Si avvicina la primavera ed è tempo di dedicare all’orto le prime attenzioni.
Chi desidera provare per la prima volta l’esperienza unica dell’autoproduzione di cibo, ma anche chi si è già avvicinato a questa pratica salutare per il corpo, per la mente e per l’ambiente, non potrà mancare l’appuntamento di venerdì 1 marzo, alle ore 18,00, presso la sala civica del Centro culturale di Casina (via Marconi 7) con il docente di scienze e orticoltore esperto Ottavio Tarabelloni.
“L’orto secondo natura. Per chi ha già esperienza e per chi non l’ha mai fatto” è il titolo dell’incontro organizzato dall’Assessorato ambiente del Comune montano, con la collaborazione dell’associazione AltriPassi, della libreria specializzataInfoshop Sante Vincenzi e dell’Istituto di istruzione superiore Cattaneo-Dall'Aglio di Castelnovo ne' Monti, nell’ambito del programma di cultura ambientale “Con Demetra”, giunto alla sua sesta edizione e dedicato quest’anno al tema “100 per cento energia sostenibile”.
Una serata per scoprire, tra tradizione, scienza e tecnologia, avversari e alleati naturali delle colture e, soprattutto, come trasformare in preziosa risorsa i nostri rifiuti organici e ridurre il fabbisogno idrico risparmiando acqua.
“I rapporti annuali dell'Onu sullo stato del pianeta – spiega Tarabelloni – ci mostrano una realtà drammatica, un rischio di collasso ambientale ben più grave del collasso economico, uno scenario da fine della vita. Il consumo di risorse e di territorio, l'impronta ecologica, il riscaldamento globale e il punto di non ritorno, la crisi dell'acqua sono solo alcuni degli indicatori”. “L'orto domestico – prosegue Tarabelloni – ci può dare una mano perché non è solamente un mezzo per autoprodurre del buon cibo, ma è fattore di decrescita, di diminuzione di merci.Attraverso il compostaggio, ad esempio, è possibile diminuire i rifiuti anche del 50% e con la pratica della pacciamatura, purtroppo poco utilizzata nelle nostra zone, si riduce considerevolmente la necessità d'acqua, bene sempre più prezioso”.
“Si può obiettare – conclude Tarabelloni - che nel contesto dei problemi descritti all'inizio, si tratti quantitativamente di poca cosa. Ma se fossimo su una barca troppo carica e a rischio d'affondamento, qualunque alleggerimento non risulterebbe saggio?”.
L’ingresso è libero.