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Fusioni di comuni, la giunta regionale oggi ha approvato

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Quattro nuove fusioni nei comuni dell’Emilia-Romagna. Oggi la giunta regionale ha approvato quattro progetti di legge relativi ad altrettante richieste di fusioni arrivate alla Regione da parte di consigli comunali che hanno deciso di attivare il processo di unificazione tra amministrazioni del ferrarese, riminese, parmense e reggiano.

Il primo progetto di legge riguarda i comuni di Migliaro, Migliarino e Massa Fiscaglia, in provincia di Ferrara, intenzionati a dar vita a un comune da quasi 12.000 abitanti. Stessa scelta per Sissa e Trecasali (provincia di Parma, 8.000 abitanti), Torriana e Poggio Berni (provincia di Rimini, 4.800 abitanti) e Toano e Villa Minozzo (provincia di Reggio Emilia, 8.500 abitanti).

Le richieste di fusione sono arrivate all’attenzione della Regione dopo un percorso di confronto sul territorio e il voto favorevole dei rispettivi consigli comunali. Per ogni territorio ora seguirà, nel prossimo autunno, prima il referendum consultivo poi il voto definitivo da parte dell’Assemblea legislativa regionale che potrà dare il via libera alla nascita dei nuovi comuni più grandi.

“L’Emilia-Romagna non è nuova a fusioni di comuni”, sottolinea la vicepresidente della Regione Simonetta Saliera. “E’ una possibilità per i nostri enti locali di continuare a garantire e, anzi, potenziare i servizi alla persona, il sostegno alle aziende e la cura del territorio. La Regione Emilia-Romagna ha chiaro che bisogna affiancare questo percorso virtuoso, semplificare e risparmiare, dove si può, sui costi di gestione per liberare nuove risorse per le nostre comunità attraversate da una crisi che sembra non avere fine. In questo quadro – aggiunge la Saliera – la Regione accompagna quei comuni, sindaci, consigli comunali e comunità che hanno il coraggio della sfida della fusione per nuovi e più forti comuni con un lavoro che nasce dal territorio. Bisogna far crescere il consenso sociale e popolare attorno a queste importati proposte”.

Per quanto riguarda gli altri processi di fusione avviati, lo scorso autunno è stata approvata definitivamente la fusione in provincia di Bologna tra Bazzano, Monteveglio, Savigno, Castello di Serravalle e Crespellano che il 1° gennaio 2014 daranno quindi vita al nuovo Comune di Valsamoggia, mentre il prossimo 9 giugno si terrà il referendum consultivo tra i cittadini di Savignano sul Rubicone e San Mauro Pascoli in provincia di Forlì-Cesena.

Tutti i comuni nati da fusione possono godere di finanziamenti straordinari statali e regionali per 15 anni (in base alla popolazione e all’estensione) e per due anni sono esentati dai vincoli del patto di stabilità.

 

1 COMMENT

  1. “Le richieste di fusione sono arrivate all’attenzione della Regione dopo un percorso di confronto sul territorio”. Questa è un’inesattezza. Non è esattamente così, per lo meno a Villa e Toano, lì le assemblee partiranno tra un mesetto. Niente “confronti” con la gente prima del voto in consiglio ma riunioni postume con il fine di convincere la gente. C’è una bella differenza…

    (Pooh)

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