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La Capannina rischia di finire nel fiume!

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Il bar ristorante La Capannina di Carpineti, affacciato proprio sul fiume Secchia
Il bar ristorante La Capannina di Carpineti, affacciato proprio sul fiume Secchia (fonte Google Maps)

Le troppe piogge, l'ingrossamento del fiume e il suo naturale cambiare percorso. Ecco quanto è alla base dell'ultima situazione di pericolo che si registra da qualche giorno nel Carpinetano, il località Dorgola. Infatti, il noto bar ristorante "La Capannina" di Carpineti, affacciato proprio sul fiume "Secchia" a lato della provinciale Cerredolo-Felina, rischia di finire nel fiume che si è minacciosamente spostato verso di esso. Crepe e cedimenti di una spalla in cemento a protezione del locale hanno causato vistose infiltrazioni. Il Comune ne ha decretato la chiusura. Al lavoro tecnici di Iren, comunali, Protezione civile, privati. Ieri notte un disperato tentativo di intervenire sulle sponde arginali per bloccare l'erosione del fiume. Sempre il Comune di Carpineti è intervenuto per evacuare anche un'abitazione a Colombaia.

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Lavori a tempo di record dentro al Fiume Secchia in prossimità del bar ristorante La Capannina per deviare l'acqua. Le foto di oggi pomeriggio di Marisa Marazzi

10 COMMENTS

  1. Mamma mia che tristezza! Quanti ricordi di quel luogo, meta o sosta “obbligata” di tutti i giri in moto che nel loro tracciato prevedevano la fondovalle Secchia. E che dire poi degli indimenticabili anni in cui La Capannina era la base, logistica, il fulcro dello slalom automobilistico e soprattutto della gara di velocità motociclistica in salita; manifestazioni che raccoglievano migliaia di appassionati e concorrenti da tutta Italia. Quante auto, quante moto sono state testate, provate, collaudate in quel tratto di strada che dalla Capannina sale fino a Cà Benno; ricordo che il team Bora dei F.lli Ferretti, testava le auto tra cui la leggendaria Lancia 037 che con Francesco “Ragastas” mieteva successi in tutta Italia. Non si sa come da quelle prove “uscivano” poi i tempi che qualcun altro cercava di eguagliare nei giorni e soprattutto nelle serate seguenti. Correvano i mitici anni 80… Ora l’inarrestabile corso della natura ha fatto scendere i titoli di coda; davvero che tristezza!

    (Paolo Comastri)

    • Firma - PaoloComastri
  2. E ci risiamo. Ancora una volta, cusa l’impedimento di regimare i fiumi e di permettere la raccolta del limo e del ghiaino che alza il livello del letto del fiume stesso, vediamo succedere queste cose. E poi la comunità deve pagare per gli interventi di urgenza, come in questo caso. L’ho già scritto e lo ripeto. La soluzione l’abbiamo in casa, con il coinvolgimento dei vari frantoi, ma i nostri amministratori per paura di denuncie da parte di ambientalisti integralisti, non sono in grado di assumersi le loro responsabilità decisionali. E così, a quanto pare, il cittadino, tramite la Provincia e altri, dovrà sborsare altri soldi per finanziare l’intervento d’urgenza. “E io pago!”, come diceva Totò.

    (Fabio Mammi)

    • Firma - FABIOMAMMI
  3. Al Signor Fabio Mammi chiedo di specificare a chi si riferisce quando scrive “nostri amministratori”, presumo non agli amministratori dei Comuni che non hanno competenza in materia.

    (Leonilde Montemerli)

    • Firma - LeonildeMontemerli
  4. Credo che la signora Leonilde Montemerli abbia ragione, ma credo che sia sotto gli occhi di tutti come i fiumi siano poco o nulla curati; per vedere il tutto basta andare poco più in alto (Pianello) per vedere una montagna di alberi divelti e montagna di inerti che spingono l’acqua verso le sponde che vengono erose con tutto quello che ne consegue. Le persone sono stanche di sentire giustificazioni e nessuno mai ha colpe, ma credo che si debbono sfoltire enti, entini e quant’altro e sopra a tutto sfoltirli per i costi che danno ed hanno in quanto molto spesso generano solo burocrazia. Lo Stato dovrebbe essere riformato diminuendo le varie strutture e sovrastrutture, snellendo e dando certezze di compiti e competenze.

    (Gianni)

    • Firma - Gianni
  5. Mi dispiace per quanto sta accadendo ma mi sembra che di limo e di ghiaino, specialmente nella nostra zona, se ne sia raccolto fin troppo; per una semplice regola fisica, più il fondo del fiume è liscio, più l’acqua scorre con forza: non c’è più un sasso grosso in tutto il Secchia e di conseguenza l’acqua corre più veloce e corrode più velocemente dove batte. Per ciò che riguarda abbassare il livello del letto del fiume mi sembra che questa sia una cosa che il fiume fa da solo e da sempre, ha mai visto il signor Mammi un corso d’acqua che non scavi il proprio letto? Non confondiamo gli interessi economici con il resto. Della regimentazione dei fiumi e degli interventi dell’uomo ne abbiamo uno splendido esempio a Castellarano, è un ottimo risultato no?

    (Antonio Manini)

    • Firma - AntonioManini
  6. Errare é umano, però….. E’ vent’anni che io vedo la capannina con il fiume che ci corre sotto…. Di piene ne ho viste tante, lei é sempre rimasta lì… Al sicuro…. L’anno scorso la Regione interviene nel letto del fiume un po’ più a monte (non ricordo bene per cosa) e alla prima piena… Un disastro! A Riva vicino a Cavola c’é una frana che si é sempre mossa; bene, nel 2012 la Regione interviene (credo con 100.000 €), fanno dei bei pali in cls. Per sistemar la….. Piove per un po’ e la frana riparte come prima e peggio di prima! Booh. Cosa dire, noi privati gli errori li paghiamo! E salati! Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si modifica! Amministratori di tutte le specie e di tutti colori….. Cosa facciamo?? E lo dico a tutti senza accusare nessuno…… Lancio un monito, proprio come piace voi!

    (Cristian)

    • Firma - Cristian
  7. PRO MEMORIA – Vorrei ricordare, a proposito di lavori in alveo e asportazioni di materiali lapidei, che proprio in questo tratto del Secchia, a monte e a valle del ponte, fu attuato un notevole intervento di “regimazione” dal novembre 2007 al marzo 2008, che, in pratica, ha allargato e spianato l’alveo, costruendo un largo canale proprio in sinistra idraulica, intervenendo anche con opere di diboscamento della sponda sinistra a monte della casa oggi minacciata dall’erosione del fiume. I lavori determinarono massicci spostamenti di ghiaia e limo di cui almeno 20.283 metri cubi legalmente asportati. Naturalmente chi ha progettato, eseguito e diretto l’intervento avrà sicuramente tenuto conto delle possibili conseguenze sulle costruzioni esistenti in prossimità del fiume e avrà sicuramente operato per prevenirne il dissesto, in modo da poter escludere che i danni di oggi possano essere conseguenze dei lavori di allora. All’epoca vista la vastità dell’ennesimo intervento di “desertificazione” dell’alveo del Secchia feci alcune foto a futura memoria:
    http://users.libero.it/g.p.natura/Secchia%20lavori%202007/I%20responsabili.jpg
    http://users.libero.it/g.p.natura/Secchia%20lavori%202007/Vista%20aerea.jpg
    http://users.libero.it/g.p.natura/Secchia%20lavori%202007/Desertificazione%20in%20corso%201.jpg
    http://users.libero.it/g.p.natura/Secchia%20lavori%202007/Desertificazione%20in%20corso%202.jpg
    http://users.libero.it/g.p.natura/Secchia%20lavori%202007/Disboscamento%20ruspante.jpg
    http://users.libero.it/g.p.natura/Secchia%20lavori%202007/uno%20sguardo%20dal%20ponte.jpg

    (Gioacchino Pedrazzoli)

    • Firma - GioacchinoPedrazzoli
  8. Rispondo alla sig. MONTEMERLI ed al sig. MANINI in quest’ordine.
    Sig. Sindaco, credo sia un po troppo semplicistico e forse anche un po “scaricabarile” rispondere come Lei ha risposto alla mia. Ha ragione GIANNI: ormai gli enti sono così tanti e così poco efficienti e di conseguenza assai poco utili che si è costretti giocoforza ad essere generici nel cercare le responsabilità. E questo è il vero cancro della nostra società e della nostra BRUTTA POLITICA. Non sai mai di chi è la colpa. Quindi mi dolgo se il sindaco di Carpineti si è sentita chiamata in causa perchè il tratto di fiume interessato gravita sul suo territorio, ma come il sindaco di Villa si è sentito personalmente coinvolto nella questione PISTA PIANELLO in senso positivo per l’interessamento, forse anche Lei sig. sindaco poteva fare altrettanto senza doversi per forza sentirsi colpevolizzata dal mio intervento. Forse anche Lei subisce sul suo territorio l’inefficienza degli enti che dovrebbero gestire il fiume. Sia Lei, quindi, a dire CHIARAMENTE di chi è la colpa per ciò che accade sulle sponde dei nostri fiumi, così sapremo a chi rivolgere le nostre invettive.
    Sig. MANINI, le mie parole per risponderLe non sono inutili; Le basti vedere le foto allegate al servizio. Tutta quella sabbia si è trasformata in immensi isolotti a centro letto del fiume. Sig. MANINI, i fiumi non scavano MAI il centro del loro letto, ma cercano spazi di fuga ai lati quando si formano impedimenti al centro. Si tratta della fisica dei liquidi. Forse lei dovrebbe guardare meglio le foto e riconsiderare la fisica dei fluidi insegnata alle medie. Io passo su quel ponte quasi tutte le settimane e vedo cosa ha provocato il fiume a sx e soprattutto a dx del ponte, andando verso Cerredolo. Se il letto del fiume fosse gestito e le sponde regimate con pietroni o plinti cementizi frangiflutti, come in Trentino, queste cose non accadrebbero. L’ho scritto fino ad annoiarmi ed annoiarvi: impariamo dalle regioni che i fiumi ed i torrenti sanno davvero cosa siano. Il Secchia e l’Enza, in confronto sono sciocchezze e forse proprio per questo motivo poco considerate nella loro gestione. E adesso siamo a pagare con i nostri soldi l’emergenza verificatasi.

    (Fabio Mammi)

    • Firma - FABIOMAMMI
  9. Perchè non si puliscono i fiumi e i corsi d’acqua? Recentemente si è avuto un allagamento proprio perchè i corsi d’acqua erano ingombri di materiali: alberi, rifiuti, ecc.? Dite i costi troppo elevati? Assolutamente no, basterebbe impiegare i detenuti nelle nostre prigioni a svolgere i cosidetti lavori socialmente utili. Avremmo mano d’opera gratis e si risolverebbero parte dei problemi. In America funziona proviamo a pensarci.

    (Il Grillo Parlante)

    • Firma - IlGrilloParlante