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Rifiuti e responsabilità in montagna

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poiaticaRifiuti Zero è una delle strategie indispensabili alla costruzione di prospettive di sostenibilità per la nostra civiltà. In un mondo finito e con crescenti crisi di approvvigionamento per materie prime ed energia non ci possiamo più permettere,come succede in Italia, di sprecare oltre il 60% dei materiali post-consumo…

Riprendo questa frase da Ottavio Tarabelloni che da Leguigno-Casina ha cominciato da tempo a praticare delle soluzioni virtuose e ora propone a ciascuno di misurarsi a fare la separazione domestica migliore possibile. Ottima l’iniziativa di Tarabelloni che mobilita ogni individuo verso il cambiamento dei comportamenti, il traguardo è raggiungibile e bisogna stare attenti che le decisioni collettive non siano indirizzate in senso contrario e non trascurino nessuna delle due parti della realtà.

La prima parte è costituita dall’azzeramento dei rifiuti prossimi. Le soluzioni da mettere in pratica sono state affermate da molti soggetti, dalle varie associazioni sino all’Unione Europea, e di recente vengono riprese in Italia con la proposta di iniziativa popolare “Legge Rifiuti Zero”. Nell’opinione espressa su Redacon all’inizio di febbraio ribadivo la necessità di praticare il sistema “separazione domestica/raccolta porta a porta/tariffa individuale calcolata sul rifiuto indifferenziato”e la possibilità di seguire nelle nostre zone l’esempio significativo di Ponte nelle Alpi, ben illustrato da Ezio Orzes a Castelnovo il 10-12-2010.

La seconda parte è costituita dall’azzeramento dei rifiuti precedenti e sottolineavo su RedAcon la dimensione raggiunta dalle montagne di rifiuti accumulati in provincia, in particolare nell’Appennino. E’ più facile evitare la formazione di rifiuti nuovi (o almeno così dovrebbe essere anche in Italia), mentre è difficile eliminare quelli accumulati, ma non si può ignorare il problema come fanno gli enti pubblici quando tentano di tranquillizzare parlando di governare la discarica, o di non ampliare la discarica, o di contenere l’ampliamento della discarica, o di chiudere la discarica. La discarica non è mai chiusa, è semplicemente riempita e non è mai sotto controllo, resta una fonte di emissioni inquinanti dalla sua vasta superficie e ancor peggio sotto. Tutta la documentazione scientifica spiega i pericoli incontenibili e permanenti della discarica, nonostante le precauzioni prese con teli e strati di terra, inquina l’aria e l’acqua. Per questo motivo i Paesi avanzati affrontano il problema per risolverlo del tutto e non si accontentano di lasciarlo ben occultato.

Azzerare i rifiuti accumulati dovrebbe essere l’obiettivo di una società responsabile verso la nuove generazioni, che valuta gli esempi utili prima di decidere. Ho avuto modo di sollecitare in questa direzione alcuni amministratori pubblici, grazie a Redacon molte persone hanno espresso i loro pareri e molti sono contrari al mio. Invece non è positivo il silenzio assordante dei candidati alle prossime elezioni per il Parlamento che dovrebbero farsi carico delle scelte pubbliche. A Corneto di Toano è stato possibile discutere con un bel gruppo di giovani attenti alla questione e avversi alla mia idea di puntare sulla possibilità di svuotare la discarica di Poiatica. Ho detto che non c’è una volontà pubblica rivolta in quella direzione, non esiste la ‘minaccia’ di portarla via e gli abitanti della valle come quelli di pianura dovrebbero dire purtroppo. Infatti, si perde l’unica prospettiva di risanamento se la Provincia e il Comune di Reggio procedono nella direzione di lavorare i rifiuti indifferenziati in un impianto a Gavassa destinato a diventare una ‘fabbrica di materiali recuperati’ (investimento che sale dai 60 ai 100 milioni di euro) e di spedire in riva al Secchia il rifiuto rimasto che, in base al progetto preliminare approvato, costituisce la quota maggiore.

Tumore ambientale, così definiscono la discarica i ricercatori che se ne occupano e ho scritto al comitato “Fermare la discarica” che si pone adesso la di possibilità di decidere …se tenersi il tumore o affrontarlo con un'operazione chirurgica. La discarica è un tumore ambientale costruito da tutte le scelte individuali e collettive. Fermare la discarica dov'è dopo averla ben ricoperta sarebbe come tenersi un tumore del gozzo avvolto da un bel foulard. Il peggio è che non esiste la possibilità di rinviare l'intervento. La scelta reggiana di intervenire per togliere Poiatica non si ripresenta più… Verso giugno la Conferenza di servizi (comuni e Provincia) approverà il progetto definitivo, la costruzione e la gestione dell’impianto col finanziamento del contributo di tutti nei prossimi decenni. Però è possibile una svolta prima della conclusione e intanto c’è la notizia (IL SOLE 24ORE News) che i tedeschi cominciano a scavare, setacciare anche i rifiuti accumulati e a svuotare le discariche. C’è sempre da imparare.

Nucleare e leucemia. Da studente (60 anni fa) l’energia nucleare mi sembrava la soluzione adatta a un Paese carente di altre fonti, ma facevo parte della schiera dei contrari prima di Cernobyl e del referendum, in proposito ho scritto delle precise critiche su Redacon il 2-12-10. La leucemia ha colpito anche tra i miei cari.

(Enrico Bussi)

6 COMMENTS

  1. Bussi, faccio fatica a finire di leggere quello che scrive :
    1.Nessuno è d’accordo con lo svuotare la discarica ( che idea folle è ?! )
    2.non ha inteso bene cos’e’ la Fabbrica di Materiali, quindi invitiamo a informarsi lei prima di informare altri : http://www.lafabbricadeimateriali.it/
    3. il progetto di Gavassa di cosa parla? di aumentare i rifiuti? o di procedere verso una raccolta differenziata potenziata e collocare il residuo secco in discarica? quindi meno rifiuti ?!

    Signor Bussi… parliamo di Agronomia ? o.. anagrammiamo?
    (Argentino nel Gioco dell’Agronomia)

    • Firma - Argentino nel Gioco dell'Agronomia
    • E’ molto semplice: Enrico Bussi ha come obiettivo arrivare a svuotare la discarica di Poiatica, dove la Provincia ha lasciato scaricare di tutto e di più negli ultimi 20 anni, mentre voi (http://www.lafabbricadeimateriali.it) avete come obiettivo continuare a scaricare in montagna il residuo dei rifiuti di Reggio e della pianura, sia pure a valle di varie selezioni di materiale.
      Da parte nostra non ci sarà nessuna medaglietta per Tutino fino a quando le soluzioni che propone prevedono di continuare a scaricare i residui dei rifiuti di pianura in montagna.
      Sabato scorso a Valestra erano in 100 a parlarne, due settimane prima erano in 50, e la volta prossima saremo in 200.

      (SC)

      • Firma - SC
  2. Il signor Bussi vuole svuotare la discarica ma chiedo: impatto ambientale per farlo? Costi? Dove andrebbero i rifiuti? Lei è mai stato in discarica per rendersi conto che è INFATTIBILE sotto un punto di vista logistico? Che è una grazia divina che sia ancora tutto fermo li e non nel fiume? Non pensa che sarebbe meglio CHIUDERE QUESTO SCEMPIO e attuare una politica di contenimento e gestione del disastro che c’è? Lei sa cos’è la raccolta differenziata? Bussi lo conosce? Non è che per caso parla per conto di altri? Tipo politici o EX politici? Poi chiedo: a Valestra erano 100 persone? Presto sarete in 200? Ma meglio! Io spero che si arrivi ad essere anche in 2 o 3mila, ma non solo per parlare, anche per fare, cosa che il Comune e la gente di Carpineti, Castelnovo, Baiso, eccetera non ha MAI fatto. Improvvisamente ora che iniziano a sentirsi puzze e a vedersi la spazzatura ci si inizia a parlare…??!!?? Non pensate che siamo stati anche fortunati? Che se partiva la “biomassa” si bruciavano direttamente i rifiuti? Sa, era una discarica che DOVEVA ACCOGLIERE SOLO I RIFIUTI DELLA MONTAGNA.

    (Matteo)

    • Firma - Matteo
    • Matteo, non ho capito se le sue domande le pone a me. Comunque io parlo solo per me e ovviamente pratico la raccolta differenziata in modo serio.

      Io credo che la proposta di Bussi sia visionaria e impraticabile, ma mi pare che anche lui stia dalla parte di quelli che si preoccupano dei rifiuti scaricati a Poiatica. Il piano d’ambito della Provincia, invece, prevede di continuare a sversare a Poiatica il residuo dei rifiuti prodotti in città e pianura, e pertanto io lo avverso.

      Io sottoscrivo completamente la sua conclusione:
      “… era una discarica che DOVEVA ACCOGLIERE SOLO I RIFIUTI DELLA MONTAGNA”. Mi pare che sia più o meno quello che ho provato a scrivere anche io.
      (SC)

      • Firma - SC
  3. Con le attuali tecnologie il rifiuto urbano è totalmente riciclabile o inertizzabile per le frazioni troppo onerose da recuperare. Solo la incapacità dei nostri politici e la facilità di guadagni permettono la attuale dissennata gestione del rifiuto. Da parte mia faccio la differenziata accuratamente, riciclo il materiale umido per creare compost e in cambio i Kompagni mi aumentano la tassa di raccolta rifiuti… per strapagare dirigenti e altro.

    (Ribelle)

    • Firma - ribelle