Home Cronaca Come cambia la politica / Fabio Filippi: “Viva Re Giorgio”

Come cambia la politica / Fabio Filippi: “Viva Re Giorgio”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Intorno al nome di Napolitano si è venuta a ricomporre quella frattura che si era determinata fra le principali forze politiche e che aveva indotto uno stallo insuperabile, sia rispetto all’elezione del nuovo presidente della Repubblica, che alla formazione di un nuovo governo. La rielezione di Napolitano è avvenuta sulla base un larghissimo consenso e ciò fa ben sperare per il futuro del Paese.

Quel governo delle larghe intese che sembrava impossibile, ora sembra divenire possibile: Napolitano, a differenza di prima, una volta insediato, si troverà in una condizione di pienezza dei poteri e quindi nella possibilità di favorire la formazione di un governo stabile e di prospettiva.

Ora Napolitano, che non si trova più a fine mandato, ma all’inizio di uno nuovo, potrà conferire liberamente un nuovo incarico ad una personalità effettivamente in grado di favorire la creazione di un governo politico che sappia, soprattutto, guardare all’interesse generale del Paese.

Il clima di pregiudizio ideologico, che ha impedito, in questi 50 giorni che hanno seguito la crisi di Governo, di addivenire ad una soluzione positiva, ha creato un grave danno all’Italia: ora si tratta di recuperare il tempo perduto, per dare risposte concrete ai gravi problemi economici e sociali che affliggono gli italiani.

Bentornato Re Giorgio.

(Fabio Filippi)

 

7 COMMENTS

  1. Ogni commento è ovviamente superfluo. Aggiungo per completare che si parla con insistenza della Gelmini come ministro dell’istruzione. Il capolavoro politico generato dal Pd mi pare non abbia precedenti storici. Penso diverrà un caso da studiare. La cialtroneria di questi dirigenti da strapazzo è talmente elevata che si stenta a credere che sia genuina. Forse meglio pensare ad un doppiogiochismo fatto di connivenza più o meno palese. Vergogna, inenarrabile vergogna!

    (Ellebi)

    • Firma - ellebi
    • Penso che dobbiamo ringraziare anche il Movimento 5 Stelle che, con il suo atteggiamento sprezzante rispetto a qualsiasi proposta, ha dato un contribuito decisivo a rimettere in sella Berlusconi, la sua corte e i suoi tutori.

      (SC)

      • Firma - SC
  2. Non sono d’accordo sull’appellativo di “re Giorgio” attribuito al Presidente della Repubblica. Sono tra le persone che sentono il dovere di ringraziarlo per quello che – data l’età e i compiti pesantissimi affrontati – ritengo essere un sacrificio grossissimo. Lo spettacolo penoso, gli interessi di parte, le palesi incapacità dimostrate da Bersani, molto più preoccupato del suo partito che dell’Italia intera, la situazione più che tragica della nostra economia, l’inarrestabile decadenza di ogni settore, la diffusa mancanza di fiducia nella politica tutta e nei politici di ogni parte che non hanno saputo affrontare la crisi e fare le necessarie e urgenti riforme, la povertà e la fame che affliggono moltissime persone e l’elenco potrebbe essere ancora lungo e tragico, TUTTO QUESTO ha fatto decidere il Presidente ad accettare un mandato pieno di incognite e di difficoltà di cui dovremmo – almeno nell’immediato – rallegrarci ed essere rispettosi.

    (Paola Agostini)

    • Firma - PAOLAAGOSTINI
  3. Volevo aggiungere – per il signor Filippi – che l’appellativo “Re Giorgio” nel settennato appena concluso è sempre stato usato dai giornalisti della rivista “Il borghese” per indicare il Presidente Napolitano. Se lei conosce questa rivista si renderà conto che l’appellativo potrebbe suonare offensivo e non mi sembra il caso: come dargli del fascista!

    (Paola Agostini)

    • Firma - PAOLAAGOSTINI
  4. Concordo, Paola. Ma il bello è che, dopo la giusta strigliata che il nostro presidente Napolitano ha dato a tutti i partiti, erano tutti lì a battere le mani! Come dire: quanto siamo cafoni! Spero almeno che per le larghe intese che purtroppo arriveranno, visto che non c’è scelta, decida il Presidente Napolitano sulle riforme più urgenti da fare!

    (Elio Bellocchi)

    • Firma - eliobellocchi
  5. Penso che l’Onorevole Napolitano abbia dato prova di grande spirito di sacrificio, per cercare di porre rimedio all’incapacità e al menefreghismo dimostrato dalla maggiore parte delle forze politiche, mettendo in gioco il suo orgoglio di vero Italiano che tiene prima di tutto al bene della nostra tanto bistrattata Patria, le nostre speranze sono rivolte a lui, sperando che riesca a mettere un freno alla deriva pericolosa nella quale è stata avviata l’Italia a causa dell’incapacità dei nostri governanti di cercare di arginare la crisi nella quale siamo precipitati, mettendo un freno alle ambizioni dei nostri politicanti, sapendo far valere ed imponendo loro le sue capacità, costringendoli ad una collaborazione che andava attuata già all’alba delle ultime elezioni, se fosse prevalso il buon senso da parte di tutti.

    (Beppe Bonicelli)

    • Firma - BonicelliBeppe
  6. Caro Elio, il momento che dura da troppo tempo è veramente difficile e preoccupante e nessuna persona consapevole può negarlo. Eppure, ascoltando oggi vari programmi di attualità su Radiouno, si direbbe che non tutti i politici l’abbiano capito: i PD vogliono spiegare perchè sono COSTRETTI alle larghe intese; Maroni ha dettato al Presidente le sue condizioni (una maxi regione al Nord e l’incameramento del 75% delle entrate, che sarebbe come dire che mandiamo al macero alcune regioni del Sud), Vendola, temendo contatti col “diavolo” non ci sta: allora, queste persone e tante altre che gridano “al lupo, al lupo!” di quello che il Presidente ha detto e delle urgenti necessità dell’Italia se ne infischiano. Nei cervelli è troppo radicato un sistema marcio che ha giovato molto alle varie caste e poco, pochissimo alla Patria. Forse va bene il “muoia Sansone e tutti i filistei”?Appartengo anch’io alla schiera dei molto confusi e preoccupati e mi sembra impossibile che, per evitare che la nave affondi, non si voglia e non ci si dia da fare per cercare di evitare il naufragio al di là delle ideologie. Spes ultima dea, quindi speriamo!

    (Paola Agostini)

    • Firma - PAOLAAGOSTINI