Ogni frazione li chiama in modo diverso. Come li chiamate voi?
Redacon (acronimo che sta per Redazione della Cooperativa Novanta) è un portale online gestito interamente da una redazione e una rete di collaboratori attivi nel mondo dell’informazione che incentrano il proprio interesse e punto di riferimento nel territorio dell’Appennino reggiano e dintorni.
Bella domanda, negli anni quaranta/cinquanta quando di neve ne veniva tanta, ed io ero bambino/ragazzo le chiamavamo, ovviamente in dialetto, “gunsedre” che per me, ora che ci penso e non mi era mai venuta in mente questa riflessione, quella “z” o “s dura” potrebbe essere la “c” di aceto “ASE’E”, Ricordo che noi della Croce, dove abitavo io da ragazzo, ritornando da scuola e arrivati all’Albiaccio, nell’ultimo tratto c’era sempre il ghiaccio, facevamo la “blisgarola” e più avanti, per intenderci all’altezza del centro per l’impiego, da tener presente che allora l’ultima casa era la casa di Serri alla “muntadela”, a parte il S. Anna a sinistra. Le successive prime case erano alla Macchiusa, a destra la casa del “Barone” e a sinistra “Casa
Zuccolani. Ho rievocato quel tratto di strada (63) perchè a partire “da l’Arbiass e fin a la maciusa”,c’erano le famose “gunsedre”che noi ci divertivamo a “scalare” immergendoci fino alla cintola. L’arrivo a casa, ovviamente, era sempre, come immaginerete, tragico! Grazie per avermi stimolato quei ricordi così lontani ma tanto presenti con infinita nostalgia,
Reggio Emilia 18 febbraio 2013
(sergiotagliati)
Mucchio di neve.
(Lucio)
a felina diciamo “gunzedre”
(bubu)
a Febbio li chiamavamo ‘ le cungedre’.-
Gebo Senior
(GianpaoloGebennini)
A Carpnéda ali ciamama “al gunsedri”, ma a ‘spren ciamar anca “gunseder”. ‘E dipand, aslé d’adla o d’ansà da ‘e mùnt (che ‘e sre po qual d’Valestra).
(Roberto Lugli)+
P.S. – Cun la speransa d’aver ascrett bèn j’acènt.
A Tvan as dis “cungedre”
(rowan)
Io a Minozzo le ho sempre chiamate “congedre”….
(Serena)
A Minozzo si dice “cungedre” ricordo negli anni 60,quando dovevamo superarne alcune nei pressi della chiesa, per andare a servire la messa, che il parroco di allora: Don Nando Resini, ci diceva che era un termine dialettale derivante dal verbo latino “congero-is / ammucchiare-accumulare”
(F. G.)
A Paullo si chiamano “gunsedre”.
(Stefano)
A Cervarezza ci sono le congedre, le gozzedre non si sono mai ammucchiate e le guzzedre sono rametti secchi di sambuco che fumano i ragazzini di nascosto.
(Annalisa)
Congedre!!!!!!!!!!
(Elena Marazzi)