Si è disputato oggi a Lenzerheide, sulle nevi svizzere, l’ultimo appuntamento della Coppa del mondo di sci alpino 2012/2013 con le finali di slalom maschile e di gigante femminile. Le avverse condizioni climatiche dei giorni scorsi ed i –16° hanno favorito il formarsi del ghiaccio su una pista già trattata e barrata per le gare di questa domenica quasi primaverile e soleggiata.
Nella prima manche sono partiti cinque azzurri, Moelgg, Thaler, Gross, Deville e Giuliano Razzoli: la tracciatura dell’allenatore austriaco ha messo a dura prova tutti gli atleti in gara a causa delle troppe curve aritmiche che hanno rallentato la velocità creando così uno slalom lungo e faticoso.
Giuliano Razzoli, al cancelletto con il pettorale 16, è partito tranquillo sul muro iniziale ed ha sciato bene ed in modo fluido fino alla fine, cercando di terminare la gara senza rischiare e piazzandosi così all’8° posto a + 1,45. La seconda manche, tracciata dall’allenatore svedese, si presentava più varia, più veloce e quindi più spettacolare. Razzoli è partito bene, con una sciata fluida ma senza cambiare marcia e posizionandosi in classifica finale all’11° posto con +2,48 .
Il campione emiliano così commenta da Lenzerheide: "Oggi non ero molto in forma per puntare al podio a causa dell’influenza che mi ha colpito per tutta la settimana. Sono andato bene nella prima manche... poi nella seconda, anche se era più filante, dovevo fare velocità ed invece ho sciato per cercare di portare a casa un po’ di punti anche se ho perso tre posizioni…. Quest’anno mi è mancata la continuità per tanti motivi: il cambio dei materiali, l’infortunio alla schiena... ma anche una buona dose di sfortuna… Comunque va bene così, sono contento perché sono tornato a sciare forte, tra i primi… Le gare di Coppa del mondo sono finite ma ho ancora i Mondiali militari il 28 marzo dove vestirò i colori dell'Esercito e dove voglio fare bene per difendere la medaglia d'oro conquistata nell'edizione precedente. Poi mi concentrerò al massimo sulla preparazione e sui nuovi materiali per cercare di arrivare alla prossima stagione al meglio della forma. Lo devo a me stesso ed anche alla mia famiglia, al mio staff ed ai miei fan che anche oggi sono arrivati fino a Lenzerheide per sostenermi dimostrandomi fiducia ed affetto e per questo li ringrazio di cuore”.
La finale di Lenzerheide è stata vinta dal tedesco Felix Neureuther con 1:52:20, seguito dall’austriaco Marcel Hirscher con +0,36 e dal croato Ivica Kostelic con +0,51. Gli italiani: al 10° posto Manfred Moellg con +2,41, 11° Giuliano Razzoli con +2,48, 14° Stefano Gross con +2,81 e 18° Patrick Thaler a +3,58.
Un campione si vede anche quando le cose non vanno come si vorebbe, ci vuole pazienza, tenacia e tanto lavoro, cose che a Giuliano non sono mai mancate, ed è per questo che sono convinto che l’anno prossimo sarà di nuovo lì, a dare battaglia ai primi. Forza, Razzo!
(Marco Bertoia)