Nel secondo capitolo di 'Oliver Twist' Charles Dickens fa dire al suo personaggio: 'Please, sir, I want some more'. Questo 'some more' non è indice di avidità da parte di Oliver, ma di una giusta rivendicazione dei diritti di un bambino affamato.
Lungi dal voler paragonare la nostra situazione a quella di un bambino senza cibo, è pur sempre vero che spesso bisogna farsi sentire per avere ciò che ci spetterebbe di diritto.
L'anno scorso l'Istituto CATTANEO-DALL'AGLIO ha contattato la comunità e le Istituzioni per avere la possibilità di acquistare un altro laboratorio linguistico per i nostri studenti: a parte l' interessamento del Comune di Castelnovo nella persona dell'assessore Gabrini e un aiuto finanziario da parte del Comune di Collagna (ringraziamo entrambi dal profondo del cuore) non abbiamo ottenuto altre risposte.
Tuttavia mi chiedo: non è diritto degli studenti della montagna avere le migliori opportunità per la loro formazione? Capisco che il momento non sia dei migliori ma è proprio in situazioni come queste che l'importanza della scuola è fondamentale: dateci la possibilità di fare sentire ai nostri ragazzi che 'we care', che ci interessa, che vogliamo che siano pronti per il futuro, che vogliamo che lo affrontino con serenità e senza paura con tutti gli strumenti che siamo in grado di offrire loro.
Poter utilizzare un laboratorio linguistico significa avere a disposizione moderni strumenti tecnici per lo sviluppo di competenze sempre più necessarie e sempre più richieste. Come pensiamo che sia possibile farlo ora in un contesto in cui un solo laboratorio linguistico deve bastare a oltre ottocento studenti? Voglio quindi insistere e chiedere ancora, come Oliver, 'I want some more'.
Mi rivolgo perciò a tutta la nostra comunità montana, perché so che in tantissimi capiscono le nostre necessità: provate a sostenerci tutti, tutti insieme ce la possiamo fare.
Professoressa Ornella Gigli
Speriamo che tutta la comunità accolga il tuo appello sostenendo la nostra scuola come merita, perchè adesso più che mai dobbiamo pretendere quel “some more” per i nostri studenti.
(Anna Gregori)