Le cooperative di comunità stanno suscitando interesse anche in estremo oriente. Mercoledì scorso il prof. Naonori Tsuda, docente di economia all’Università St. Andrew’s di Osaka (Giappone), che si occupa di ricerca nel settore no-profit e delle politiche socio-economiche, ha visitato a Succiso la cooperativa Valle dei Cavalieri, uno dei più significativi esempi di “cooperativa di comunità”. Da anni Naonori Tsuda studia la cooperazione a livello internazionale, e conosce molto bene le cooperative italiane e quelle emiliane in particolare. Sulle sue ricerche il prof. Tsuda ha pubblicato recentemente il libro "Co-operative Economy in Social Change, a Solidarity System". In uno dei sui viaggi di studio in Italia il docente giapponese ha appreso della realtà delle “cooperative di comunità”, che si sono sviluppate nell’Appennino reggiano, ed ha espresso il desiderio di conoscere da vicino una di queste esperienze. Accompagnato da Carlo Possa di Legacoop e dall’assistente Minae Okada, Naonori Tsuda è salito a Succiso, accolto peraltro da una abbondante nevicata, dove è stato accolto da Oreste Torri, vicepresidente della cooperativa.
Torri ha illustrato le motivazioni che hanno portato alla nascita della cooperativa: l’esigenza di mantenere una serie di servizi nel piccolo paese del crinale, e di creare possibilità di lavoro per gli abitanti. La cooperativa svolge diverse attività: la gestione di un bar, di un agriturismo e di uno negozio di generi alimentari. E’ poi attiva nel turismo, nell’allevamento di ovini con produzione di pecorino e ricotta, nel settore della manutenzione del territorio, e nella gestione del centro visita del Parco Nazionale. Naori Tsuda si è dimostrato molto interessato alla realtà della Valle dei Cavalieri, che è anche cooperativa sociale, ed ha voluto approfondire diversi aspetti statutari, organizzativi e sociali della cooperativa. A suo parere è una esperienza che vede pochissimi esempi a livello internazionale, e che potrebbe essere utile per impedire lo spopolamento dei piccoli paesi. Il docente giapponese, che sta scrivendo un secondo libro sulla cooperazione, ha poi visitato il Centro Visita del Parco, gestito dalla stessa cooperativa, ed ha anche potuto apprezzare l’ottima cucina della Valle dei Cavalieri.