In questi giorni molti pensionati ex statali, anche in Appennino, hanno avuto un'amara sorpresa nel ricevere l'ultima pensione: una forte riduzione degli importi retribuiti. "Ancora un provvedimento dell'Inps, adottato peraltro senza darne preventiva comunicazione, che produce un danno nei confronti dei pensionati". A denunciarlo è stato la Fnp Cisl di Reggio Emilia che, per voce del segretario Loris Cavalletti segnala come “nel mese di marzo l’Inps per le pensioni ex Inpdap ha deciso l'applicazione della procedura relativa al conguaglio fiscale per l'anno 2012-2013, per i trattamenti pensionistici di importo superiore ad € 18.000, che hanno avuto il recupero del debito fiscale in un'unica soluzione, sulla rata del mese di marzo”. Questo è avvenuto per i pensionati pubblici (ex Indap, ora incorpoarti nell’Inps).
A seguito di ciò, la Fnp Cisl, è intervenuta contro un ingiustificato comportamento dell'Istituto di previdenza, il quale ha assicurato che, dalla prossima mensilità di aprile, il residuo debito fiscale sarà recuperato in più rate, e fino al suo esaurimento, garantendo comunque il doppio del trattamento minimo Inps. Per coloro che hanno un trattamento pensionistico uguale o inferiore al doppio del minimo, il debito sarà recuperato con la salvaguardia del limite del quinto della pensione.
“Al fine di scongiurare qualsiasi altro episodio del genere che possa andare contro gli interessi dei pensionati abbiamo chiesto alla nostra segreteria nazionale Fnp Cisl di chiedere un incontro urgente per trovare le possibili soluzioni a favore di chi oggi si è trovato con una pensione di pochi euro”.
Attenzione anche sul fronte delle pensioni di invalidità. "E' inaccettabile che decine migliaia di persone invalide assistano inermi alla demolizione del proprio diritto alla pensione di invalidità" denuncia ancora Loris Cavalletti, commentando la decisione della Corte di Cassazione che ha preso posizione contro il diritto di migliaia di persone ad accedere alla pensione di invalidità civile, stabilendo che l'accesso alla stessa dovrà essere calcolato in base al cumulo del reddito familiare e non più su quello individuale”
“Il nostro appello – continua il segretario della Fnp Cisl - è rivolto quindi al governo affinché intervenga per impedire che i pensionati italiani, già duramente colpiti con diverse misure vessatorie, vengano nuovamente privati di un diritto sacrosanto, ristabilendo così un principio di giustizia e di equità”.