Riceviamo e pubblichiamo.
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Succiso un vero,vecchio paese tra innovazione e tradizione; una comunità sempre più piccola ma non rassegnata, che si impegna ogni giorno per sopravvivere, tra passato e futuro: dalla pastorizia al centro benessere, passando per la buona cucina, l'ospitalità e il turismo verde.
Una risposta di fatica quotidiana, creatività e lavoro contro le difficoltà, metafora concreta di un'Italia minore che è forse anche l'Italia migliore, che contro la crisi e l'abbandono mette in campo cooperazione e identità ,impegno in prima persona, disponibilità,adattamento,aiuto reciproco,senso di comunità . Tutto questo i media stanno scoprendo a Succiso.È stato emozionante vedere tutto questo andare in onda,come contrappunto,dentro la cronaca diretta del travaglio per la formazione del governo dell'Italia .
Può esserci qualche enfasi, ma c'è anche tanta sostanza e tanta verità. Da Repubblica al Tg5, da UnoMattina a La vita in diretta, assistiamo in questi giorni, da parte dei media, alla scoperta di una realtà che conoscevamo nei suoi valori semplici e autentici; e sulla quale abbiamo investito, come Parco Nazionale dell'Appennino, realizzando qui, con la cooperativa paese Valle dei Cavalieri il nostro primo, inedito centro visitatori. Un centro visita pubblico-privato, una bussola, un luogo vero di incontro col territorio, storia, geografia ed economia. Da qui è partita la prima esperienza di Neve Natura e cultura d'Appennino,nel 2007, in febbraio, un mese nel quale mai a Succiso vi erano stati animazione e turismo. Da qui, dopo 30 anni dalla chiusura della scuola elementare, abbiamo fatto partire l'idea di una "scuola di Appennino", e l'"hanno per scuola l 'Alpe" come motto per le esperienze di soggiorno di studenti ed educazione ambientale.
È bello che tutto questo sia "scoperto" e valorizzato. È importante per l'orgoglio che suscita a chi ne è protagonista col suo impegno quotidiano e a tutte le piccole comunità dell'Appennino che hanno bisogno anche, tra l'altro, di credere nelle potenzialità loro e del territorio. È importante perché mette l'accento sulle persone,ancor prima che sulle cose, sulla cooperazione attiva, piuttosto che sull'attesa passiva. È importante perché può essere esempio e traino di visite, di presenze, di ritorni , di nuovo lavoro in Appennino.
Che trasmissioni come “La vita in diretta” parlino della Coop di Succiso non lo trovo motivo di gran soddisfazione. Il “progetto Succiso” si è sviluppato ed è cresciuto lontano dai “media” (quelli tradizionali, come giornali e tv) e si fonda su tre elementi: la determinazione dei suoi abitanti; l’intuizione coraggiosa del Parco Nazionale e la gran fortuna di essere un luogo non comune. Succiso è un posto 5 stelle, frequentato e tenuto vivo dalle passioni. Di chi va in montagna, a cavallo, a piedi, in bicicletta o con gli sci ed apprezza luoghi, gusti, sapori e modi non ancora “omologati”. Il pecorino di Succiso, l’Alpe, la Scalucchia… Quando arrivate in paese non ci sono insegne, luci al neon sulle strade, grandi hotels, ristoranti, pizzerie, paninoteche…, trovate semplicemente un posto “fuori dal comune”. Non credo che la venuta dei media porterà benefici. Forse qualche luce e rumore nuovo! Mi auguro che Succiso e tutto ciò che lo circonda possa rimanere un progetto di “qualità”, ma sopratutto un luogo non comune e un “progetto minore”.
(Renè Brian)
Per fare felice qualcuno forse non bisogna fare morire le borgate del nostro Appennino ma cercare un equilibrio non facile da trovare.
(Franco Prati)