Riceviamo e pubblichiamo.
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Nel Consiglio comunale di Casina del 16 aprile scorso si è stati informati dei primi interventi urgenti di sistemazione e ripristino della viabilità comunale a seguito di movimenti franosi avvenuti a causa delle persistenti ed abbondanti precipitazioni e dei fondi richiesti che superano i 200.000 euro, mentre si resta ancora in attesa della sistemazione della frana datata circa sei anni fa sulla strada provinciale Casina–Pecorile, dopo le rassicurazioni della Provincia del 13 novembre scorso. Ora, su questo ultimo punto, pare che le carte siano in regola rispetto a problematiche di esproprio emerse e che con il bel tempo i lavori possano partire.
Si è discusso di dissesto idrogeologico non affrontato nel tempo, e per tempo, nel nostro Paese che ora richiederebbe investimenti impossibili da parte dello Stato, a detta del sindaco Rinaldi. Infatti, ad esempio alcune azioni di cura previste sul territorio di Casina, reti di drenaggio superficiale, sono risolutive solo per 10- 20%.
Peccato che all’interrogazione presentata dal nostro gruppo di minoranza "Casina per il bene comune" nella stessa serata sul Corpo forestale e relativamente alle problematiche legate al mantenimento di questo importante presidio sul territorio casinese si sia risposto che lo stesso “era decaduto” già nel 2012 con pensionamenti e che “la popolazione non si sia neanche accorta che il Corpo forestale non c’è più…”. Il comandante del Corpo aveva però affermato che, se il Comune avesse contribuito a dare i locali, esso si poteva mantenere. L’Amministrazione invece ha valutato che il Corpo forestale era già presente a Castelnovo ne' Monti e Carpineti, con il quale Comune si andranno a condividere servizi per il futuro, e non si è sentita di sostenere una spesa mensile per affitto o di individuare locali, anche di sua proprietà. La competenza territoriale in ambito forestale è però ora di S. Polo ove il Comune ha destinato uno spazio ad hoc. Il Comando comprenderà anche Canossa e Vetto e l’Amministrazione di Casina non ha risposto ai consiglieri circa il rapporto numerico che servirà per il controllo di un territorio così vasto e squilibrato. Insomma, i cittadini dovranno rivolgersi a Carpineti, comune più vicino ove è presente il servizio, ma la competenza territoriale è di S. Polo.
Siamo insoddisfatti in particolare per gli aspetti politici legati all’assetto del territorio, ora in situazione precaria e di dissesto e con la necessità di fare anche prevenzione in modo forte, e perché Casina, con la sede centrale della scuola a Carpineti, perde ora anche il Corpo forestale e di conseguenza la sua autonomia e centralità nella zona pedecollinare. Secondo noi la sede si poteva trovare, come è stato fatto per esempio per associazioni o enti che ne hanno fatto richieste, anche di recente (si veda nascita del Centro di ascolto a Casina).
Siamo insoddisfatti, inoltre, per il mancato rispetto di impegni presi lo scorso anno in Consiglio comunale, in seguito a mozione, sulle ricorrenze del giorno della Memoria (27 gennaio) e giorno del Ricordo (10 febbraio 2013) con la motivazione che il Comune stesso già si attiva per iniziative legate alla storia ed al suo approfondimento (è ciò è riconosciuto) ma anche perchè… i comuni limitrofi già si attivano in questo senso con iniziative varie. La celebrazione di una memoria condivisa appare ancora lontana.
(Davide Morani, Paolo Tosi, Cineroli Maurizio, Maria Alberta Ferrari, vonsiglieri di minoranza di "Casina per il bene comune")
Ma perchè, c’era la Forestale a Casina?
(Borz)
Almeno a Casina qualcuno si è lamentato per la soppressione della locale stazione del CFS. A Villa, dove la stazione CFS è stata soppressa oramai da cinque mesi, che io sappia, nessuno a detto “bau”. Grazie per l’ospitalità.
(Gebo Senior)