“La Pietra di Bismantova” è la locuzione che da sempre identifica la rupe simbolo dell’Appennino emiliano.
Una locuzione difficile da smontare.
Ma se tutti percepiscono immediatamente cosa è la Pietra, e subito colgono il suo essere straordinaria, uno spazio di scoperta e valorizzazione molto ampio lo riveste invece il territorio cosiddetto “la Bismantova”.
Un’area più vasta, che ora il Parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano ed il Comune di Castelnovo ne’ Monti intendono porre questo territorio “allargato” al centro di un ambizioso progetto, che sarà presentato lunedì, 4 marzo, alle ore 20.30 in Municipio a Castelnovo, in sala consiliare, alla presenza del Presidente del parco, Fausto Giovanelli, e del Sindaco di Castelnovo, Gianluca Marconi.
Spiega Giovanelli: “La Pietra fa parte del Parco ufficialmente dall’agosto del 2010. Tecnicamente e formalmente il Parco riguarda solo la parte più alta, grosso modo dai 900 metri in su. Ma nella realtà del paesaggio e dell’economia, e sicuramente nella percezione comune, la Pietra di Bismantova è un tuttuno, tra la sommità, le pareti rocciose, ma anche le pendici, compreso l’ampio contorno di foraggere e boschi che scende fino ai paesi ed ai borghi circostanti. E’ questo l’insieme, il “bene comune” straordinario da tutelare e valorizzare, al di là delle perimetrazioni e dei diversi regimi giuridici ed urbanistici delle varie parti. La parte più bassa, e prossima ai paesi, è sempre stata fortemente ed essenzialmente agricola. Solo negli ultimi anni ha assunto più marcate connotazioni residenziali e turistiche. Questa seconda parte, che chiamiamo “la Bismantova”, è attualmente oggetto di un intervento del piano di sviluppo rurale e del Parco nazionale, volto a valorizzarne congiuntamente la storica vocazione agricola e le più recenti potenzialità turistiche e culturali”.
Conclude Giovanelli: “L’obiettivo di fondo del progetto è dare gambe e strumenti all’idea di una conservazione della Pietra di Bismantova affidata soprattutto alla conoscenza dei suoi valori plurimi e dell’equilibrio tra i diversi usi. E più nello specifico, dare all’unità di paesaggio Pietra di Bismantova una base territoriale allargata, più ampia e completa di quella che il perimetro di legge qualifica come Parco nazionale”.
Tra gli interventi previsti nell’ambito del progetto vi sono interventi per proteggere la vocazione agricola del territorio (ad esempio attraverso puntuali programmi di prelievo venatorio e riduzione della pressione della fauna selvatica alle colture, in accordo con Atc, ma anche azioni sugli usi ed il paesaggio agricolo, i sentieri e le carraie attraverso i campi) e di valorizzazione del prodotto tipico con la collaborazione delle latterie; interventi di valorizzazione della vocazione turistico culturale attraverso l’apposizione di una nuova rete segnaletica per indicare percorsi escursionistici dai borghi di Bismantova verso la Pietra, con nuove prospettive e punti di partenza per la visita, ed anche attraverso l’evidenziazione dei valori storici, archeologici, religiosi e culturali dell’area.
La Bismantova oltre la Pietra è un progetto che propone la RISCOPERTA del luogo nella sua vocazione naturale. Oltre il blocco monolitico di arenaria sospeso sulle argille tra le foraggere, il paesaggio del Parmiggiano Reggiano e l’uomo. Il particolare che la rende unica al mondo. Invita ad un altro stile di vivere lento, a dimensione umana, a camminare tra orizzonti di stupore, sguardi ed emozioni la raggiera di sentieri e carraie che si svincolano dai borghi fino alla Pietra. Percorribili nelle quattro stagioni da tutte le persone, dai bambini alle persone mature. La Pietra e la Bismantova, oggi, imbiancata, percorribile con le ciaspole.
(Nuccia Mola – assessore all’Ambiente Comune Castelnovo ne’ Monti)