Sp 513 interrotta nella notte di sabato 30 marzo per l'aggravarsi della frana che incombe sulla strada medesima in località Frantoio/Cantoniera. Sul posto risultavano Protezione civile e personale della Provincia di Reggio Emilia. Per chi voleva raggiungere, salendo da Ciano e da Reggio Vetto non restava la strada che da Buvolo sale a Piagnolo, Legoreccio, Rosano, per altro interessata da diversi smottamenti.
Singolare che restano però al momento chiusa la comunale che, dalla medesima strada Buvolo Rosano conduce a Spigone e Vetto. Chiusa, sempre per frana, la strada che sale da Parma e arriva al ponte per Scurano. E, per chi scende da Castelnovo, poco sopra Rodogno, si viaggia a senso unico alternato lungo la stessa 513 per un movimento erosivo che perdura da mesi. Come unico accesso, in caso nefasto di aggravamento dei tratti citati, resterebbe quello lungo il torrente Lonza verso Ramiseto o Castelnovo....
Penso che non sarebbe stato male mettere dei cartelli di deviazione a Reggio con scritto che la strada per Vetto era inagibile, dal momento che era risaputo che la mattina di Pasqua sarebbe stata molto trafficata, la zona e soprattutto le persone che per raggiungere Ramiseto da Reggio Emilia sono arrivati fino alla frana per poi dover tornare indietro passando da Trinità e sbucando a Casina, quindi oltre due ore di macchina…
(Anna)
Io abito a Castelnovo ne’ Monti e domenica mattina dovevo raggiungere i miei genitori che abitano nella frazione di Buvolo. Ho visto il cartello di “strada interrotta al km 40” ben sapendo che si riferiva alla frana in località Cantoniera, ho pensato bene di arrivare fino a Vetto e poi di percorrere la strada di Rossigneto che arriva a Vogilato-Piagnolo. A metà di detto percorso, la strada è interessata da una frana, che pare si sia staccata nella nottata tra sabato e domenica, ma meno male che metà corsia era aperta, ma questa strada è da sempre problematica, ci sono stati periodi in cui addirittura è stata chiusa. La tristezza più grande è stata quando, finalmente a Piagnolo, scendo verso l’abitato di Buvolo e vedo due grossi “smottamenti”, se così li vogliamo chiamare, che interessano il percorso. Grande tristezza e senso di abbandono, forte senso di abbandono per questa zona, perché queste due frane non si sono staccate in tre giorni, ma da tempo avevano dato segno di cedimento, segnalati con nastri bianchi e rossi e riducendo la carreggiata! Forse si sperava nell’aiuto del buon Dio e nella siccità! Mi è venuto da pensare che andava meglio quando andava peggio, una situazione del genere non si è mai verificata in questa strada! E non voglio fare polemica, ma pensando a quanto accaduto nel bilancio del comune di Vetto, una sana rabbia mi assale e penso con che faccia si mostrano alla gente le persone che male hanno fatto il loro dovere? Se Piagnolo, Vogilato, Scalucchia dovessero (speriamo di no) rimanere isolate, visto e considerato che un altro cospicuo smottamento è presente in località Legoreccio, con che faccia chi di dovere andrà a comunicarlo agli abitanti? Proprio perché in questi paesi ci sono persone che ci abitano stabilmente, trattenute da un grande amore verso la propria terra, che affrontano ogni giorno il disagio di vivere lontano dal lavoro, dalla scuola e dalle mille comodità che la città offre, dovrebbero essere servite da strade in buone condizioni, visto e considerato che nel pagamento delle tasse (vedi IMU) non hanno nessuno sconto anzi…
(Stefania)
Le frane purtroppo non dipendono dai bilanci dei Comuni. Come ben si legge su tutti i giornali tutto il territorio montano è stato colpito da frane e smottamenti e Castelnovo non è rimasto indenne da questo. L’Imu, l’addizzionale Irpef ecc. si pagano ben bene anche a Castelnovo ma non ci pare che la viabilità sia così in ottimo stato. Proprio nel centro del paese, davanti ad alcuni esercizi pubblici, ci sono delle buche dove veramente si potrebbe utilizzare la canna da pesca. Quando non serve è inutile fare polemica.
(A.L.)
Ribadisco che non voglio fare polemica, ma queste strade secondarie sono anni che non vedono una sana manutenzione e spesso quando gli abitanti chiedono alle autorità preposte di intervenire il ritornello che si sentono ripetere è sempre quello: cioè non ci sono fondi… Le frane non dipendono dai bilanci, ma se ogni volta che si vede un piccolo cedimento si intervenisse immediatamente al ripristino invece che segnalare con nastri bianchi e rossi forse non si arriverebbe alla situazione attuale. Io ho parlato del comune di Vetto non perchè Castelnovo sia migliore o abbia una viabilità eccellente, semplicemente perché è il mio paese e fa male vedere come è stato ridotto!
(Stefania)
Sono caduti massi, esondati torrenti, frane ovunque nelle provincie di Reggio, Parma, Modena e non solo. Purtroppo non è una questione di nastri bianchi e rossi, è il terreno che dopo mesi di piogge e neve non riesce più ad assorbire acqua e si ribella ovunque. Il territorio vettese, per morfologia, è soggetto a cedimenti franosi e in diversi luoghi del comune sono stati fatti interventi anche consistenti dove erano più necessari. Contro le condizioni climatiche per il momento non ci può andare nessuno. Se c’è qualcuno con dei particolari poteri che possa aiutare… si faccia avanti.
(MC)