecnico, con difficoltà ulteriormente aumentate dalla fitta nebbia, non permette ai piloti di mantenere i ritmi e le medie del primo giorno. E’ un privilegio l’esperienza di vivere una giornata a bordo con i piloti ufficiali dell’Automobilismo Storico Alfa Romeo, che commentano dal vivo la complessità delle prove a cronometro. La loro capacità e professionalità nell’affrontare il complesso gruppo di prove, testimoniano la qualità del Gran Premio Terre di Canossa e la passione e preparazione tecnica che accomuna gli equipaggi. Dai monti alle banchine di Livorno, dove le auto sfilano sul mare ai cantieri Benetti e all’Accademia navale, per poi riposarsi con il pranzo al circolo ufficiali dell’Accademia navale di Livorno, all’ombra del tricolore. Sulla via del rientro ancora prove a cronometro lungo le panoramiche strade del circuito del Montenero, vinto ottant’anni fa dal mitico Tazio Nuvolari su Maserati 8 CM. Sono i luoghi del Gran Premio d’Italia del 1937 e anche del famoso film “Il sorpasso”. La via del rientro prevede un omaggio a Pisa e alla sua affascinante piazza dei Miracoli, dove ai piedi della torre più famosa del Mondo, sfilano le opere d’arte a quattro ruote del Terre di Canossa. L’arrivo di tappa è a Pietrasanta, dove le auto si schierano nella bellissima Piazza del Duomo per un aperitivo e un bagno di folla in questa meravigliosa culla dell’arte, mentre la voce di Savina Confaloni presenta auto ed equipaggi al pubblico. Proprio in questa piazza, cinquecento anni fa, Michelangelo firmava i primi contratti per l’escavazione del marmo destinato alla costruzione della Chiesa di San Lorenzo in Firenze. La serata finale, come da programma è a Forte dei Marmi sulla spiaggia, in tempo per ammirare il tramonto sul mare nella suggestiva atmosfera al Beach Party targato Bambaissa, stabilimento balneare dell’Augustus Resort, un tempo Villa della famiglia Agnelli. La serata sul mare è dedicata a Benetti, cui è intitolato il gruppo di prove svolto tra gli yachts all’interno dei cantieri più prestigiosi. L’ingegner Poerio, A.D. di Benetti porge il suo personale saluto a tutti gli equipaggi del Terre di Canossa e annuncia che i premi delle prove a cronometro presso i cantieri sono dei prestigiosi modellini Benetti. L’ingegner Vatteroni, direttore del cantiere di Livorno premia l’equipaggio Margiotta-Perno (15), mentre l’ingegner Candida, direttore di Viareggio, premia Lenzi-Cadoppi (6). Il premio speciale Lusben è consegnato dall’Ingegner Simoncini all’equipaggio Kirkpatrick- Kirkpatrick (8). Letizia Ferrari, Marketing Manager di MaseratiItalia, saluta tutti i presenti e annuncia che durante le premiazioni finali verranno assegnati speciali premi Maserati. Vincitore della seconda tappa del Terre di Canossa è l’equipaggio Vesco – Tanghetti (numero 5) seguiti da Fontanella – Covelli (4) e da Salvinelli-De Marco (1). Per le moderne invece è in testa Verghini-Fuso (10) seguito da Maiocco-Zennato (106) e da Materi-Mauro (102).

Terre di Canossa terza tappa: domenica 21 aprile. Ritorno nella Motor Valley

La terza tappa è un panoramico percorso attraverso le Alpi Apuane, la Garfagnana, e l’Appennino modenese. Gli equipaggi lasciano il mare di Forte dei Marmi e attraversano l’antica galleria del Cipollaio, un caratteristico tunnel scavato nella roccia, che connette la Versilia alla Garfagnana sotto un sole che splende e che, nonostante le previsioni avverse, ha sempre accompagnato gli equipaggi. I piloti superano poi gli Appennini attraverso il passo delle Radici e, dopo una pausa caffè a Piandelagotti, scendono a Modena per un gruppo di prove adrenaliniche nel rinnovato autodromo di Modena. Rombano i motori sui Ponti di Calatrava a Reggio, chiusi al traffico per l’ultimo gruppo di prove che designeranno i vincitori della classifica assoluta. L’arrivo è in piazza Prampolini, sotto all’arco Eberhard e di fronte alle Maserati schierate. E’ Savina Confaloni a presentare le auto e gli “eroi” al pubblico che ammira entusiasta l’esclusivo parterre. Il meritato relax del pranzo finale nei saloni del Circolo del Casino e infine la premiazione ai vincitori di questa terza edizione del Terre di Canossa che, come da tradizione,  si svolge nella storica Sala del Tricolore dove il 7 gennaio del 1797 viene adottato per la prima volta il “Tricolore” come bandiera nazionale. La sfidante gara di regolarità classica internazionale si conclude, dopo oltre 630 chilometri, nel cuore di Reggio Emilia. L’atmosfera è quella delle grandi occasioni quando gli equipaggi arrivano in piazza del Duomo a Reggio, dove un folto pubblico attende curioso questo incredibile corteo. Motori, territorio, storia, gastronomia e arte. Ma anche solidarietà. Per questo la Scuderia Tricolore ha scelto quest’anno di sostenere il progetto della missione in Etiopia del Gruppo Scout Reggio Emilia 3.

"Un grazie di cuore da parte dell’organizzazione a tutti coloro che hanno reso possibile il successo dell’evento: in primo luogo a tutti i partecipanti, che con il loro entusiasmo hanno reso unico Terre di Canossa. E poi un grazie alle autorità dei comuni e delle province attraversati, al governo e al Senato della Repubblica, agli ufficiali di gara della Csai, agli uomini della Polizia stradale, a tutti i collaboratori e ai volontari senza il cui supporto tutto questo non sarebbe stato possibile.Un ringraziamento speciale all’ambasciatore italiano a Mosca Antonio Zanardi Landi per l’importante supporto. Tre giorni intensi in una miscela perfetta di splendide auto, competizione, turismo, gastronomia e relax. Un grande evento curato in ogni dettaglio con la passione e la determinazione della gente dell’Emilia, Terra di Motori, e del team Scuderia Tricolore, guidato dal Presidente Luigi Orlandini, che rinnova l’appuntamento per l’edizione 2014".