Il sindaco di Baiso Alberto Ovi trasmette l'elenco dei dissesti franosi registrati ad oggi sul territorio comunale e lo accompagna con un comunicato di grande preoccupazione che trascriviamo.
Il quadro del dissesto sul nostro Appennino e dei danni conseguenti alle piogge del marzo-aprile che è emerso dalla riunione di martedì scorso in Provincia è pesantissimo per non dire drammatico. Questo principalmente per due ragioni, la gravità dei fenomeni, ma soprattutto la loro diffusione. E ad essere colpite non sono state solo le strade, ma sono minacciate anche abitazioni e strutture produttive.
Si è in piena emergenza, le condizioni di dissesto sono talmente tante che si fa veramente fatica a fronteggiare la situazione. E’ talmente lungo l’elenco dei movimenti franosi che non siamo più in grado di farvi fronte da soli, sia per quanto riguarda gli uomini e i mezzi, che dal punto di vista economico. E’ un quadro preoccupante che richiede soluzioni urgenti al fine di limitare le condizioni di rischio per i cittadini garantendo la sicurezza delle strade e delle abitazioni.
Ad oggi - preciso ad oggi - poiché la situazione è in continua evoluzione, in Comune di Baiso abbiamo tre strade completamente interrotte e per le quali è stato necessario emettere ordinanza: Piola-Costalta in località Monchi, ex sp64 in località Guilgua e Fontanachiusa. Risultano isolate due località: Guilgua con due famiglie residenti e Cà dell’Esposto con una famiglia residente.
I movimenti franosi più importanti che interessano le strade del territorio di Baiso sono 17 ed interessano principalmente la parte Sud-Est del territorio comunale.
Una sommaria stima dei danni subiti dalle strade ammonta a circa € 800.000 senza considerare il ripristino degli asfalti sull'intero manto stradale.
Sono 7 le abitazioni minacciate nelle località di Carano, Gavia, Cà Nova, Canovella, Debbia, Malpasso e Vetrina; la situazione più preoccupante risulta essere quella relativa all’abitazione in località Carano dove il dissesto ha interessato l’area cortiliva e le fessurazioni hanno ormai scoperto le fondazioni dell’edificio.
La messa in sicurezza degli edifici si stima possa richiedere non meno di € 350.000.
Desta preoccupazione anche la situazione di 4 aziende, due agricole in località Cà Benassi e Maestà Bianca, 1 autofficina in località Ponte Secchia dove l’area cortiliva è interessata da segni evidenti di cedimento e si è abbassata in diversi punti di 40 cm e una officina metalmeccanica dove un cedimento a valle minaccia da vicino la struttura.
ELENCO DISSESTI
AGGIORNATO AL 10 APRILE 2013
1) Levizzano - Località Teneggia: si è riattivato un consistente movimento franoso a valle della strada comunale con coinvolgimento della stessa per quasi tutta la sua larghezza. Sono presenti estese e ampie fessurazioni, con un abbassamento della sede stradale di 20-30 cm, che rende problematica la circolazione e si rendono necessari continui ricarichi. Il movimento gravitativo lambisce inoltre l’abitato di Teneggia;
2) Piola: si è verificato un consistente movimento franoso sul versante di valle alla viabilità comunale nei pressi della località di Piola per un tratto di ml. 30 circa. Attualmente il dissesto interessa metà della carreggiata stradale con possibile ulteriore evoluzione e conseguente interruzione della viabilità stessa;
3) Olmo: Si tratta di un consistente movimento franoso sul versante a monte della strada Comunale in località Olmo per una larghezza media di circa 10 mt ed una lunghezza di oltre 60. Il piede della frana ha ormai interessato la sede stradale rendendo necessaria la continua asportazione di materiale al fine di garantire la percorribilità della strada stessa. La notevole quantità di acqua e la pendenza del versante rendono difficoltose tali operazioni per cui è molto probabile la chiusura di Via Olmo, unica via di accesso alla località di Olmo e Casara;
4) Monchi - Pietra Bianca: si tratta di un consistente movimento franoso per una larghezza di circa 20 mt ed una lunghezza di oltre 150 sul versante sud-est dell’abitato di Pietra Bianca. La nicchia di frana è regredita verso il crinale e si colloca ormai a ridosso della viabilità e di fabbricati rurali, inoltre, il piede di frana interessa anche la viabilità comunale in località Monchi rendendo necessaria la frequente asportazione di materiale ed il governo delle acque;
5) Castello di San Cassiano: si è attivato un consistente movimento franoso sul versante di monte alla viabilità comunale di Castello San Cassiano, unica via di accesso ai caseggiati di Monte e Castello San Cassiano. Le continue colate di materiale hanno reso necessaria la chiusura temporanea della strada;
6) Lugara: si è attivato un vasto movimento franoso a ridosso della strada comunale Poggio Del Bue – Levizzano in località Lugara. L’evoluzione del dissesto a causa della elevatissima pendenza e della natura del terreno potrebbe evolvere improvvisamente coinvolgendo ulteriormente la sede stradale ed una struttura in gabbioni, posta a lato del movimento stesso, realizzata negli scorsi anni a sostegno della strada comunale.
7) Cà dell’Esposto: lungo la strada Fontanachiusa che collega Imovilla con Cà del Esposto, si è verificato un vasto movimento franoso che alimentato dalle piogge e dalla consistente quantità d’acqua proveniente dal versante si progressivamente aggravato rendendo necessaria l’emanazione di ripetute ordinanze. La prima del 12.03.2013 con la quale veniva disposto un limite massimo di carico di q.li 20, la seconda del 14.03.2013 con la quale veniva disposta la chiusura della strada nelle ore notturne dalle ore 19:30 alle ore 07:00, la terza del 06.04.2013 che, a seguito di un ulteriore aggravamento, disponeva la chiusura totale della strada. Da rilevare che una abitazione, con due residenti di cui uno anziano parzialmente non autosufficiente, in località Cà dell’Esposto risulta completamente isolata;
8) Guilgua: lungo la ex SP64 in prossimità dell’abitato di Guilgua si è verificato un movimento franoso che determinato uno smottamento a valle della careggiata stradale tale da interrompere la circolazione stradale e precludere l’accesso alla località di Guilgua che risulta pertanto isolata. La borgata è composta di 4 edifici ed è abitata stabilmente da due nuclei familiari composti da 4 persone. In data 20 marzo è stata emessa l’ordinanza n° 15 di chiusura della strada.
9) Pino Basso: lungo la strada Comunale Lugo – Ponte Secchia (ex SP 486) in località Cà del Pino Basso, si è verificato uno smottamento a monte (caduta di massi e terra) della predetta strada che ne ha provocato la parziale chiusura. In data 02.04.2013 si è resa necessaria l’emanazione di una ordinanza sindacale per l’istituzione di un senso unico alternato;
10) Debbia: in località Debbia, lungo la strada Comunale Lugo-Ponte Secchia (ex SP 486) si è verificato un movimento franoso a valle della predetta strada comunale che ha provocato vari tagli ed un forte abbassamento della sede stradale circa 20-30 cm, per una larghezza di 60-70 mt rendendo necessari continui ricariche al fine di mantenere percorribile la strada;
11) Lugara 2: lungo la strada comunale Poggio del Bue-Piola, in località Lugara, si è attivato un movimento franoso a valle della strada, che lambisce ormai la sede stradale, ed ha coinvolto il guard-rail di protezione, rendendo necessaria la restrizione della carreggiata;
12) Monchi 1: in località Monchi, lungo la strada Comunale Piola-Costa Alta, si è attivato un movimento franoso a valle della strada, che ha coinvolto l’intera sede stradale per una larghezza di circa 15 mt determinandone l’interruzione. E’ stata pertanto emessa in data 06.04.2013 apposita ordinanza sindacale (n.19) per la chiusura della stessa strada;
13) Monchi 2: in località Monchi, lungo la strada Comunale Piola-Costa Alta, si è attivato un movimento franoso a valle della strada, che lambisce ormai la sede stradale; Ulteriori aggravamenti del fenomeno hanno determinato l’interessamento della sede stradale per circa i 2/3 della careggiata, una profondità di circa 1,5 mt ed una larghezza di 8-10 mt;
14) Lugo: lungo la strada Comunale Lugo-Ponte Secchia (ex SP 486) in località Lugo, in prossimità del viadotto della SP. 486/R, si è verificato un distacco a monte di materiale inerte che potrebbe provocare la chiusura della predetta strada. Data l’altezza e la pendenza della scarpata quasi verticale si rende necessario provvedere al disgaggio del materiale instabile
15) Villa: in località Villa, lungo la strada Comunale n. 1 Cà d’Ollari – Magliatica Sopra, si è verificato un abbassamento della sede stradale di circa 20/30 cm, che rende necessario ricaricare la strada, giornalmente, con materiale inerte per poter garantire la circolazione e la sicurezza agli utenti della strada;
16) Masere: lungo la strada vicinale n°51 in località Masere si è verificato a valle un movimento franoso che coinvolge oltre la metà della careggiata con un abbassamento della careggiata di circa 20/30 cm per una larghezza di circa 30 mt. In data 10/04/2013 è stata emessa ordinanza di chiusura della strada. Provvisoriamente al fine di evitare l’isolamento della località Calcinara il passaggio avviene, in modo precario, attraverso un’area cortiliva.
17) Piana: in località Piana, lungo la strada comunale n° 29 Chiesa San Cassiano-Costa Bassa si è attivato a valle un movimento franoso che ha provocato un abbassamento di buona parte della sede stradale di circa 70/80 cm per una larghezza di circa 20 mt . In data 10/04/2013 è stata emessa ordinanza per un senso unico alternato ed un limite di velocità di 30 km/h;
Totale strade € 771.000
ABITAZIONI
1) Vetrina: un vasto movimento franoso ha coinvolto la strada vicinale Vetrina-Cà Aguzzali e il fronte di frana alimentato da una notevole quantità di acqua si è avvicinato alle abitazioni, ha interrotto la rete idrica principale rendendo necessaria la posa di una tubazione volante. In data 30.03.2013, si è provveduto ad allontanare parte delle acque del versante con la posa di una tubazione.
2) Malpasso: uno scivolamento superficiale lambisce alcune abitazioni riversando acqua e fango in un’area cortiliva;
3) Carano: in via Carano, si è attivato un vasto movimento franoso che coinvolge la strada vicinale n. 73 Capagnano, e un fabbricato residenziale che ospita una famiglia di 2 persone. Il dissesto ha interessato l’area cortiliva e le fessurazioni hanno ormai scoperto le opere fondali dell’edificio. Sono in corso opportune verifiche per valutare le condizioni di agibilità dell’edificio. Per evidenti motivi di sicurezza i residenti hanno trovato comunque sistemazione presso parenti;
4) Cà Nova: in località Cà Nova si è verificato un movimento franoso della larghezza di circa 15 mt ed una profondità di 30 mt, nella parte di monte il dissesto è ormai in prossimità di un fabbricato;
5) Gavia: in località Gavia sulla sinistra idraulica del fiume Secchia e in prossimità del viadotto della SP 486R, si è verificato un distacco importante di materiale che, nella fase evolutiva, potrebbe mettere a rischio la stabilità dell’immobile posto a monte e coinvolgere la predetta strada provinciale;
6) Canovella: in località Canovella un movimento franoso ha provocato un distacco importante di materiale che, nella fase evolutiva, potrebbe mettere a rischio la stabilità dell’immobile posto a monte;
7) Debbia: in località Debbia il movimento franoso che ha coinvolto la strada comunale Lugo-Ponte Secchia si è ulteriormente ampliato e minaccia da vicino un fabbricato di servizio. Sono inoltre evidenti ampie fessurazioni in prossimità di altri fabbricati posti subito a monte della predetta strada comunale;
Totale abitazioni € 365.000
STRUTTURE PRODUTTIVE
1) Maestà Bianca: La nicchia di frana del movimento franoso che ha interessato la strada comunale Piola-Costalta in località Monchi è ulteriormente regredita verso il crinale e si colloca ormai a ridosso della viabilità e dei fabbricati al servizio dell’azienda agricola;
2) Cà Benassi: in località Cà Benassi un movimento franoso che interessa una vasta area del versante minaccia da vicino i fabbricati strumentali (stalla e fienile) di una azienda agricola e sulle aree interessate dagli immobili si notano in modo evidente i segni del dissesto;
3) Ponte Secchia: l’area cortiliva di una autofficina in località Ponte Secchia è interessata da evidenti segni di cedimento e si abbassata, in diversi punti, di oltre 40 cm. Il fenomeno è da mettere presumibilmente in relazione all’azione erosiva del fiume Secchia che scorre al piede della scarpata;
4) Prato: in località Prato si è attivato un movimento franoso su un versante in forte pendenza e minaccia da vicino una struttura adibita ad attività produttive e la colata di valle interessa la viabilità di accesso al fabbricato sottostante:
Totale Strutture Produttive € 75.000 TOTALE GENERALE € 1.211.000