Sono tutti negativi gli indicatori congiunturali di base dell’economia reggiana nel quarto trimestre 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011. Lo rileva l’ufficio studi della Camera di commercio analizzando i risultati dell’indagine trimestrale del comparto manifatturiero della nostra provincia. Produzione, fatturato e ordini sono in calo per il quinto trimestre consecutivo e, a fine 2012, segnalano rispettivamente un -4,7%, un -6,6% ed un -7,6%.
Ma il dato più preoccupante che si rileva, per una provincia da sempre “salvata” dall’export, è il calo degli ordini da oltre frontiera per il secondo trimestre consecutivo (-2,5% tendenziale nel quarto trimestre 2012 dopo il -2,1% del terzo) e la riduzione dell’1,5% del fatturato estero.
La riduzione della produzione investe tutte le tipologie d’azienda, dalle piccole alle grandi, con picchi negativi più accentuati per le artigiane.
Distintamente per settore, tutti quelli più importanti del nostro tessuto economico, ad eccezione dell’alimentare, registrano una riduzione dei volumi produttivi con variazioni, in ragione d’anno, che oscillano fra il -7,4% dell’elettrico-elettronico e il -1,9% del ceramico. Per quanto riguarda fatturato e ordinativi le uniche note positive si riscontrano per il fatturato estero dell’abbigliamento, cresciuto del 2,1%, e per gli ordini dall’estero dei comparti ceramico, abbigliamento e materie plastiche che registrano aumenti rispettivamente del 3,9%, 3,5% e 4%.
In territorio negativo si collocano anche tutte le previsioni per l’immediato futuro: dalla produzione, al fatturato agli ordini, con un’accentuazione meno forte per gli ordini dall’estero.