Ci mancavano pure gli "sciacalli" delle frane. Il fenomeno, purtroppo, non risparmia neppure il territorio montano, già duramente provato dal maltempo. I carabinieri verso le 21 di mercoledì a Corniglio hanno fermato e denunciato due persone, un 41enne di Traversetolo e un tunisino di 54 anni, domiciliato a Parma. Sono i primi casi di sciacallaggio registrati nel territorio della montagna interessata dalle frane. I due erano in cerca di materiale ferroso (a sentire la loro versione). Sono stati sorpresi a bordo di un camion all'interno della zona interdetta, precisamente segnalata da segnali di divieto. L'accesso, previo accordo con le forze dell'ordine, è consentito ai soli residenti. I due sono stati denunciati per violazione del divieto di accesso. Possibile un foglio di via dal comune di Corniglio.
Vige tuttora, per tutti, l'obbligo da parte delle autorità di rispettare i divieti e a non penetrare all'interno delle zone proibite, dove si sono registrati anche casi di "turismo delle frane", con i soliti curiosi che hanno pure ostacolato i lavori degli operatori coinvolti nei lavori di somma urgenza. E’ un'emergenza lunga quella in corso sulle terre alte dove si acuiscono vecchie e nuove frane che stanno cambiando la morfologia dell’Appennino. Alcune sono di proporzioni davvero rilevanti, colate di acqua e fango che si staccano dalle montagne, interi versanti che si spezzano.
Intanto ieri la Giunta provinciale parmigiana ha deliberato 200mila euro di lavori di somma urgenza. Rimane chiusa al traffico anche la provinciale sp 17 di Traversetolo (a Ponte Vetto e a Ceretolo) e l'importantissima sp665 Massese (a Boschetto) che collega Parma ad Aulla attraverso il passo del Lagastrello. Il vero rischio è quello di isolare completamente l'Alta Val d'Enza dal resto del mondo. Con i danni incalcolabili che una simile situazione potrebbe comportare.
(Francesco Compari)
“Turismo delle frane” e “sciacalli delle frane”. Certuni non si fermano di fronte a niente. Purtroppo LA MAMMA DEGLI ASINI E’ SEMPRE INCINTA! In bocca al lupo a chi ha subito!
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Queste persone che fanno turismo delle frane dovrebbero subire gli stessi patimenti di chi è stato allontanato dalla sua casa per pericolo di cedimento, allora vediamo se hanno ancora voglia di fare turismo.
(Angelo)
Sono completamente d’accordo con quello che afferma la signora Maria Pia Corsi. Gli asini non si fermano davanti a niente!
(Paola)
Proporrei di tenere una scorta di badili sui mezzi impegnati sulle frane. Quando questi sciacalli/turisti si affacciano a scuriosare, gli si mette il badile in mano e via a scavare nel fango e pulire le strade… Gli passa alla sveltina la voglia di tornare a rompere le scatole!
(Montorsi E.)