In merito alle recenti notizie apparse su alcuni organi di stampa e su una nota testata online della montagna (Redacon, ndr - vedi), riportanti il punto di vista del gruppo di minoranza sui diversi argomenti trattati nel consiglio comunale del 23 febbraio, ancorché tutte le opinioni siano assolutamente legittime, quanto riportato merita una risposta.
Fiera del Parmigiano Reggiano. La Fiera è uno degli appuntamenti più importanti dell’Appennino. È una grande festa popolare che vede una grande partecipazione. La nostra Amministrazione ha affidato ad “Effetto Notte” l’organizzazione degli eventi e ha nominato un comitato tecnico, che, sempre in accordo con il comune, ha gestito tutti i momenti della fiera. Molte organizzazioni del volontariato hanno allestito spazi anche gastronomici: Croce Rossa, Protezione Civile, il Gruppo Missionario, Bergogno Medievale, il Consorzio Ars Canusina e molti altri ancora. Credo si possa dire che la fiera è la festa dei cittadini del comune di Casina interamente organizzata dai cittadini di Casina. La fiera è stata caratterizzata anche da un nuovo approccio rispetto alla latterie: sono stati coinvolti 7 caseifici tutti caratterizzati dal lavorare esclusivamente latte prodotto in montagna. È una operazione di enorme importanza economica anche alla luce delle nuove norme europee. che consentono di identificare i con un apposito marchio il prodotto di montagna. L’amministrazione proprio per rilanciare la manifestazione ha destinato più risorse. Nel 2011 e nel 2010 sono stati stanziati € 18.500 assegnati ad un’organizzazione commerciale. Complessivamente nel 2010 e nel 2011 l’amministrazione ha speso € 20.00. Nel 2012 la spesa complessiva è stata di € 33.800. Certamente la somma è più alta ed è dovuta al profondo rinnovamento che ha caratterizzato l’edizione del 2012 e quindi dalla necessità di predisporre un adeguato sistema di comunicazione, di definire i nuovi marchi e di allestire gli spazi nuovi necessari. Sono stati investimenti che verranno utilizzati anche nelle prossime edizioni. Una parte di questa spesa è dovuta al concerto della cantante Lo Coco. Purtroppo il concerto ha avuto una scarsa partecipazione: 219 persone. Ne avevamo previste un migliaio. Speravamo in un guadagno e invece c’è stata una rimessa di ben € 7.000. È stato un errore di valutazione. Va detto, con tutta onestà, che l’amministrazione ha condiviso, senza se e senza ma, le scelte del comitato organizzatore e di Effetto Notte, ma pur sempre di un errore di valutazione si è trattato che non verrà ripetuto in futuro.
Quanto riportato dalla stampa stabilisce in € 14.000 i costi delle edizioni precedenti (erano come ho detto pari a € 20.000 per le edizioni 2010 e 2011) e il costo complessivo per l’edizione 2012 di € 63.000. È vero che complessivamente la fiera ha movimentato la cifra indicata ma a carico della collettività il costo è stato di € 33.800. Effetto Notte e il comitato organizzatore hanno praticamente “raddoppiato” gli euro spesi dall’amministrazione comunale: € 33.800 si sono “trasformati”, grazie alla capacità degli organizzatori nel raccogliere fondi dagli sponsor, in attività, allestimenti ed eventi per un valore complessivo pari a € 63.000.
L’amministrazione ritiene che la fiera sia stata organizzata magnificamente. Si è rivelata un evento veramente straordinario che ha richiamato migliaia di persone. Effetto Notte e il comitato organizzatore hanno coinvolto praticamente tutte le organizzazioni di volontariato di Casina e i nostri cittadini hanno mostrato di saper fare e di saper partecipare. Sono stati veri e propri esempi di cittadinanza attiva incredibili. In questo senso esprimo tutto il mio rammarico per l’azione dei colleghi di minoranza di “Casina per il bene comune” che, volendo attaccare l’amministrazione comunale hanno finito con l’accusare una parte del mondo del volontariato di Casina.
L’Amministrazione ritiene la Fiera del parmigiano reggiano un evento centrale della vita del paese e si adopererà anche in futuro perché si possa svolgere nei migliore dei modi in quanto riteniamo che la Fiera sia una bellissima festa dei cittadini di Casina e un’occasione di promozione economica e culturale dell’intero territorio montano.
Ambito territoriale ottimale. La minoranza lamenta uno scarso dibattito sul tema della costituzione delle unioni. Non credo francamente che sia così: c’ è stato un dibattito pluriennale che ha visto posizioni diverse e che si è concretato, sia pure in termini molto parziali, nella costituzione di varie forme associate: la polizia della Val Tassobbio con i comuni di Vetto e Canossa, il servizio di assistenza domiciliare con i Comuni di Castelnovo né Monti, Carpineti e Vetto (inizialmente anche con Toano) e il servizio sociale unificato con i comuni del distretto sanitario di Castelnovo né Monti e anche se non ci riguarda direttamente, nella creazione dell’unione dei Comuni dell’Alto Crinale
È vero, la convenzione è una forma associativa tecnica, non politica. Questo comporta una debolezza intrinseca dovuta alla sua capacità “ridotta” di conduzione rispetto all’unione. Purtroppo il dibattito sulle unioni è stato falsato dalla farraginosità legislativa: il governo e il parlamento sono intervenuti più volte modificando pesantemente, ogni volta, il quadro di riferimento: si discuteva di una situazione, si formulavano ipotesi e dopo poco tempo la norma veniva modificata. Forse, finalmente, il legislatore ha trovato una soluzione “stabile”, la regione ha normato la materia con la legge 21 del 21.12.2012. In questa norma si prevede la costituzione di forme associate per l’erogazione dei servizi tra comuni che ricadono all’interno di un ambito territoriale che deve rispettare alcune condizioni: avere più di 15.000 abitanti, una superficie superiore ai 350 kmq e appartenere allo stesso distretto sanitario. Queste norme va detto, sono derogabili, la regione può valutare proposte che non riflettono i parametri imposti e quindi rendere possibile ad esempio la creazione di un ambito che comprende solamente i territori di Toano e di Villa Minozzo (che non avrebbero il requisito degli abitanti).
La scelta fatta dal consiglio comunale del 23 febbraio di aderire ad un ambito costituito dai comuni di Castelnovo né Monti, Carpineti, Vetto, Busana, Ligonchio, Collagna, Ramiseto è una forte e chiara decisione sull’appartenenza del Comune di Casina al territorio della montagna reggiana. Questa posizione forte verrà spiegata ai cittadini e siamo convinti che sarà condivisa. Non dobbiamo aver paura di essere annessi a questi o a quel comune. La parola chiave è collaborazione e condivisione, nella convinzione che l’unione delle risorse e delle professionalità, insieme alla capacità di rappresentanza politica dell’unione, che coinvolgerà un’ampia parte del territorio della montagna (un terzo della provincia) con quasi 25.000 abitanti, costituirà una grande opportunità per noi tutti cittadini di questo luogo meraviglioso che è l’Appennino Reggiano.
Rette scolastiche. Le variazioni alle rette, ferme dal 2004, sono state fatte per differenziare fortemente le famiglie con reddito inferiore rispetto a quello con reddito alto. Chi ha di più deve dare di più di chi ha meno. Le rette più alte (con gli aumenti veramente significativi) si applicano ai redditi ISEE superiori ai € 26.400 pagano € 196 (+30%) e superiori ai € 33.000 hanno una retta di € 220 (+45%). Inoltre l’amministrazione ha inteso tutelare le famiglie numerose attuando uno sconto del 30% se si hanno due figli nella scuola materna e del 50% per tre o più figli. Sono state “rafforzate” le misure per le famiglie in particolari condizioni che possono chiedere ai servizi sociali un aiuto per la frequenza alla scuola materna. Inoltre sempre attraverso il servizio sociale si può attualizzare il valore ISEE in qualsiasi momento (questo reddito viene determinato con la situazione al 31.12 dell’anno precedente e purtroppo, le condizioni possono cambiare in peggio) e quindi rideterminare il valore della retta. Nella serata del 19 gennaio all’incontro con i genitori, sono stati presentati dei dati relativi alle spese del comune in maniera errata. Il dato fornito indicava nel 6% la percentuale del bilancio dedicato all’istruzione. Il confronto era sul bilancio complessivo del comune che comprende le spese correnti (relative al funzionamento della scuola) e le spese in conto capitale. Queste ultime sono estremamente variabili e possono far aumentare e di molto, il bilancio del comune (se prevedo la costruzione di una strada il suo costo può far raddoppiare il bilancio di un piccolo comune). Il dato coerente con il bilancio della parte corrente per il 2010, si vede che il comune di Casina spende € 570.000 per la scuola su € 3.600.000 complessivi con una percentuale pari a circa il 16%. Il comune di Casina investe nella scuola: tra qualche mese termineranno i lavori di ampliamento della scuola elementare (due aule sono state consegnate a settembre 2012), sono stati realizzati, di recente, i lavori di sistemazione delle aree esterne della scuola dell’infanzia e del centro arcobaleno. Sono in corso di definizione ulteriori interventi di manutenzione sugli edifici scolastici.
La scuola è l’attività più importante del nostro comune e garantire a tutti l’opportunità di frequentare la scuola è un impegno forte della nostra amministrazione.
(Gian Franco Rinaldi, sindaco di Casina)